Articolo scientifico sui cavi

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pergo
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Re: Articolo scientifico sui cavi

#21

Messaggio da pergo »

Pietro PDP ha scritto: RLC non è sufficiente a spiegare tali fenomeni, tantomeno il discorso delle impedenze, aggiungo purtroppo, perchè si entra in un vortice assurdo.
sembrerà strano ma invece spiegano tutto, se unite alla dimensione fisica del cavo e alle frequenze in gioco.
L'audio è una goccia in mezzo all'oceano..non è certo l'unica applicazione che usa cavi per la trasmissione di segnali. Anzi, l'audio ha una trattazione relativamente semplice grazie alle basse frequenze in gioco.
Certo che, se si cerca di trattare l'argomento come degli elettrotecnici, si va completamente fuori strada.

In merito alle impedenze, tra un mesetto dovrei effettuare delle prove con un amplificatore con impedenza d'ingresso nativa di 60M + 2pF che verrà successivamente scalata fino a 22k + 100pF (cioè un valore più comune).
Ovviamente, a parità di cavo ;)
"Ti farò uscire pazzo!" - cit. G.S. --> Alla fine è uscito pazzo lui! XD ROTFL https://www.youtube.com/watch?v=qzbtdclsJXw
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Re: Articolo scientifico sui cavi

#22

Messaggio da Dude »

Aggiungo alla diatriba i miei modestissimi e discutibilissimi 50ç.

Che esistano cavi in grado di imprimere sostanziosi cambiamenti all'ascolto, è fuori discussione, bisognerebbe essere sordi per non accorgersene, avendo la possibilità di fare un po' di prove.

Il punto è che se ci sono grossi cambiamenti, vuol dire che c'è qualcosa di MOLTO sbagliato nella catena, poche storie.

Cioé, se un cavo sposta di 2db la resa di un'intera catena (faccio fatica a crederci pure io, sinceramente... cmq basta anche molto meno, per non parlare delle variazioni timbriche), vuol dire che quella catena è terribilmente male assortita, oppure quel cavo è terribilmente "tuned" per causare variazioni di un certo tipo.
Cosa che peraltro è comunissima, nel mercato dei cavi, soprattutto nella fascia budget e anche media.

Era stata piuttosto famosa e discussa, la campagna Boston di una 15na (o più?) di anni fa, quando con le casse home andavano alle fiere a dimostrare l'irrilevanza dei cavi, mettendo a confronto, sulle loro casse, cavi super-esoterici (e super costosi) con la piattina rosso-nera.

La "boutade" di Boston, discutibile su vari livelli, disse tuttavia qualcosa di tanto importante ed evidente quanto ignorato sistematicamente: i cavi NON sono filtri, devono collegare diversi apparecchi, e devono farlo senza "farsene accorgere".

E ok, è ben vero che pressoché qualsiasi esperimento, per quanto scientifico possa essere, sarà SEMPRE soggetto a confutazioni a vari livelli perché non solo "tutto è relativo", ma basta anche solo cambiare o rendere incerte di un micron le condizioni al contorno per rendere accettabile qualsiasi obiezione.

E le comparazioni audio sono LA PATRIA, dell'incertezza delle condizioni al contorno.

Quindi, i cavi contano?
Sicuro.

Vale la pena di fare attenzione anche a loro e di non fare i pidocchi sulla parte di budget a loro dedicata?
Ancora più sicuro.

Vale la pena di spendere cifre astronomiche sui cavi?
In genere no, a meno che non siate di quelli a cui piace bullarsi con gli amici di avercelo più grosso.


E' un luogo comune super-trito e ri-trito, ma è sempre valido: il cavo migliore è quello che quando lo si inserisce, NON causa cambiamenti.
In ogni caso.
Anche se l'impianto è carente sotto qualche aspetto.
Questa è l'unica regola che io vedo come obbligatoria: i cavi NON servono a correggere i difetti dell'impianto, e se lo fanno, sarà meglio ripensare bene l'impianto, anziché gonfiare le tasche a venditori di fumo.



.
Ultima modifica di Dude il 25 mar 2013, 15:42, modificato 1 volta in totale.
Io sono per lo ius culturae al contrario.
Al primo "se io avrei" vai fuori dai c@glioni
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Re: R: Articolo scientifico sui cavi

#23

Messaggio da Pietro PDP »

Maddex ha scritto:
Pietro PDP ha scritto:No Marco mi dispiace per te, ma non sono cazzate, è proprio così anche se difficile da credere ...
Sai la stima che ho di te, non insisto, ma non ci credo:-)
Se passi da casa mia e ti porti un fonometro la facciamo insieme la prova, mai detto cazzate ...
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Re: Articolo scientifico sui cavi

#24

Messaggio da Pietro PDP »

drews ha scritto:Ripeto per me e' uno specchietto per le allodole, si puo fare molto di piu' lavorando su altri settori senza spendere follie.

Poi per il discorso 2db, che ti devo dire, se sti 2db sono lineari si tutta la banda ( dubito ) non mi cambia una sega :)
Riporto solo una parte per non allungare troppo.
Allora il discorso dei 2 dB è a parità di volume, ma non è solo un discorso di 2 dB, hai proprio un' altra dinamica, difficile da credere, ma è così, posso dimostrarlo in qualsiasi momento.
Inoltre ho linkato una discussione di un tizio che è dall' altra parte del mondo e non conosco, saremo tutti matti, nel mio caso può essere, spero per il tizio di no.
Altra cosa importante, quell' aumento di dB è in confronto con un cavo già TOP, costosissimo e che suona in maniera egregia, confrontato con cavi nella media è come sparare sulla croce rossa.
Se non ricordo male hai un Colorado a casa, cerca in prestito lo Sky da qualche amico o conoscente e già il Colorado proprio una merdina non è.
Ultima cosa sono d' accordo che il filtro passivo è importantissimo, anche li i componenti sono importanti per il risultato, su questo nulla a che ridire.
Unica cosa non hai letto bene quello che ho scritto, il timbro avoglia a cambiare passivi e altro, spesso è dato dal cavo, ti ho fatto l' esempio dei Cardas di una musicalità estrema, quella musicalità non gliela dai con i passivi o con gli altoparlanti.
Di contro quella durezza che per esempio è prerogativa dei Ramm che come sai a me non piacciono, col cavolo che la togli con i passivi, poi come al solito ognuno è padrone di fare come crede e spendere i soldi come preferisce ...
Pietro

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Re: Articolo scientifico sui cavi

#25

Messaggio da Pietro PDP »

pergo ha scritto:
Pietro PDP ha scritto: RLC non è sufficiente a spiegare tali fenomeni, tantomeno il discorso delle impedenze, aggiungo purtroppo, perchè si entra in un vortice assurdo.
sembrerà strano ma invece spiegano tutto, se unite alla dimensione fisica del cavo e alle frequenze in gioco.
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In merito alle impedenze, tra un mesetto dovrei effettuare delle prove con un amplificatore con impedenza d'ingresso nativa di 60M + 2pF che verrà successivamente scalata fino a 22k + 100pF (cioè un valore più comune).
Ovviamente, a parità di cavo ;)
Io non discuto che sicuramente i valori di RLC e di impedenza incidano con l' uso dei cavi, il problema è che anche su catene con impedenze bassissime l' incidenza dei cavi si sente, io non so spiegare il perchè, ma è così, se riesci a trovare una spiegazione scientifica non posso che farti i complimenti.
Per me ci sono delle variabili che ancora mancano all' appello ...
Pietro

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Re: Articolo scientifico sui cavi

#26

Messaggio da Pietro PDP »

Dude ha scritto:Aggiungo alla diatriba i miei modestissimi e discutibilissimi 50ç.

Che esistano cavi in grado di imprimere sostanziosi cambiamenti all'ascolto, è fuori discussione, bisognerebbe essere sordi per non accorgersene, avendo la possibilità di fare un po' di prove.

Il punto è che se ci sono grossi cambiamenti, vuol dire che c'è qualcosa di MOLTO sbagliato nella catena, poche storie.

Cioé, se un cavo sposta di 2db la resa di un'intera catena (faccio fatica a crederci pure io, sinceramente... cmq basta anche molto meno, per non parlare delle variazioni timbriche), vuol dire che quella catena è terribilmente male assortita, oppure quel cavo è terribilmente "tuned" per causare variazioni di un certo tipo.
Cosa che peraltro è comunissima, nel mercato dei cavi, soprattutto nella fascia budget e anche media.

Era stata piuttosto famosa e discussa, la campagna Boston di una 15na (o più?) di anni fa, quando con le casse home andavano alle fiere a dimostrare l'irrilevanza dei cavi, mettendo a confronto, sulle loro casse, cavi super-esoterici (e super costosi) con la piattina rosso-nera.

La "boutade" di Boston, discutibile su vari livelli, disse tuttavia qualcosa di tanto importante ed evidente quanto ignorato sistematicamente: i cavi NON sono filtri, devono collegare diversi apparecchi, e devono farlo senza "farsene accorgere".

E ok, è ben vero che pressoché qualsiasi esperimento, per quanto scientifico possa essere, sarà SEMPRE soggetto a confutazioni a vari livelli perché non solo "tutto è relativo", ma basta anche solo cambiare o rendere incerte di un micron le condizioni al contorno per rendere accettabile qualsiasi obiezione.

E le comparazioni audio sono LA PATRIA, dell'incertezza delle condizioni al contorno.

Quindi, i cavi contano?
Sicuro.

Vale la pena di fare attenzione anche a loro e di non fare i pidocchi sulla parte di budget a loro dedicata?
Ancora più sicuro.

Vale la pena di spendere cifre astronomiche sui cavi?
In genere no, a meno che non siate di quelli a cui piace bullarsi con gli amici di avercelo più grosso.


E' un luogo comune super-trito e ri-trito, ma è sempre valido: il cavo migliore è quello che quando lo si inserisce, NON causa cambiamenti.
In ogni caso.
Anche se l'impianto è carente sotto qualche aspetto.
Questa è l'unica regola che io vedo come obbligatoria: i cavi NON servono a correggere i difetti dell'impianto, e se lo fanno, sarà meglio ripensare bene l'impianto, anziché gonfiare le tasche a venditori di fumo.



.
Quello che hanno fatto con i diffusori Boston stento a crederci io, perchè con diversi cavi è impossibile che quelle casse suonassero allo stesso modo.
Riguardo il discorso dei 2 dB, ma pensate che io la sera vado a smacchiare i giaguari ?
Ma non lo dico perchè mi sento offeso, ma sono risposte sensa senso, è possibile che io quel cavo l' ho provato solo nella mia catena ?
Solo la mia catena potete pensare che sia così uno sfacelo ?
Abbiate pazienza, io i cavi li provo minimo minimo su 3 impianti, quando ne ho la possibilità arrivo a 5 o 6, che poi lo stesso cavo non si comporta nella stessa maniera in tutti gli impianti è vero, ma nel caso di quel cavo nello specifico, stranamente in tutti gli impianti è il cavo che suona meglio in assoluto, cosa così strana, ma è così !!!
Ora basta continuate voi, ho detto la mia e come dico sempre mi devo fare i cavoli miei e ci ricasco sempre, buona continuazione ...
Pietro

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Re: Articolo scientifico sui cavi

#27

Messaggio da drews »

Pietro PDP ha scritto:
drews ha scritto:Ripeto per me e' uno specchietto per le allodole, si puo fare molto di piu' lavorando su altri settori senza spendere follie.

Poi per il discorso 2db, che ti devo dire, se sti 2db sono lineari si tutta la banda ( dubito ) non mi cambia una sega :)

Unica cosa non hai letto bene quello che ho scritto, il timbro avoglia a cambiare passivi e altro, spesso è dato dal cavo, ti ho fatto l' esempio dei Cardas di una musicalità estrema, quella musicalità non gliela dai con i passivi o con gli altoparlanti.
Di contro quella durezza che per esempio è prerogativa dei Ramm che come sai a me non piacciono, col cavolo che la togli con i passivi, poi come al solito ognuno è padrone di fare come crede e spendere i soldi come preferisce ...
scommettiamo invece che agendo sul passivo ti ribalto la timbrica a piacimento?
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Re: Articolo scientifico sui cavi

#28

Messaggio da Pietro PDP »

drews ha scritto:
Pietro PDP ha scritto:
drews ha scritto:Ripeto per me e' uno specchietto per le allodole, si puo fare molto di piu' lavorando su altri settori senza spendere follie.

Poi per il discorso 2db, che ti devo dire, se sti 2db sono lineari si tutta la banda ( dubito ) non mi cambia una sega :)

Unica cosa non hai letto bene quello che ho scritto, il timbro avoglia a cambiare passivi e altro, spesso è dato dal cavo, ti ho fatto l' esempio dei Cardas di una musicalità estrema, quella musicalità non gliela dai con i passivi o con gli altoparlanti.
Di contro quella durezza che per esempio è prerogativa dei Ramm che come sai a me non piacciono, col cavolo che la togli con i passivi, poi come al solito ognuno è padrone di fare come crede e spendere i soldi come preferisce ...
scommettiamo invece che agendo sul passivo ti ribalto la timbrica a piacimento?
Non che non ci riesci, ma fino ad un certo punto ...
Pietro

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Gli anni passano, le orecchie migliorano ...

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Re: Articolo scientifico sui cavi

#29

Messaggio da pergo »

Pietro PDP ha scritto: Per me ci sono delle variabili che ancora mancano all' appello ...
se tratti i cavi come linee di trasmissione (che è una trattazione diversa dall'elettrotecnica) non manca nulla all'appello: resistenza, conduttanza, capacità, induttanza, lunghezza della linea e frequenza d'utilizzo.
Questa trattazione, per quanto sia elegante, esauriente e blablablablabla (ed anche inutilmente complicata per queste applicazioni) ti può dare indicazioni se vuoi costruirti un buon cavo. Ma chi se lo costruisce?
Per "buon cavo" non intendo un cavo con timbrica a piacimento, ma un cavo più trasparente possibile per il segnale. Cioè un cavo che toglie/modifica meno possibile.

Ma per scoprire cosa toglie/modifica bisognerebbe provare il sistema senza cavo (per quanto fisicamente possibile). Quando una cosa non c'è, è più facile capire l'apporto che dava (vale anche tra persone ;) )
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Re: Articolo scientifico sui cavi

#30

Messaggio da drews »

Pietro PDP ha scritto:[

Non che non ci riesci, ma fino ad un certo punto ...
Ma questo e' il punto. Per mia esperienza le possibilita' di stravolgere la timbrica a piacimento e' di gran lunga maggiore del cambio di qualsiasi cavo esistente sul pianeta terra..... per quelli di marte non posso garantire.

E quando sei riuscito a tirare fuori TUTTO dal sistema, vedrai che i cambi timbrici tra un cavo o un altro sono talmente sottili, che il gioco non vale la candela.

Quando un cavo stravolge un sistema e' sintomo che il sistema non e' a punto o che il cavo e' volutamente colorato ed e' una cosa che fanno tutti i costruttori per differenziare le proprio produzioni e mettere "la firma".

Per questo continuo ad insistere che quello dei cavi e' un business, e che il miglior cavo e' quello che e' il piu' trasparente possibile, non quello che caratterizza tutti gli impianti dove lo installi. E per avere un cavo "trasparente" non serve scomodare la nasa, non sono poi cosi tante le grandezze che concorrono al risultato finale
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Re: Articolo scientifico sui cavi

#31

Messaggio da Pietro PDP »

pergo ha scritto:
Pietro PDP ha scritto: Per me ci sono delle variabili che ancora mancano all' appello ...
se tratti i cavi come linee di trasmissione (che è una trattazione diversa dall'elettrotecnica) non manca nulla all'appello: resistenza, conduttanza, capacità, induttanza, lunghezza della linea e frequenza d'utilizzo.
Questa trattazione, per quanto sia elegante, esauriente e blablablablabla (ed anche inutilmente complicata per queste applicazioni) ti può dare indicazioni se vuoi costruirti un buon cavo. Ma chi se lo costruisce?
Per "buon cavo" non intendo un cavo con timbrica a piacimento, ma un cavo più trasparente possibile per il segnale. Cioè un cavo che toglie/modifica meno possibile.

Ma per scoprire cosa toglie/modifica bisognerebbe provare il sistema senza cavo (per quanto fisicamente possibile). Quando una cosa non c'è, è più facile capire l'apporto che dava (vale anche tra persone ;) )
Sono d' accordo con te, ma è sempre utopia, impossibile connettere senza cavi, magari, se fosse possibile benvenga ...
Pietro

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Re: Articolo scientifico sui cavi

#32

Messaggio da Pietro PDP »

drews ha scritto:
Pietro PDP ha scritto:[

Non che non ci riesci, ma fino ad un certo punto ...
Ma questo e' il punto. Per mia esperienza le possibilita' di stravolgere la timbrica a piacimento e' di gran lunga maggiore del cambio di qualsiasi cavo esistente sul pianeta terra..... per quelli di marte non posso garantire.

E quando sei riuscito a tirare fuori TUTTO dal sistema, vedrai che i cambi timbrici tra un cavo o un altro sono talmente sottili, che il gioco non vale la candela.

Quando un cavo stravolge un sistema e' sintomo che il sistema non e' a punto o che il cavo e' volutamente colorato ed e' una cosa che fanno tutti i costruttori per differenziare le proprio produzioni e mettere "la firma".

Per questo continuo ad insistere che quello dei cavi e' un business, e che il miglior cavo e' quello che e' il piu' trasparente possibile, non quello che caratterizza tutti gli impianti dove lo installi. E per avere un cavo "trasparente" non serve scomodare la nasa, non sono poi cosi tante le grandezze che concorrono al risultato finale
Andrè non è che sto all' asciutto con i passivi, ma che fai con i passivi ?
Cambi il condensatore o la bobina o la resistenza, alla fine giochi sempre con dei componenti, quindi di che parliamo ?
E' sempre la stessa cosa, qualcosa che metti in mezzo al segnale !!!
Che il miglior cavo è quello che non c' è sono d' accordo, ma non esiste, è solo utopia come per Federico, il cavo aggiunge, in quel pezzo di filo ci passa la nostra musica e volente o nolente ci mette di suo, quello che fa meno danni è il migliore, ma toglie sempre e non poco, se fosse esistito il cavo che non c' è chi lo avesse inventato sarebbe diventato straricco ...
Pietro

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Re: Articolo scientifico sui cavi

#33

Messaggio da drews »

qualcosa che metti in mezzo al segnale....vero..... anche gli altoparlanti stanno in mezzo al segnale ma senza di loro la musica non la ascoltiamo.

Io non sono della corrente minimal e' meglio, non conto i componenti di un crossover per decidere se e' un crox buono oppure no.

Per me il compito di un crossover e' quello di allineare le fasi per un range quanto piu' esteso possibile ( e con un certo angolo ) e con il minor group delay possibile ( ed in questo il crossover deve essere coaudiovato da una attena collocazione fisica dei vari trasduttori ) ed in secondo luogo ma altrettanto fondamentale, deve ridurre il piu' possibile i fenomeni di distorsione.

Quest'ultima ricordiamo ha sempre valori bassissimi sulle elettroniche, sui cavi, su tutto quanto tranne che sugli altoparlanti...... il vero anello debole della catena.

Prendete le misure di thd di un ampli piuttosto che di una scheda audio o lettore cd.... 0,0000xxxx e spicci....... poi leggi la distorsione di un diffusore o di un altoparlante ed e' facile arrivare a livelli mostruosi in confronto alle elettroniche 1,2,3, 5%

Motivo per cui non valuto la bonta' di un crossover se ha pochi componenti sul segnale, perche' se ne ha pochi anche se i piu' costosi sulla terra ma non riesci a controllare adeguatamente la distorsione del diffusore/trasduttore e' assolutamente inutile anzi DELETERIO.

Per questo doversamente dalle elettroniche, cavi di collegamento e quant'altro, il crossover va considerato a parte poiche' le grandezze in gioco sono di ben altro valore.

Per questo il crossover non puo essere considerato come una resistenza, un condensatore in piu' sul percorso del segnale....... no... assolutamente no!

Fa il lavoro piu' delicato semplicemente perch'e lavora sulla parte piu' debole di tutta la catena.

Per i cavi resto della mia idea dopo averne provati a dozzine e dopo aver soprattutto testato con mano le differenze enormi che invece un sistema ottimizzato dalla A alla Z ha rispetto ad un sistema chiavi in mano dove la gente si diverte a cambiare il cavo, piuttosto che la marca di condensatore o bobina.....

Quando i vari ascoltatori che possono essere, genitori, mogli, parenti, amici, audiofili, non audiofili arrivano al punto di avere opinioni completamente opposte su un cavo, piuttosto che su un condensatore, significa che si e' entrati nel campo delle percezioni e non piu' delle sensazioni:

"La percezione è il processo psichico che opera la sintesi dei dati sensoriali in forme dotate di significato. Gli assunti allo studio della percezione variano a seconda delle teorie e dei momenti storici.
È possibile operare una prima distinzione tra la sensazione legata agli effetti immediati ed elementari del contatto dei recettori sensoriali con i segnali provenienti dall'esterno e in grado di suscitare una risposta e la percezione che corrisponde all'organizzazione dei dati sensoriali in un'esperienza complessa ovvero al prodotto finale di un processo di elaborazione dell'informazione sensoriale da parte dell'intero organismo."


"La teoria di Helmholtz sulla percezione

Il modello di Hermann Helmholtz sottolinea l'importanza dell'esperienza nella percezione, enfatizzando il ruolo dei processi mentali nell'interpretazione degli stimoli. Gli stimoli eccitano il sistema nervoso e così il soggetto, in base alle sue esperienze passate sull'oggetto (le sue conoscenze e le sue memorie) può sviluppare quelle che Helmholtz chiama "inferenze (ipotesi) inconsce".
Helmholtz suddivide il processo percettivo in due stadi:
1º stadio (analitico): gli organi sensoriali analizzano gli stimoli in entrata.
2º stadio (sintetico): si sintetizzano gli stimoli sensoriali ricevuti, per formare la rappresentazione percettiva dell'oggetto."


Spero di aver chiarito il mio punto di vista che va oltre il cavo X o Y o il condensatore X o Y.

Ciao
Andrea
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Re: R: Articolo scientifico sui cavi

#34

Messaggio da Maddex »

Avendo leggeri barlumi di elettroacustica, quindi un approccio più scientifico su cosa accade e perché accade un determinato evento nella catena, mi sento vicino al parere espresso da Andrea.
Ascoltate se avete la possibilità un sistema full horn 4 vie attivo da 120db 1w1mt, vi renderete conto cosa vuole dire la trasduzione da un altoparlante nell'ambiente con le più basse distorsioni da me mai ascoltate ( il giorno dopo ho venduto le mie amate casse).

Opinione da confutare, non è per caso che un cavo rispetto ad un altro crei variazioni nello smorzamento di un altoparlante ( che già un induttore purtroppo ne toglie) cambiando il modo di suonare?.
Dipende anche dall'efficienza del sistema, si fa presto a dover applicare 100w per avere 100_110 db , mentre con un efficienza del sistema più alta ne basterebbero 10w con ovvi benefici.
Ma anche questo ha uno scotto da pagare, le dimensioni:-) .

Rimango dell'idea che in buon cavo, anche auto costruito basti e avanzi, sono altri i problemi ben più grossi che affliggono le nostre compilation preferite ( casse e ambiente).
Buona serata a tutti:-) .
Se volete visitare il mio Blog https://dalmade.wordpress.com/
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Re: Articolo scientifico sui cavi

#35

Messaggio da Pietro PDP »

Mai discusso sull' importanza di un buon filtro passivo, non servono meno componenti possibili, ma quelli necessari al progetto.
Ho ascoltato anche io un sistema 4 vie da oltre 120 dB tutto attivo, ottime sensazioni, difettava su alcuni parametri, ma nel complesso decisamente emozionante.
Il discorso dei cavi a 120 dB di pressione lascia il tempo che trova, nel senso che alcune particolarità vanno a farsi benedire, le differenze si sentono a volumi più umani, come chi su un ampli a valvole usa la valvola X invece della valvola Y.
La musica si ascolta con 2 W e fullrange da 10 cm o con un 4 vie da 120 dB di media tutto attivo, bisogna anche capire cosa vogliamo, sensazioni diverse, esperienze diverse, in alcuni casi c' è poco da parlare, ad esempio a me piacerebbero quelle pressioni, ma penso che dopo 2 minuti mi caccerebbero da casa, non che non si arrivi ad alte pressioni a casa mia, ma non di media, 120 dB di media vuol dire picchi oltre 130 dB difficilmente gestibili per chi abita in appartamento, ma anche per chi convive con la famiglia, se voglio quelle pressioni vado a vedere un concerto dal vivo ...
Pietro

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Re: R: Articolo scientifico sui cavi

#36

Messaggio da Maddex »

Parlavo di un sistema tutto a tromba dal sub al tw con una efficienza media di 120 db ( circa) con 1 watt alla distanza di un metro, non con che pressione sia stato fatto l'ascolto,
Cmq. 2 sub da 18" , due bassi da 15"' medio da 2" JBL pro, tw 1 ", rigorosamente a tromba non ripiegata.

Diciamo che la pressione era molta, quello che mi ha sconvolto e stata la gamma dinamica, veramente reale!!.
Per questo, per me un cavo a questo punto diventa una cosa per buttare i soldi. Spendiamoli per un buon driver, almeno godiamoci le medio alte:-)
Ora sto impazzendo a progettare qualcosa di buono ed efficiente, ho 300 LT sotto al divano per i sub, pensa che i cavi saranno l'ultimo dei miei pensieri e anche loro saranno fatti a mano. Per la mia mentalità devo partire dalle casse, poi viene il resto cucito addosso.
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Re: Articolo scientifico sui cavi

#37

Messaggio da Annibale »

L'articolo di per se non aggiunge nulla, inoltre è anche obsoleto. Ci sono fior fiori di pubblicazioni recenti ben più nutrite.

Che un cavo debba rispettare determinati parametri è indubbio, ma state ragionando per singolo parametro
Il problema è l'insieme dei tre parametri si trasforma in "acustica".


Si parla di scienza ma qui vedo cavi fatti "a mano". Secondo quale teoria? Litz? E secondo voi riuscite a mantenere la geometria facendolo a mano?
Alla Supra son cojoni allora....
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suonohificar
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Re: R: Articolo scientifico sui cavi

#38

Messaggio da suonohificar »

Maddex ha scritto:Parlavo di un sistema tutto a tromba dal sub al tw con una efficienza media di 120 db ( circa) con 1 watt alla distanza di un metro, non con che pressione sia stato fatto l'ascolto,
Cmq. 2 sub da 18" , due bassi da 15"' medio da 2" JBL pro, tw 1 ", rigorosamente a tromba non ripiegata.

Diciamo che la pressione era molta, quello che mi ha sconvolto e stata la gamma dinamica, veramente reale!!.
Per questo, per me un cavo a questo punto diventa una cosa per buttare i soldi. Spendiamoli per un buon driver, almeno godiamoci le medio alte:-)
Ora sto impazzendo a progettare qualcosa di buono ed efficiente, ho 300 LT sotto al divano per i sub, pensa che i cavi saranno l'ultimo dei miei pensieri e anche loro saranno fatti a mano. Per la mia mentalità devo partire dalle casse, poi viene il resto cucito addosso.
Ciao Maddex,
pian piano mi stò convertendo anche io all'alta efficienza e concordo su tutto . Se vuoi ci possiamo scambiare pareri . Per il momento ho preso due 18" RCF (tra un pò è pronta la cassa 150 litri l'una) che verranno pilotati da 2 finali Behringer epq2000 (Classe H2Tier - Modificati) ognuno a ponte , e penso di fare le unità medio alte con 25cm+tromba Ciare al momento passive , pilotate da un Crest CA4 oppure un Behringer A-500 oppure un Behringer EP-1500, sto valutando la cosa proprio in questi giorni.
Ho già un DSP DCX2496 (modificato) , eq 1/3 ottava , crox attivo , 2 finali epq2000 (Classe H2Tier - Modificati) tutto Behringer . La sorgente è la scheda audio Terratec DMX 6fire 24/96 . Mixer Allen&Heat
I problemi non esistono , esistono solo le soulzioni
Conoscere prima il sistema , è deleterio per la valutazione all'ascolto :)
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Re: Articolo scientifico sui cavi

#39

Messaggio da Dude »

Annibale ha scritto: Alla Supra son cojoni allora....
Tutt'altro.

Il che tuttavia potrebbe anche significare l'esatto contrario di quanto sostieni.

Sottolineo che ho usato il condizionale, quindi ho solo voluto rimarcare l'aleatorietà del discorso.
Io sono per lo ius culturae al contrario.
Al primo "se io avrei" vai fuori dai c@glioni
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Annibale
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Re: Articolo scientifico sui cavi

#40

Messaggio da Annibale »

All'inverso Giussani non poco tempo fa mi disse che è inutile cercare AP con alte efficenze dato che le potenze che possono essere espresse oggi (anche in termini economici) rendono tale fattore meno prioritario rispetto al passato...


Chi ha ragione?
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