TechnoTools ha scritto:Prima le buone notizie,
La velatura che senti è corretta.non tutti se ne accorgono. Proprio a 192 Khz. è dovuta al taglio spietato quasi totale delle dinamiche sulle alte frequenze (parte del codec se leggi il documento). E' un tratto distinguibile classico dell'MP3 ordinario.
Notizie cattive.
é impossibile sentire una velatura su un file AAC a 320K perché nell' AAC la banda viene mantenuta intera gia a risoluzioni più basse con un rolloff di compressione dai 16 ai 18 Khz sulle risoluzioni più alte.
Ecco un altro bell'articolo a riguardo di stereophile. Che non si può dire sia la multinazionale dei codec audio. Ma è imparziale sulla cosa.
https://www.stereophile.com/content/mp3 ... -cd-page-2
Dunque, se non sentono la carenza di alte frequenze devono essere abbastanza sordi o d'età avanzata. Se da un lato si può pensare che alla lunga ci si abitui a un suono di bassa qualità, ti posso dire che per me è l'opposto, cioè l'audio scadente di youtube, pur ascoltato solo da pc, mi sta facendo reazione allergica.
Eppure ho ascoltato per anni mp3 persino a 128k, certo solo al pc, non li mettevo nell'impianto di casa, però non si è mai presentato questo problema.
Sono contento che i grafici diano conferma di quello che ho detto, occhio che però hai per sbaglio scritto che il taglio delle alte frequenze lo fa l'mp3, quando invece è l'aac ad alta compressione. Ossia, se guardiamo lo spettro di un mp3 a 128k è lineare, quindi come dicevo si ha un suono a bassa risoluzione e dinamica ma timbricamente corretto, mentre l'aac lo smorza nelle alte frequenze, snaturandolo in maniera da renderlo per il mio orecchio solo robaccia.
Non sappiamo cosa realmente faccia il codec dell'aac ma a mio parere snatura il suono introducendo questi concetti di psicoacustica che con me da 20 anni ripetutamente non funzionano.
Anche ad alta risoluzione penso che il codec lavori allo stesso modo, quindi alcune pecche rimangono, meno evidenti ma ci sono. Ecco perché anche a 320 c'è perdita di dettaglio, non attenuazione o velatura ma perdita dei dettagli più fini nelle alte frequenze. Cosa che nell'mp3 si verifica molto meno. Se vuoi ti passo i due file campionati da me e mi dici cosa senti, non c'è bisogno di incontrarsi per scommettere una birra
L'articolo che hai postato è irritante e disonesto, ne penso molto male. E' quasi al pari di un altro, italiano, che ho trovato da poco guardando qualcosa sull'argomento dove spiegava le differenze tra mp3 e aac e poi passava al successivo argomento di come "convertire mp3 in aac"!
Cioè ti rendi conto? Stiamo a prendere lezioni da gente di questo calibro. Come se le informazioni perse nella compressione in mp3 si potessero recuperare convertendo il file mp3 in aac, anziché perderne di ulteriori. Da matti.
L'unica cosa che ho trovato interessante nelle due pagine dell'articolo da te indicato: Something I have rarely seen discussed is the fact is that because all compressed file formats, both lossless and lossy, effectively have zero data redundancy, they are much more vulnerable than uncompressed files to bit errors in transmission.
Pensavo il contrario. Ma fa niente.
Intanto fa i confronti usando il codec Fraunhofer, pur sapendo del Lame. Un confronto senza senso, perché lo fa?
Ma perché questa gente ha solitamente il banale scopo di scrivere articoli, riempire pagine, sostenendo l'ovvio, cioè che l'originale è meglio della copia, tantopiù se compressa. Bella scoperta. Non faceva prima a dirlo subito senza fare tante storie? Saremmo stati tutti d'accordo.
Mi vengono in mente alcuni articoli delle riviste di fotografia, nei primi anni del digitale, dove sostenevano che il jpg degradava indiscutibilmente l'immagine, mettendo pure immagini di confronto stampate male e da cui non si deduceva proprio nulla. Tanto per fare articoli.
Ora non ne parla più nessuno. Però ci sono ancora i sostenitori dell'impossibile e addirittura del lavoro a 16bit per canale con spazi colore molto ampi, per non perdere neanche una virgola, col risultato che lavorare una foto può portare facilmente a file di oltre 2 gb per una fotografia!
Per contro ci sono quelli che prendono un jpg, lo manipolano pesantemente al pc con contrasti molto forti, pubblicano l'istogramma che sarebbe una sorta di analisi di spettro dell'immagine che ovviamente diventa un albero di Natale tutto stiracchiato distrutto e stracciato, ma all'atto pratico si osserva l'immagine e di tutto questo degrado non si vede niente, giusto qualche puntino qua e là.
Insomma è tutto da prendere relativamente e con molta cognizione di causa.
Nel confronto dei grafici che darebbe la superiorità dell'aac infatti cosa si vede? Solo il rapporto segnale rumore, cosa di cui nella realtà non si avverte differenza. Sarebbe come valutare un amplificatore o il disco 33 giri dal rapporto segnale rumore. L'esperienza insegna che queste cose contano solo fino a un certo punto.
Per mia esperienza di ascoltatore di mp3 posso dire che la notte, quando la città smette di fare rumore, la qualità del suono migliora molto. Segno che emergono dettagli e qualità musicale dal tappeto sonoro del rumore ambientale di fondo, non ronzii e disturbi del file.
Ma anche la forma dell'onda non mi torna. A suo tempo feci dei confronti con idonei programmi e la forma d'onda è identica all'originale, per vedere differenze devi ingrandire parecchio i microdettagli, non è che si vedono a colpo d'occhio.