I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

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Etabeta
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I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

#1

Messaggio da Etabeta »

Apro questo thread (di taglio prettamente tecnico, ovvero centrato su valutazioni basate su misurazioni) in quanto oggi, approfittando di un paio d'ore di tranquillità ho potuto analizzare e raffrontare alcuni, noti, player audio Android relativamente alla capacitò di riprodurre fedelmente (o meno fedelmente...) contenuti audio HD.

Premetto che questo non vuol essere un test esaustivo, è solo spunto di riflessione basato su pochi elementi ma penso utile a fare una prima cernita nel cesto delle app audio....


L'attrezzatura utilizzata:
Smartphone Android (Pie 9) Xiaomi Mi A2 Lite (64/4)
Convertitore USB OTG spdif ottico (uscita 3.5mm ottica+analocia) REIYIN Audio DA-02: un "cinesino" ultra economico e compattissimo di cui su cui approfondirò magari in seguito. L'ho comperato giusto per prova, non trovando in giro uno straccio di documentazione tecnica e ho poi scoperto (piacevole sorpresa :) ) che fa meglio di tanti altri di costo molto più alto (ho verificato che supporta modalità asincrona per tutte le modalità: 16/24bit 32/44.1/48/192kHz, e si, regge fino a 192/24 in ottico..)
Ovviamente PC con scheda audio con ingresso ottico e software di analisi FFT (WaveSpectra di cui ho già accennato in altro thread).

Metodo di misura: molto semplicemente, e pragmaticamente, il test consiste verificare l'effettiva capacità di riprodurre fedelmente un flusso audio HD, nella fattispecie un file pcm/wav contenente un singolo tono sinusoidale puro 1500Hz a 0dB codificato a 24bit campionato a 96kHz.
Questo tipo di test permette già a "colpo d'occhio" di vedere se il player (inteso nel suo insieme di elementi ovvero app software+systema Android+interfaccia/convertitore spdif) è in grado di riprodurre in uscita l'intera informazione audio.
L'esito può essere solo "promosso o bocciato" in quanto o il flusso passa "indenne" o no. Naturalmente ciò non vuol essere una pagella sui questi player per tutte le altre funzionalità e qualità, quindi qui non entro nel merito se questo è più bello o brutto di quello.
Ho creato questo thread, come già detto, per il semplice fatto che nè qui nè altrove non ho trovato un test simile pubblicato e mi è parso utile inserirlo nel nostro forum, ma veniamo al dunque.

Le app testate sono:
Foobar2000
HibyMusic (*)
AMP
Google Play Music
USB Audio Player Pro (*)
Ho annotato, vedi sotto, la versione dell'app testata (l'ultima disponibile al momento in cui scrivo ora, ovviamente e asupicabilmente future release potranno colmare le attuali lacune).

PREMESESSA: l'asterisco sta ad indicare che quelle app integrano la funzionalità di output diretto su periferica audio usb, ovvero consentono di trasmettere in uscita un flusso audio "bit perfect" bypassando il kernel audio Android. Questo aspetto è quello che determina la qualità audio in uscita, come vedremo nei risultati delle misure.
Tutte le prove sono state effettua verificando prima che tutte le funzionalità di dsp/resample/equalizz.. ecc.. fossero disattivate, volume regolato al massimo (zero dB attenuazione, tenendo conto che comunque nelle app con supporto della modalità "bit perfect" ovviamente la regolazione volume è disattivata).
L'ambito è quello di Android, ignoro completamente il mondo IOS che è appunto un mondo a parte sul quale non mi esprimo non avendoci mai bazzicato... quindi se qualcuno di voi ha uno smartphone o tablet IOS e la necessaria attrezzatura (ovvero oltre che ovviamente un'interfaccia usb/spdif, un pc con ingresso spdif per fare le misure) è ben gradito il suo intervento per la pubblicazione di altre misure.

FOOBAR2000 (1.1.46 - 3/7/2019)
Purtroppo il risultato è deludente: appare evidente che l'app tronca a 16bit (senza nemmeno effettuare dithering, lo si nota dalle armoniche spurie), con tutta probabilità ciò è relativo alla modalità di gestione delle api audio nell'app che non, a quanto pare, non sfrutta la modalità di uscita a 24bit ma la limita a 16bit (lo si deduce inequivocabilmente dall'S/N di 96dB equivalente ad una risoluzione di 16bit). Un altro aspetto notato è che a prescindere dalla frequenza di campionamento del file riprodotto il flusso in uscita è sempre settato a 96kHz (a prescindere dal fatto che sia o meno settato il resample nell'app).
Giudizio quindi, perlomeno stando a questo risultato, BOCCIATA ovvero flusso audio hd in uscita non supportato. Bocciata oltre che per il fatto che non siano gestiti i 24bit in uscita anche perchè i flusso è passato troncato a 16bit senza quantomeno applicazione del dithering.
PS: NOTA BENE che questa app non va confusa con l'omonimo player per PC (di cui io sono fan da anni e del quale non farei mai a meno) in quanto si tratta di due progetti tra loro diversi per ambienti nettamente differenti.
FFT Foobar 1500Hz 0dB 96kHz 24bit.png


HIBY MUSIC (3.3.0 - 11/6/2019)
Player in grado di gestire flusso audio "bit perfect" in uscita, per cui qui c'è poco da dire: flusso intatto, dinamica piena (circa 137dB contro i 144 teorici che ci sta tutto in quanto il file di test è stato generato con dithering per cui viene comunque "mangiato" 1bit ovvero 6dB). Giudizio PROMOSSA
ps: a quanto ne so questa è l'unica app gratuita, tra i player audio, in grado di gestire appunto il "bit perfect" su periferiche usb otg in ambito Android.
FFT Hiby 1500Hz 0dB 96kHz 24bit.png


AMP (2.90 build 848 - 4/7/2019)
Player gratuito molto versatile e senza troppi fronzoli (e sopratutto senza "annunci"...), non è "bit perfect" quindi si poggia sul kernel audio di sistema, risultato simile a quello di Foobar seppur con diverso spettro, dovuto presumibilmente a processo di ricampionamento e dithering (non molto accurato però) che si traduce con un rapporto S/N (e quindi di gamma dinamica) di soli 90dB, l'equivalente di 15bit. Anche in questo caso, come per Foobar2000, non viene gestita dall'app la frequenza di campionamento in uscita, fissa a 96kHz a prescindere dal tipo di file riprodotto. Giudizio BOCCIATA
FFT AMP 1500Hz 0dB 96kHz 24bit.png


GOOGLE PLAY MUSIC (8.20.8059-1N - 9/5/2019)
Notissima, in quanto preinstallata a bordo presumo di tutti i terminali Android. Qui una piacevole sorpresa, pur non avendo trovato conferme documentali in tal senso, parrebbe che (con volume settato al massimo) il flusso in uscita passi intatto. Oltre a ciò ho notato che viene correttamente gestita la frequenza di campionamento ovvero riproducendo un file con fs 48 o 44.1kHz viene correttamente passata la segnalazione all'interfaccia usb e quindi il flusso passa conservando sia profondità di bit che frequenza di campionamento. Giudizio PROMOSSA
FFT Google Play Musica 1500Hz 0dB 96kHz 24bit.png

USB AUDIO PLAYER PRO (5.2.2 - 29/6/2019)
App a pagamento tra le prime a supportare la riproduzione con flusso "bit perfect" (che qui viene proprio chiaramente indicato a display quando attivo), poco da dire, nulla da eccepire. PROMOSSA
FFT UAPP 1500Hz 0dB 96kHz 24bit (bit perfect).png
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Re: I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

#2

Messaggio da Alessio Giomi »

Veramente interessante, come ti ho detto su whatsup mi piacerebbe una comparativa con ios.... cosa ti servirebbe? Un iphone basta? Nel caso ne ho uno in più....
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Re: I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

#3

Messaggio da Brian »

interessante... grazie Etabeta! :yes:
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Re: I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

#4

Messaggio da ozama »

Bello!
Sarei anche io curioso di sapere come esce il mio iPhone, proprio con Foobar 2000, che ha, in teoria, la possibilità di attivare il sovra campionamento. :)
Ho scelto questo software prevalentemente perchè consente la lettura di files che iPhone non legge nativamente, come i flac (che poi ora dovrebbe leggerli, stando alle specifiche) e perchè permette la modalità "orizzontale", che non permette il limitato player di serie.
Mi piacerebbe sapere cosa esce realmente. ^^
Uso anche altro software a pagamento, che peró è più pratico per suonare o riprodurre video nel mio server di casa, accedendo in modalità dlna o tramite server samba..
Non ho guardato se prevede di selezionare uscita audio.. Comunque, in auto suona dal connettore lighting. Potrei approfindire.. Ma solo tramite il fallibilissimo "orecchiometro". :D
Io sapevo che iPhone, dal connettore lighting, tramite il "camera connector", esce al massimo a 24 bit 48 KHz. Questo si legge, ma effettivamente, su pagine web un po' datate.. Mi piacerebbe vedere se è vero. :)
Nella pratica, io ho solo files qualità CD. E, attivando l'uscita "96 KHz", MI PARE DI SENTIRE UN SUONO MENO ASCIUTTO". Più "fluido". Ma sono sensazioni che andrebbero testate "in cieco". Perchè, appunto, solo sensazioni. Che possono essere di origine del tutto "psicologica", legata all'inconscia aspettativa.
Comunque, oltre ad un iPhone con uscita lighting, serve anche il Camera Connector. E, dato che il convertitore viene alimentato dal telefono, bisogna trovarne uno che non dia l'errore di "eccesso di assorbimento".
Io potrei avere tutto. Ed è tutto sulla Panda. Basta collegare il PC all'uscita spdif ottica o elettrica del convertitore. Sono presenti entrambe. Ed ho anche un iPhone 5s, oltre all'attuale XS Max, per valutare eventuali differenze dovute all'hardware. Ba la batteria fottuta, mancollegato al carichino, funziona. Ed il mio Camera Connector è del tipo che prevede anche la presa lighting aggiuntiva per tenere il telefono in carica mentre suona. :yes:
Se non ci sono distanze siderali, possiamo anche trovarci. In autonomia, non sono in grado di fare misure. Per lo meno, non certo "affidabili", dato che non ho esperienza. E non ho un pc con imput ottico.
Fatemi sapere.
Un 100/200 Km, menli posso fare senza problemi eh.. Anche qualcuno in più. Basta organizzarci un we che non sono reperibile. È sempre un piacere trovarsi per ascolti ed esperimenti. Queste sono le "cose social" che mi piacciono di più. :D Se poi dopo ci si siede a tavola in compagnia, è anche meglio! :sbav:
Ciao! :)
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Re: I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

#5

Messaggio da Etabeta »

Grazie a tutti per il riscontro.
Riguardo prove su ios in effetti incuriosisce anche me, grazie sia a Alessio che Ozama per la disponibilità.
In effetti sto facendo caso che la maggior parte dei miei conoscenti nei dintorni ha in saccoccia Android e non iPhone...
@Ozama, io sono ai base a Torino, in effetti non siamo molto vicini però chissà che capiti l'occasione, volentieri, nel frattempo posso sicuramente supportati per qualsiasi prova (se ha un pc con ingresso spdif siamo a cavallo!) per cui possiamo sentirci e poi sarebbe bello appunto pubblicare qui risultati di ulteriori test.

Riguardo la questione del ricampionamento (anzi, del sovracampionamento) da 44.1 o 48 a 96kHz però (fermo restando che poi gli effetti sono soggettivi all'ascolto naturalmente) dal punto di vista prettamente tecnico questo va a infrangere la questione del "bit perfect" per cui la sorgente digitale ideale è tale se è capace di trasferire il contenuto audio codificato nel file in modo "numericamente" intatto.
Penso che vada tenuto conto anche del fatto che, comunque, il flusso audio che va ad un dsp (ciò vale praticamente sempre nel caso dei dsp esterni come i vari Audison, Helix ecc..) viene poi comunque processato da un convertitore di frequenza di campionamento che è indispensabile in quanto il chip dsp, tipicamente, lavora in modalità "master" ovvero il suo clock (relativamente a tutti contenuti audio in ingresso e uscita da esso) è scorrelato/asincrono rispetto a quello del flusso audio della sorgente e ciò rende indispensabile appunto che il flusso sia ricampionato (in frequenza e profondità) ad una frequenza fissa che è quella di lavoro del dsp (ad esempio 48kHz/24bit per gli Audison 4.9 e simili o anche 96kHz/24bit per i modelli dotati di dsp più potenti come il Bit One HD per non parlare dei nuovi Zapco "stellari" che vanno perfino oltre).
Generalmente la qualità del ricampionamento effettuata da dispositivi smartphone non è propriamente accurato in quanto dettato da compresso di caricare il meno possibile la cpu (sopratutto per ridurre il consumo energetico e per poter funzionare anche su dispositivi poco performanti) mentre lo stesso processo eseguito in hardware da chip espressamente dedicati a ciò (o anche dallo stesso chip dsp, e in ogni caso un dispositivo che ricampiona è esso stesso un dsp) dà risultati superiori.
Tempo fa avevo approfondito l'argomento studiando l'uso e la programmazione del chip SRC4392 tra i più noti SRC (SampleRateConverter) commerciali che ho usato nel progetto di una interfaccia.
Ma al di là di ciò il punto è che è (nel contesto specifico nostro ovvero sorgente smartphone connessa via digitale a dsp) la soluzione più lineare ed efficiente sarebbe quella di non ricampionare (o ingenerale non processare in alcun modo) dal lato player.
A conclusione del ragionamento c'è anche il fatto che gli algoritmi di ricampionamento danno i migliori risultati (in termini di "neutralità" per così dire) quando la freq. impostata in uscita è un multiplo o sottomultiplo esatto della freq. in ingresso (quindi ad esempio da 44.1 a 88.2 o da 48 a 96 o da 96 a 48 ecc...). Considerando poi che il 99% dei contenuti sono a 44.1, ricampionare il flusso a 96, che nel caso dell'Audison 4.9 viene comunque poi nuovamente ricampionato a 48, costituisce un processo non "virtuoso" (su questo esiste una vasta bibliografia, con evidenza del fatto che proporre commercialmente ad esempio tracce vendute come hd a 192/24 o in DSD a millemila ecc.. di contenuti nativamente digitali, ovvero convertiti/originati da master 44.1/16 è una sonora presa per i.... ma non divago oltre)
Poi, siccome ciò crea inevitabilmente un contenuto armonico spurio, non escludo affatto che possa (in ogni caso sicuramente molto limitato, mi rendo conto che in ambito car si tratta di finezze per lo più teoriche, ma viviamo di finezze... :D ) suonare piacevole all'orecchio (così come le armoniche introdotte da un ampli valvolare o che so... il riversamento su nastro di un contenuto digitale che "suona meglio dell'originale..." anche se non sarebbe a mio avviso corretta come espressione) ma si entra nell'ambito dei gusti personali (mentre il tema qui è la verifica della trasparenza assoluta, prerogativa proprio di un connessione "numerica").
Personalmente penso bisogna scindere l'ambito della connessione (che dovrebbe appunto essere auspicabilmente neutra tantopiù se è nel dominio digitale) dal processo di correzione/equalizzazione/"piacevolizzazione".... :) che spetta al dsp.

Piacevolizzazione mi piace, da oggi lo userò in tutti i casi possibili! ©2019 etabeta XD
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Re: I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

#6

Messaggio da Lustrike »

Piccolo OT (ma neanche tanto)....
Per prelevare il segnale audio digitale dallo smartphone Android ed inviarlo ad un PC è sempre necessario un convertitore USB OTG (smartph) -> spdif ottico o analogico (sck audio PC) o si può fare anche via USB (smartph) -> USB (PC)? Magari con l'utilizzo di sw adatto.
Grazie 1000.
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Re: I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

#7

Messaggio da Etabeta »

Lustrike ha scritto: 11 lug 2019, 11:41 Piccolo OT (ma neanche tanto)....
Per prelevare il segnale audio digitale dallo smartphone Android ed inviarlo ad un PC è sempre necessario un convertitore USB OTG (smartph) -> spdif ottico o analogico (sck audio PC) o si può fare anche via USB (smartph) -> USB (PC)? Magari con l'utilizzo di sw adatto.
Grazie 1000.
In effetti la questione è un pò "controcorrente" nel senso che dal momento che il player, ovvero il dispositivo Android o Ios che sia, funge come host (appunto tramite la modalità USB OTB) dall'altra parte ci deve per forza essere un dispositivo client, nella fattispecie un dispositivo che si "presenta" come dispositivo audio (ovvero il client restituisce all'host determinati parametri detti "descrittori" che indicano, tra le altre cose, quali sono le modalità di trasmissione supportate) che poi a sua volta tramite apposito chip hardware "spacchetta" e "reimpacchetta" secondo un determinato protocollo di trasporto (SPDIF o I2S ad esempio),
non penso sia possibile far emulare su un pc la funzionalità client (e nella fattispecie un dispositivo client audio) ad una porta usb in un pc via software in quanto il limite è dato dalla modalità di funzionamento insita nell'hardware del controller usb (però non mi occupo di sviluppo hardware informatico, quindi potrei anche essere smentito).
Per fare un esempio, la scheda venduta come accessorio per i dsp Helix per l'interfacciamento audio usb ha a bordo un chip specifico (SA9227 per la precisione, prodotto dalla Savitech, specializzata nei chip di interfacciamento audio) che, in un unico chip, permette di entrare in USB e uscire in I2S e/o SPDIF (e viceversa volendo), tale chip viene visto dall'host come dispositivo audio puro e semplice, se questo stesso chip fosse montato su una scheda audio di tipo pc sarebbe quindi possibile interfacciarsi a quel pc da un host smartphone via usb/otg (che vedrebbe esso come dispositivo audio) ma naturalmente non sarebbe sufficiente solo quel chip in quanto occorrerebbe comunque altro hardware in grado di far gestire lo scambio di dati con il bus di sistema (o anche verso un'altra inferfaccia usb), gestire gli interrupt ecc. ecc. ovvero appunto quell'insieme di hardware che costituisce appunto una "scheda audio".

Però in effetti, per concludere, la modalità decisamente più comune (e più pratica) di connessione e trasmissione audio da smartphone a pc è tramite interfaccia di rete (wifi) e in quel caso la trasmissione del contenuto audio si astrae completamente dal protocollo di trasporto dati e viene gestita tutta a livello applicativo (ci sono in giro svariate applicazioni client/server audio in ambito pc controllabili/gestibili via smartphone/tablet, ma qui si andrebbe proprio fuori tema) oppure anche una soluzione intermedia come il noto Chromecast audio di Google che appunto ha da un lato un'interfaccia di rete wifi e dall'altro interfaccia audio spdif (oltre che analogica, ma in questo thread parlare di interfacciamento analogico è come bestemmiare in una chiesa.... XD ).
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Re: I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

#8

Messaggio da ozama »

Si.. Sul ricampionamento, penso anche io che se qualche effetto è udibile, di sicuro è causato dall'introduzione di qualcosa che non c'è.. E non sono nemmeno sicuro di aver sentito.. XD
Il discorso del ri campionamento a frequenze multiple o meno, con tanto di verifiche strumentali sugli effetti deleteri in caso di "incroci", lo avevo letto in un articolo tecnico di alcuni anni addietro.
Purtroppo, non ho il PC con l'ingresso SPDIF.. X3
Intanto, Foobar 2000 ha avuto un aggiornamento anche oggi.. Ci lavorano.. :D Chissà..
Ciao! :)
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Re: I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

#9

Messaggio da Etabeta »

ozama ha scritto: 11 lug 2019, 20:27 Si.. Sul ricampionamento, penso anche io che se qualche effetto è udibile, di sicuro è causato dall'introduzione di qualcosa che non c'è.. E non sono nemmeno sicuro di aver sentito.. XD
Il discorso del ri campionamento a frequenze multiple o meno, con tanto di verifiche strumentali sugli effetti deleteri in caso di "incroci", lo avevo letto in un articolo tecnico di alcuni anni addietro.
Purtroppo, non ho il PC con l'ingresso SPDIF.. X3
Intanto, Foobar 2000 ha avuto un aggiornamento anche oggi.. Ci lavorano.. :D Chissà..
Ciao! :)
Oppure... passare ad un'altra app che già gestisca il "bit perfect", io su Android utilizzo (e mi piace molto anche come usabilità) USB Audio Player Pro (che addirittura prevede l'opzione per la decodifica MQA) ma tale app è ad oggi limitata al mondo Android. In ambito iOS c'è ad esempio il player Neutron (https://apps.apple.com/it/app/neutron-m ... d766858884) che peraltro esiste anche in versione Android (non l'ho incluso nella lista del test ma è del tutto analogo, dal punto di vista dell'interfacciamento, a USB Audio Player Pro), ha una lista di features che fa impallidire Foobar (d'altronde si tratta d un'app a pagamento e quindi deve offrire di più...), tra qui appunto: "Bit-perfect playback / Direct output to USB DAC (via USB OTG adapter, up to 32-bit, 768 kHz)" (notare dove si cita "DAC" si intende la capacità di veicolare il flusso audio via USB sia che sia una convertitore DAC che un'interfaccia SPDIF o I2S il che è del tutto trasparente lato host (il terminale).
Naturalmente il limite della freq. di campionamento e risoluzione è data dal dispositivo/interfaccia utilizzato (cioè se connetto una interfaccia o un dac che supporta ad esempio 96/24 non potrà certo funzionare, in modalità "bit perfect" a risoluzioni superiori ma, automaticamente dall'app, sarà ricampionato, questo è pacifico)
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Re: I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

#10

Messaggio da Etabeta »

Questa l'interfaccia di USB Audio Player Pro in modalità riproduzione con bit perfect attivo (notificato appunto dall'indicazione "Bit perfect" che si attiva a conferma).
Notare il tasto "Vol. Hardware" che permette,se supportato dall'hardware ovvero dal DAC usb, di regolare il volume di uscita internamente al DAC stesso , ciò nel contesto dell'ascolto tramite uscita analogica di un eventuale DAC, non è invece pertinente con il flusso digitale nel caso di connessione "bit perfect" verso una interfaccia usb/spdif-i2s a sua volta connessa ad un DAC/DSP esterno in quanto in quel caso il flusso passa sempre intatto quindi senza alcuna regolazione volume o qualsiasi tipo di elaborazione.

Nel caso specifico il player sta riproducendo contenuto 44.1/16 (come riportato in basso) e il flusso spdif in uscita dall'interfaccia usb è appunto esattamente quello, tale e quale (l'ho verificato... :) ).
Screenshot_UAPP bit perfect.png
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Re: I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

#11

Messaggio da ozama »

Molto interessante.. Vado a vedere sull'app store, se quella che mi hai segnalato per iOs ha un costo accettabile.. :sbav:
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Re: I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

#12

Messaggio da mark3004 »

Interessantissimo thread! :yes:

Se ti fosse possibile testare jetAudio HD music player te ne sarei grato.

Peccato non avere la disponibilità di tutto l'hardware necessarip per fare dei test a 360°, anche con la trasmissione bluetooth APTX HD o simile, sarebbe stato un gran bel test!

Ma grazie comunque! :yes:
Link tecnici "must read":
GUIDA CROSSOVER: viewtopic.php?f=5&t=15831
GUIDA GAIN: viewtopic.php?f=33&t=13215
BURN IN DRIVERS: viewtopic.php?f=33&t=15058
COMINCIARE SENZA BUTTARE SOLDI: viewtopic.php?f=20&t=14746
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Re: I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

#13

Messaggio da Etabeta »

mark3004 ha scritto: 14 lug 2019, 19:31 Interessantissimo thread! :yes:

Se ti fosse possibile testare jetAudio HD music player te ne sarei grato.

Peccato non avere la disponibilità di tutto l'hardware necessarip per fare dei test a 360°, anche con la trasmissione bluetooth APTX HD o simile, sarebbe stato un gran bel test!

Ma grazie comunque! :yes:
Grazie per l'apprezzamento,
non appena possibile cercherò di testare l'app che hai segnalato.

Riguardo i test di connessioni via bluetooth è una curiosità che condivido, conto di procurarmi in futuro in ricevitore bluetooth con interfaccia spdif che supporti i codec più evoluti (APTX HD e LDAC) ma sarebbe meglio dedicarci un altro thread in quanto esulerebbe da questo che invece verte prettamente sui player attraverso connessione "neutra" per poter appunto valutare prettamente il player al netto di qualsiasi alterazione che, inevitabilmente, una connessione via bluetooth (lossy, perlomeno con i codec e lo standard bluetooth attuale) introdurrebbe(oltre a quella eventualmente introdotta dal player).
Cioè sapendo già in partenza che la riproduzione "bit perfect" (che era invece ciò che volevo qui verificare) via bluetooth è comunque ad oggi irrealizzabile (a prescindere dai vari codec audio attuali), non ho preso in considerazione quella tecnologia di connessione in questo contesto.
Testare l'influenza/performance acustiche di un codec lossy (specialmente se evoluto come l'APTX o l'LDAC) è comunque una cosa complessa in quanto non si tratta, come per la connessione cablata via spdif, di riprodurre un semplice tono e misurare distorsione e rumore e in breve avere già a colpo d'occhio un'idea del risultato (trasparente si/no) forti del fatto che tanto, di suo, la tratta di trasporto spdif è del tutto neutra (salvo eventualmente il fenomeno del jitter che però si palesa più o meno negativamente passando dal dominio digitale all'analogico, quando poi si esce dal dac, ma ciò è ininfluente nelle misurazioni effettuare tutte in digitale senza conversioni intermedie come in questi test).
Un link bluetooth di fatto non è invece neutro e introduce una perdita di informazione variabile a seconda della codifica (basata su algoritmi sempre più sofisticati man mano che i codec diventano raffinati ovviamente) della banda trasmissiva disponibile e della complessità del segnale audio, per cui un test, per quanto approfondito, non potrà essere davvero esaustivo, andrebbe fatto riproducendo un contenuto spettrale ampio con complessità crescente (e non un singolo tono statico che sarebbe poco significativo), cercando di portare "alle corde" il codec sapendo che ad un certo punto, raggiunta una certa "complessità" del segnale, segherà via parte del contenuto spettrale (appunto secondo sofisticati "ragionamenti" dati dalla "psicologia" acustica del coded stesso).
Tra l'altro i codec APTX (nelle varie versioni) e LDAC (quest'ultimo più recede e quindi ancora più sofisticato ed efficiente) sono proprietari e quindi non esiste documentazione pubblicamente disponibile per sapere in dettaglio ed esattamente come lavorano.
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Re: I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

#14

Messaggio da ozama »

Ricordo uno storico test di AR, sulla compressione Atrac contro Pasc. In pratica, MiniDisc contro DCC. Poi, esteso anni dopo, alla compressione mpeg1 layer3. Ovvero: mp3. Che d'altronde è parente strettissima del Pasc, che era sempre Mpeg1, se non ricordo male.. :hmm:
Venivano usati una serie di toni contigui per valutare quanto la compressione segava, in funzione della vicinanza tra i suoni e in funzione della frequenza.
Mettevano in evidenza le varie strategie della compressione "percettuale", in funzione del bitrate scelto.
Penso che per testare il BT, trattandosi di compressione che leva arbitrariamente parti di suono, con criterio similare, potrebbe essere utile prenderne spunto.
Se interessa, provo a dare un'occhiata per vedere se li ritrovo.. ^^
Ciao! :)
Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
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Re: I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

#15

Messaggio da Etabeta »

ozama ha scritto: 15 lug 2019, 20:49 Ricordo uno storico test di AR, sulla compressione Atrac contro Pasc. In pratica, MiniDisc contro DCC. Poi, esteso anni dopo, alla compressione mpeg1 layer3. Ovvero: mp3. Che d'altronde è parente strettissima del Pasc, che era sempre Mpeg1, se non ricordo male.. :hmm:
Venivano usati una serie di toni contigui per valutare quanto la compressione segava, in funzione della vicinanza tra i suoni e in funzione della frequenza.
Mettevano in evidenza le varie strategie della compressione "percettuale", in funzione del bitrate scelto.
Penso che per testare il BT, trattandosi di compressione che leva arbitrariamente parti di suono, con criterio similare, potrebbe essere utile prenderne spunto.
Se interessa, provo a dare un'occhiata per vedere se li ritrovo.. ^^
Ciao! :)
Ciao, in effetti è proprio così, cioè gli algoritmi di compressione hanno tutti i comune il fatto che analizzano il contenuto spettrale della banda audio e poi allocano le "porzioni" di informazione dando priorità a ciò che è "in primo piano" rispetto a ciò che è invece informazione ritenuta meno percepibile e quindi sacrificabile in parte o totalmente.
Negli anni è aumentata di molto la potenza computazionale anche dei dispositivi/player portatili per cui i moderni sistemi di compressione analizzano in modo molto più preciso il contenuto e quindi permettono una più efficiente allocazione.
Per esempio la codifica LDAC (che nasce in casa Sony in concorrenza dell'APTX di Qualcomm) con bitrate di circa 1Mbit è accreditato di realizzare codifica lossless di segnale 44.1/16 (precisando però SE il contenuto spettrale non è "troppo complesso").

Il punto è sempre lo stesso e la cosa è facilmente verificabile da ciascuno di noi con un semplice "esperimento": provate a codificare il FLAC (quindi una codifica lossless) un file wav contenente rumore rosa o bianco (quindi per definizione la condizione peggiore possibile, tutto lo spettro occupato) la dimensione del file flac che otterrete sarà pressochè identica al file wav originario (anzi, leggermente superiore in quanto c'è anche lo spazio occupato dalle informazioni per la decodifica....).

In realtà,comunque, al di là della curiosità tecnica (che anche io ho sull'argomento) nel prossimo futuro renderà superfluo tutto ciò in quanto oramai lo standard bluetooth può garantire una ampiezza di banda tale da rendere superfluo economizzare una manciata di kbit/s che separano una codifica lossless da una lossy (cito, come esempio collaterale, il sempre maggiore numero di radio streaming con codifica flac via internet).
Dall'altro lato ciò che, ai miei occhi, rende meno, come dire..., accattivante l'argomento bluetooth è che, si sa già in partenza che non è possibile, ad oggi, fare "poker", a prescindere da quante mani giochi, qualcosa la perdi sempre quindi la verifica non mira ad accertare se si perde oppure no, ma quanto si perde.

Se poi trovi il test pubblicato su AR postalo, ti ringrazio molto :) , sono sempre letture interessanti (e per me hanno anche il fascino del vintage digitale).
Poi tempo permettendo vedrò se mi è possibile replicare analoghi test con le varie codifiche bluetooth.
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Re: I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

#16

Messaggio da Lustrike »

Vi sarei molto grato se si potesse approfondire anche lo streaming via Wi-Fi.
Grazie
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Re: I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

#17

Messaggio da ozama »

Sono numeri degli anni 90.. Se sta sera arrivo a casa presto, cerco.
Purtroppo, l'archivio non è "digitalizzato".. :hahahah: :hahahah: :hahahah:
Forse, peró, ci potrebbe essere qualcosa anche sul sito.. :hmm:
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Re: I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

#18

Messaggio da kavatzoulas »

complimenti per il thread che è molto utile visto che ultimamente molti installano sorgenti android in macchina. ho iniziato ad usare android tablet in macchina con il asus nexus 7 (2012- android 4.4) con la rom modificata per abilitare otg sia per la lettura e la ricarica contemporanea del tablet con il Helix dsp, per poi passare ad un 2din android con android 8 (octacore 4/32gb e rom modificata). come dsp uso il helix dsp2 con il modulo usb hd audio. come player gli ho provati quasi tutti all epoca del tablet nexus usavo un diy dac hifyme sabre 9018 come convertitore da usb a spdif ottico e come player il mio preferito era il Poweramp, ora con il 2din android e collegamento sia con convertitore usb ottico sia con il modulo usb direct queli che funzionano meglio sono il USBAudio player pro e il Hiby con qualche piccolo accorgimento, perfetti se vuoi sentire la musica ma creano un grosso problema.... perdi tutto il segnale audio dalle altre applicazioni (video, youtube etc). da qualche mese ho fatto l'aggiornamento ad android 9 e la cosa molto interessante che il modulo helix usb funziona direttamente con le app installate di default senza l'installazione di app Usb audio player o Hiby. per la verita funzionano tutte le app (musica, video, youtube, internet radio streaming, bluetooth chiamate tranne ovviamente la radio fm perche si tratta di un segnale analogico). il grosso problema per me rimane.... appena installi hiby o usbaudio player tutti i segnali audio delle altre applicazioni si perdono. non so se è un problema di impostazioni ma sto cercando di trovare una soluzione.
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Re: I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

#19

Messaggio da Etabeta »

kavatzoulas ha scritto: 16 lug 2019, 9:12 il grosso problema per me rimane.... appena installi hiby o usbaudio player tutti i segnali audio delle altre applicazioni si perdono. non so se è un problema di impostazioni ma sto cercando di trovare una soluzione.

Il fenomeno che hai riscontato è "fisiologico" è legato al fatto che un player che funziona in modalità "bit perfect" (e ciò vale anche in ambito Windows ecc.. a prescindere quindi da Android o dal sistema operativo) deve, necessariamente, prendere in controllo esclusivo della periferica audio verso la quale viene inviato il flusso quindi nessun altra applicazione può accederci in quel mentre (diversamente non sarebbe più in modalità "bit perfect").

Riguardo l'interfacciamento in digitale dell'audio da sorgente car Android la soluzione per bypassare appunto il limite dettato dall'hardware (se un flusso audio non transita dal kernel non è fisicamente possibile dirottarlo sull'uscita usb otg) per poter fruire (in digitale) dell'audio del sinto FM (oltre che di qualsiasi contenuto audio di qualsiasi servizio insito nella sorgente) è quella di "mettere le mani dentro" e attingere al flusso audio digitale "a valle" (tipicamente sempre in protocollo I2S) e tramite poi un convertitore di protocollo uscire in SPDIF.
Proprio in questi giorni sto lavorando su una autoradio Android per fare ciò e conto di pubblicare tutte le informazioni al riguardo non appena possibile, confidando che torni utile in molti altri casi, si tratta di un modello (ovviamente...) di fabbricazione cinese, ma ben realizzato e piuttosto diffuso su mercato online da vari rivenditori in molte varianti con frontale customizzato per sostituire la sorgente di serie e integrazione can-bus per la gestione comandi, però su questa cosa preferirei proseguire poi a cose fatte con un apposito thread (non a brevissimo in quanto sto portando aventi questa cosa parallelamente alla realizzazione di una scheda e quindi tempo permettendo presumo tra qualche settimana).
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Re: I player audio Android sono tutti uguali qualitativamente? (no!)

#20

Messaggio da Etabeta »

Lustrike ha scritto: 15 lug 2019, 22:19 Vi sarei molto grato se si potesse approfondire anche lo streaming via Wi-Fi.
Grazie
In realtà sull'argomento non c'è molto da dire (nel contesto di questo thread) cioè: la connessione wifi realizza il trasporto di pacchetti dati su rete ip e al netto del livello fisico (link radio) dal punto di vista dei livelli superiori (sistema operativo fino alle applicazioni) viene vista come una connessione di rete analogamente ad una connessione ethernet cablata sulla quale qualsiasi applicazione (anche pensata per poter far transitare contenuti audio/video) può fungere da client o server, naturalmente deve trattarsi di applicazioni progettate appunto per questo ambito di utilizzo ovvero per la trasmissione e ricezione di audio via rete, prima ho citato il Chromecast Audio (che appunto è un client hardware connesso in wifi ad un player Android ed è in grado gestire il trasporto di un flusso audio fino a 96/24 assolutamente "bit perfect" su uscita spdif ottica).
Poi ci sono altri esempi si soluzioni client/server avolute come Volumio e chissà quante altre, tutte basate sul controllo e trasmissione tramite link di rete ip (che sia via wifi o ethernet cablata concettualmente non cambia) e si entra nel campo del car-pc, praticamente infinito...
C'è da dire però che, per ovvie ragioni di praticità (nella configurazione e semplicità dell'hardware) in ambito car il bluetooth è molto più diffuso rispetto al wifi in abito audio.
Per concludere: un link wifi consente una banda dati trasmissiva molto più ampia di quella necessaria al trasporto di un flusso audio (anche multicanale e a risoluzione elevata) senza dover scendere a compromessi e quindi dover applicare algoritmi ci compressione con perdita (come per il bluetooth) per cui... un confronto tra queste o quella soluzione wifi si limiterebbe a raffrontare l'usabilità e le funzioni e non tanto la qualità audio (che prescinderebbe da questa o quella soluzione, partendo dal presupposto che tutte realizzano trasporto senza perdita) semmai la qualità audio sarebbe dettata dalla bontà poi del DAC (tipicamente integrato nell'unità dsp in ambito car) come elemento finale e cruciale dell'impianto.
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