Collegamento subwoofer doppia bobina

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Re: Collegamento subwoofer doppia bobina

#21

Messaggio da rs250v »

Hai dei concetti sbagliati, la distorsione o il clipping può esserci anche con 10/20watt (vedi sorgenti di serie), non dipende da quanto ne sopporta il cono in modo continuativo
L’escursione eccessiva del cono può dipendere o da un accordo sbagliato o dalla mancanza del subsonico (sui reflex)
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Re: Collegamento subwoofer doppia bobina

#22

Messaggio da Dude »

gekketto90 ha scritto: 16 mar 2019, 11:21 il mio era solo un discorso se danneggiavo o no l'amplificatore e capire se quei 1.45ohm erano effettivamente caricati o no sull'ampli però siccome dice così io non mi fido.. anche se raggiunge dei picchi minimi solo a volte l'amplificatore non so che margine abbia. bisognerebbe misurare gli ohm alle uscite dei finali per essere sicuro a quanto stia andando? per quanto riguarda il gain devo trovare una via di mezzo che non abbia troppa escursione la membrana giusto e tiri discretta aria fuori essendo un reflex? comunque credo che a 8ohm posso fargliela fare un bel pò di escursione o sbaglio? distorsione non è mai sentito anche perchè sarebbe impossibile visto che il sub è da 600rms e l'amplificatore con questa impedenza ne tirerà fuori si e no 300
Beh, non c'è che dire, tante idee e tutte ben confuse. ;)

Andiamo con ordine.
gekketto90 ha scritto: 16 mar 2019, 11:21capire se quei 1.45ohm erano effettivamente caricati o no sull'ampli
Non lo puoi capire, né tanto meno verificare, a meno di non osservare una rappresentazione in tempo reale dell'ANDAMENTO dell'impedenza in funzione del segnale riprodotto.
Può succedere come no, ma la cosa importante è che tu capisca finalmente che quel'1,45 è un numero simbolico, che NON ESISTE, in quanto derivato dal valore NOMINALE della Re, cioé della resistenza specifica della bobina mobile, che a sua volta non ha pressoché nulla a che fare con GLI INFINITI valori che la CURVA DI IMPEDENZA assumerà durante la riproduzione audio.
gekketto90 ha scritto: 16 mar 2019, 11:21bisognerebbe misurare gli ohm alle uscite dei finali per essere sicuro a quanto stia andando?
Come dicevo sopra, sì, ma cosa fai? stai tutto il tempo a guardare i valori?
Perché non è che se misuri il carico, ti viene fuori sempre lo stesso numero costante.

In sostanza, tutti questi discorsi non hanno una risposta univoca, bensì trovano soddisfazione solo inquadrando TUTTA la situazione di impianto. Da cui si può estrapolare una risposta dell'impianto stesso sui vari parametri, tra cui anche la curva di impedenza complessiva, che è quella da guardare per impostare i coefficienti di sicurezza.

Certo, si può fare riferimento ai valori nominali come "paletti" di sicurezza, ma come hai visto tu stesso in questo caso, i valori nominali sono fuorvianti.
gekketto90 ha scritto: 16 mar 2019, 11:21per quanto riguarda il gain devo trovare una via di mezzo che non abbia troppa escursione la membrana giusto e tiri discretta aria fuori essendo un reflex?
Eddaje, NO!!! XD
Sintetizzando, il gain serve al corretto interfacciamento tra sorgente e amplificatore, PUNTO.
Si regola in modo da evitare la distorsione per saturazione e, dall'altro lato, ottimizzare il rapporto segnale/rumore.
L'escursione degli altoparlanti, "l'aria tirata fuori dal reflex" e quant'altro... NON C'ENTRANO una beata fava, non servono e NON DEVONO essere usati per stabilire la posizione del gain.

Come principio di base, il gain va messo nella posizione subito precedente a quella in cui il segnale comincia a distorcere, con sorgente a circa 3/4 di volume.
Per farlo, si può andare a orecchio o, meglio, seguire le indicazioni ben dettagliate nel topic apposito, che ti hanno già linkato.

Ma NON VA CONFUSO con un comando di volume o di pompaggio dei bassi.
gekketto90 ha scritto: 16 mar 2019, 11:21comunque credo che a 8ohm posso fargliela fare un bel pò di escursione o sbaglio?
E chi lo sa?
Dipende dalle caratteristiche di sensibilità del woofer e dal segnale applicato, il dato di potenza "bruta" effettivamente applicato è in tal senso (in prima approssmazione) meno significativo.
Senza contare che non è che se un woofer non fa chilometri di escursione, vada male.
Anzi, se l'altoparlante già di per sé è un po' "caciaroso" e gli buttiamo sulla schienza vagonate di watt, l'escursione la farà eccome, ma del tutto fuori controllo risultando di conseguenza in elevata distorsione fino anche alla rottura.
Sfatiamo un po' questi miti da video hip hop con quei wooferoni che fanno quelle corse avanti indietro tanto carine da vedere...
gekketto90 ha scritto: 16 mar 2019, 11:21distorsione non è mai sentito anche perchè sarebbe impossibile visto che il sub è da 600rms e l'amplificatore con questa impedenza ne tirerà fuori si e no 300
E qui c'è il rovescio della medaglia rispetto al discorso appena fatto.
Distorsioni e persino rotture possono risultare anche a causa di sotto-pilotaggi, specie quando si crede di essere in una situazione di "tranquillità" come quella che hai appena descritto, per cui, a causa del mai abbastanza evidenziata errata comprensione del gain, si forza l'ampli a massimo gain e questo, come in QUALSIASI condizione estrema, non lavora in scioltezza e può essere portato a distorcere.

Per concludere, cerca di "resettare" le tue conmvinzioni sul gain, regolalo come da procedura ortodossa, cominciando quindi a scongiurare le fonti principali di distorsione.
Poi da lì si va avanti.
Io sono per lo ius culturae al contrario.
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Re: Collegamento subwoofer doppia bobina

#23

Messaggio da gekketto90 »

Dude ha scritto: 16 mar 2019, 12:10
gekketto90 ha scritto: 16 mar 2019, 11:21 il mio era solo un discorso se danneggiavo o no l'amplificatore e capire se quei 1.45ohm erano effettivamente caricati o no sull'ampli però siccome dice così io non mi fido.. anche se raggiunge dei picchi minimi solo a volte l'amplificatore non so che margine abbia. bisognerebbe misurare gli ohm alle uscite dei finali per essere sicuro a quanto stia andando? per quanto riguarda il gain devo trovare una via di mezzo che non abbia troppa escursione la membrana giusto e tiri discretta aria fuori essendo un reflex? comunque credo che a 8ohm posso fargliela fare un bel pò di escursione o sbaglio? distorsione non è mai sentito anche perchè sarebbe impossibile visto che il sub è da 600rms e l'amplificatore con questa impedenza ne tirerà fuori si e no 300
Beh, non c'è che dire, tante idee e tutte ben confuse. ;)

Andiamo con ordine.
gekketto90 ha scritto: 16 mar 2019, 11:21capire se quei 1.45ohm erano effettivamente caricati o no sull'ampli
Non lo puoi capire, né tanto meno verificare, a meno di non osservare una rappresentazione in tempo reale dell'ANDAMENTO dell'impedenza in funzione del segnale riprodotto.
Può succedere come no, ma la cosa importante è che tu capisca finalmente che quel'1,45 è un numero simbolico, che NON ESISTE, in quanto derivato dal valore NOMINALE della Re, cioé della resistenza specifica della bobina mobile, che a sua volta non ha pressoché nulla a che fare con GLI INFINITI valori che la CURVA DI IMPEDENZA assumerà durante la riproduzione audio.
gekketto90 ha scritto: 16 mar 2019, 11:21bisognerebbe misurare gli ohm alle uscite dei finali per essere sicuro a quanto stia andando?
Come dicevo sopra, sì, ma cosa fai? stai tutto il tempo a guardare i valori?
Perché non è che se misuri il carico, ti viene fuori sempre lo stesso numero costante.

In sostanza, tutti questi discorsi non hanno una risposta univoca, bensì trovano soddisfazione solo inquadrando TUTTA la situazione di impianto. Da cui si può estrapolare una risposta dell'impianto stesso sui vari parametri, tra cui anche la curva di impedenza complessiva, che è quella da guardare per impostare i coefficienti di sicurezza.

Certo, si può fare riferimento ai valori nominali come "paletti" di sicurezza, ma come hai visto tu stesso in questo caso, i valori nominali sono fuorvianti.
gekketto90 ha scritto: 16 mar 2019, 11:21per quanto riguarda il gain devo trovare una via di mezzo che non abbia troppa escursione la membrana giusto e tiri discretta aria fuori essendo un reflex?
Eddaje, NO!!! XD
Sintetizzando, il gain serve al corretto interfacciamento tra sorgente e amplificatore, PUNTO.
Si regola in modo da evitare la distorsione per saturazione e, dall'altro lato, ottimizzare il rapporto segnale/rumore.
L'escursione degli altoparlanti, "l'aria tirata fuori dal reflex" e quant'altro... NON C'ENTRANO una beata fava, non servono e NON DEVONO essere usati per stabilire la posizione del gain.

Come principio di base, il gain va messo nella posizione subito precedente a quella in cui il segnale comincia a distorcere, con sorgente a circa 3/4 di volume.
Per farlo, si può andare a orecchio o, meglio, seguire le indicazioni ben dettagliate nel topic apposito, che ti hanno già linkato.

Ma NON VA CONFUSO con un comando di volume o di pompaggio dei bassi.
gekketto90 ha scritto: 16 mar 2019, 11:21comunque credo che a 8ohm posso fargliela fare un bel pò di escursione o sbaglio?
E chi lo sa?
Dipende dalle caratteristiche di sensibilità del woofer e dal segnale applicato, il dato di potenza "bruta" effettivamente applicato è in tal senso (in prima approssmazione) meno significativo.
Senza contare che non è che se un woofer non fa chilometri di escursione, vada male.
Anzi, se l'altoparlante già di per sé è un po' "caciaroso" e gli buttiamo sulla schienza vagonate di watt, l'escursione la farà eccome, ma del tutto fuori controllo risultando di conseguenza in elevata distorsione fino anche alla rottura.
Sfatiamo un po' questi miti da video hip hop con quei wooferoni che fanno quelle corse avanti indietro tanto carine da vedere...
gekketto90 ha scritto: 16 mar 2019, 11:21distorsione non è mai sentito anche perchè sarebbe impossibile visto che il sub è da 600rms e l'amplificatore con questa impedenza ne tirerà fuori si e no 300
E qui c'è il rovescio della medaglia rispetto al discorso appena fatto.
Distorsioni e persino rotture possono risultare anche a causa di sotto-pilotaggi, specie quando si crede di essere in una situazione di "tranquillità" come quella che hai appena descritto, per cui, a causa del mai abbastanza evidenziata errata comprensione del gain, si forza l'ampli a massimo gain e questo, come in QUALSIASI condizione estrema, non lavora in scioltezza e può essere portato a distorcere.

Per concludere, cerca di "resettare" le tue conmvinzioni sul gain, regolalo come da procedura ortodossa, cominciando quindi a scongiurare le fonti principali di distorsione.
Poi da lì si va avanti.
Il problema è che io il gain del sub non riesco a regolarlo.. non capisco quando va in distorsione e nemmeno dalla guida ho trovato una cosa chiara che me lo faccia capire. quando capisco che il sub inizia a distorcere? Quindi praticamente mi stai consigliando di metterlo a 2ohm così non è sotto wattato? :D cioè il gain dev'essere regolato per fargli fare la massima potenza con la minor escursione possibile? e comunque ho notato quando lo stavo provando che diciamo così con il gain a voltaggio massimo non si sentiva quasi.. piu mi avvicinavo allo 0.2 andava piu forte... credo che lo rimetterò a 2ohm e buonanotte... a 8ohm devo alzare troppo per sentire quello che dava ametà nella configurazione precendente.... T_T T_T
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Re: Collegamento subwoofer doppia bobina

#24

Messaggio da gekketto90 »

rs250v ha scritto: 16 mar 2019, 11:55 Hai dei concetti sbagliati, la distorsione o il clipping può esserci anche con 10/20watt (vedi sorgenti di serie), non dipende da quanto ne sopporta il cono in modo continuativo
L’escursione eccessiva del cono può dipendere o da un accordo sbagliato o dalla mancanza del subsonico (sui reflex)
il problema è capire quando distorce... se per distorcere intendi quando fa tanta escursione e poco controllo che faquel rumore di membrana che sta per sfondarsi allora ho capito :D
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Re: Collegamento subwoofer doppia bobina

#25

Messaggio da rs250v »

Hai guardato il link che ti ho postato sul gain?
Se poi fa’ troppa escursione il problema è un altro...
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Re: Collegamento subwoofer doppia bobina

#26

Messaggio da gekketto90 »

rs250v ha scritto: 16 mar 2019, 11:55 Hai dei concetti sbagliati, la distorsione o il clipping può esserci anche con 10/20watt (vedi sorgenti di serie), non dipende da quanto ne sopporta il cono in modo continuativo
L’escursione eccessiva del cono può dipendere o da un accordo sbagliato o dalla mancanza del subsonico (sui reflex)
ho cercato i dati di preout della mia autoradio e sono 2500mv però tenete presente che ho messo uno sdoppio rca quindi si dimezza almeno così mi ha detto un installatore.. quindi il gain va regolato a 1.25mv? così è come si regola il gain anzichè andare a orecchio?
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Re: Collegamento subwoofer doppia bobina

#27

Messaggio da gekketto90 »

rs250v ha scritto: 16 mar 2019, 13:30 Hai guardato il link che ti ho postato sul gain?
Se poi fa’ troppa escursione il problema è un altro...
scusa ti ho risposto piu in basso.... va regolato in quella maniera? comunque ho raggiunto un punto che faceva tanta escursione e allora sono tornato un pò indietro e ora la fa normale.. devo tenerlo così? se mi rispondi anche sulla questione voltaggio sono a posto :D
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Re: Collegamento subwoofer doppia bobina

#28

Messaggio da gekketto90 »

rs250v ha scritto: 16 mar 2019, 13:30 Hai guardato il link che ti ho postato sul gain?
Se poi fa’ troppa escursione il problema è un altro...
ho letto ma sinceramente non ci capisco nulla.. bisogna avere strumenti per misurare gli rms o uno spettometro.. roba che non ho...si parla di clipping.. putroppo io vado a orecchio non avendo strumenti e per il 2 vie è piu facile regolare tutto perchè senti la distorsione ma col sub mi viene piu difficile.....
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Re: Collegamento subwoofer doppia bobina

#29

Messaggio da ozama »

Tra bobine in serie ed ampli in mono e bobine singolarmente pilotate ed ampli in stereo, è giusto che tu non senta differenze. :)
Perchè un ampli collegato a ponte, vede un'impedenza metà, per ognuno dei rami del ponte (i rami del ponte sono i singoli canali stereo). Quindi, non esiste differenza nella potenza totale erogata fra le due modalità.
Se l'ampli eroga 100 + 100 W in stereo su 4 ohm, erogherà 200 W in mono su 8 ohm. Perchè da un lato raddoppi la potenza mettendolo a ponte e dall'altro, la dimezzi fornendogli un'impedenza doppia da pilotare.
È questione di legge di ohm. Nella fattispecie: P = V x I (potenza uguale a tensione per corrente). In mono raddoppi la tensione di pilotaggio fornita alle bobine dall'amplificatore. Ma fornendogli una impedenza doppia su cui erogare la tensione, dimezzi la corrente erogata dallo stesso.
Siccome invertendo l'ordine dei fattori il risultato non cambia, ti ritrovi al punto di partenza.. :D
Mettendo le bobine in parallelo, con l'ampli in mono, gli dimezzi due volte l'impedenza vista dalle due sezioni stereo (i due "rami" di prima vedranno ognuno 1 ohm) e lo costringi ad erogare il doppio della corrente per ogni ramo, sul doppio della tensione. ^^
Naturalmente, questo, fintanto che l'alimentatore è capace di seguire, con la corrente richiesta, la tensione di pilotaggio imposta dal segnale in ingresso.
Quando la tensione è troppo alta per poter essere seguita dalla corrente, si abbasserà la soglia del clipping e interverrà la protezione di corrente, oppure quella per la continua in uscita. Oppure, brucerà l'alimentatore.
Nel primo caso, senti i "brot brot" o si spegne tutto momentaneamente (a seconda del tipo di protezioni implementate nell'ampli).
Nel secondo, si spegne tutto definitivamente.. :D
Anche un ampli stabile a 2 ohm in mono, nel tempo, comunque si cuoce, se sfruttato.
Quindi, io valuterei se l'incremento nell'uso su 2 ohm vale la pena, nei confronti del resto dei livelli nell'impianto. Comunque, se non alzi troppo il volume, l'amplificatore non soffrirà molto. Dipende quindi anche dalle tue abitudini di ascolto.
Ci sarebbe anche il discorso sul fattore di smorzamento.. che peggiora, visto il rapporto fra l'impedenza di uscita dei finali e quella offerta dall'altoparlante. E che è quella cosa che "trattiene il cono" dai suoi naturali "rimbalzi", che seguono l'eccitazione, costringendolo a seguire la tensione di pilotaggio. Ma il discorso si allunga, e il problema diventa più o meno udibile a seconda della "base di partenza". Ovvero, di quanto è alto questo "fattore", nel finale in uso.
Ciao! :)
Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
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Re: Collegamento subwoofer doppia bobina

#30

Messaggio da gekketto90 »

ozama ha scritto: 18 mar 2019, 13:37 Tra bobine in serie ed ampli in mono e bobine singolarmente pilotate ed ampli in stereo, è giusto che tu non senta differenze. :)
Perchè un ampli collegato a ponte, vede un'impedenza metà, per ognuno dei rami del ponte (i rami del ponte sono i singoli canali stereo). Quindi, non esiste differenza nella potenza totale erogata fra le due modalità.
Se l'ampli eroga 100 + 100 W in stereo su 4 ohm, erogherà 200 W in mono su 8 ohm. Perchè da un lato raddoppi la potenza mettendolo a ponte e dall'altro, la dimezzi fornendogli un'impedenza doppia da pilotare.
È questione di legge di ohm. Nella fattispecie: P = V x I (potenza uguale a tensione per corrente). In mono raddoppi la tensione di pilotaggio fornita alle bobine dall'amplificatore. Ma fornendogli una impedenza doppia su cui erogare la tensione, dimezzi la corrente erogata dallo stesso.
Siccome invertendo l'ordine dei fattori il risultato non cambia, ti ritrovi al punto di partenza.. :D
Mettendo le bobine in parallelo, con l'ampli in mono, gli dimezzi due volte l'impedenza vista dalle due sezioni stereo (i due "rami" di prima vedranno ognuno 1 ohm) e lo costringi ad erogare il doppio della corrente per ogni ramo, sul doppio della tensione. ^^
Naturalmente, questo, fintanto che l'alimentatore è capace di seguire, con la corrente richiesta, la tensione di pilotaggio imposta dal segnale in ingresso.
Quando la tensione è troppo alta per poter essere seguita dalla corrente, si abbasserà la soglia del clipping e interverrà la protezione di corrente, oppure quella per la continua in uscita. Oppure, brucerà l'alimentatore.
Nel primo caso, senti i "brot brot" o si spegne tutto momentaneamente (a seconda del tipo di protezioni implementate nell'ampli).
Nel secondo, si spegne tutto definitivamente.. :D
Anche un ampli stabile a 2 ohm in mono, nel tempo, comunque si cuoce, se sfruttato.
Quindi, io valuterei se l'incremento nell'uso su 2 ohm vale la pena, nei confronti del resto dei livelli nell'impianto. Comunque, se non alzi troppo il volume, l'amplificatore non soffrirà molto. Dipende quindi anche dalle tue abitudini di ascolto.
Ci sarebbe anche il discorso sul fattore di smorzamento.. che peggiora, visto il rapporto fra l'impedenza di uscita dei finali e quella offerta dall'altoparlante. E che è quella cosa che "trattiene il cono" dai suoi naturali "rimbalzi", che seguono l'eccitazione, costringendolo a seguire la tensione di pilotaggio. Ma il discorso si allunga, e il problema diventa più o meno udibile a seconda della "base di partenza". Ovvero, di quanto è alto questo "fattore", nel finale in uso.
Ciao! :)
Aspetta non è mi è chiara una cosa... dici che collegandolo a ponte 2 ohm l'amplificatore mi legge 1 a ramo? ma scusa se il mio sub è un 4+4ohm se lo collego in parallelo diventa un 2+2 e collegandolo a ponte non diventa un 2ohm come fosse un singola bobina?
sisi hai ragione dagli 8ohm o stereo non cambia quasi nulla perchè la potenza torna sempre li.. ma a 2ohm il discorso cambia parecchio perchè si sente che va piu.. ma non mi è chiaro il discorso che si dimezzi 2 volte.. io collego in parallelo già il subwoofer e quindi l'amplificatore leggerà l'impedenza che gli faccio leggere io.. se collego in mono è un monocanale appunto da 2ohm..non capisco il discorso di 1ohm a ramo visto che non siamo in stereo se collego a ponte. inoltre dico la verità non ho notato troppa differenza di controllo e smorzamento a livello qualitativo siamo li.. a 2ohm sento solo un basso piu pieno e potente.. poi c'è da dire che io non faccio ne gare ne nulla.. faccio un viaggio di un ora in auto e lo accendo per un ora poi ogni tanto mi sparo qualche canzone a 3 quarti di volume ma non sto sempre a farlo pompare.. scalda parecchio l'amplificatore ma il cofano è grande e non è mai andato in protezione anche con brani test spl. l'unico compromesso era stereo a 4ohm ma leggendo cavolate in giro ho modificato a 8ohm e poi rimesso a 2ohm :D per quanto riguarda il regolatore del gain ho preso i dati dell'autoradio e avvicinato il valore del gain al voltaggio del preout diviso 2 visto che ho 2 ampli collegati all'autoradio e mi sembra che sia regolato bene... a 3quarti di volume ho regolato in modo tale che anche le canzoni da spl non mi facciano troppa escursione della membrana.. e comunque a 3quarti gli starò dando 450watt massimo credo quindi fino ad arrivare al massimo con la massima escursione c'è ne vuole :D chiariscimi meglio un pò tutto visto che mi sembri molto ferrato in materia.. io sono un neofita
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Re: Collegamento subwoofer doppia bobina

#31

Messaggio da gekketto90 »

ozama ha scritto: 18 mar 2019, 13:37 Tra bobine in serie ed ampli in mono e bobine singolarmente pilotate ed ampli in stereo, è giusto che tu non senta differenze. :)
Perchè un ampli collegato a ponte, vede un'impedenza metà, per ognuno dei rami del ponte (i rami del ponte sono i singoli canali stereo). Quindi, non esiste differenza nella potenza totale erogata fra le due modalità.
Se l'ampli eroga 100 + 100 W in stereo su 4 ohm, erogherà 200 W in mono su 8 ohm. Perchè da un lato raddoppi la potenza mettendolo a ponte e dall'altro, la dimezzi fornendogli un'impedenza doppia da pilotare.
È questione di legge di ohm. Nella fattispecie: P = V x I (potenza uguale a tensione per corrente). In mono raddoppi la tensione di pilotaggio fornita alle bobine dall'amplificatore. Ma fornendogli una impedenza doppia su cui erogare la tensione, dimezzi la corrente erogata dallo stesso.
Siccome invertendo l'ordine dei fattori il risultato non cambia, ti ritrovi al punto di partenza.. :D
Mettendo le bobine in parallelo, con l'ampli in mono, gli dimezzi due volte l'impedenza vista dalle due sezioni stereo (i due "rami" di prima vedranno ognuno 1 ohm) e lo costringi ad erogare il doppio della corrente per ogni ramo, sul doppio della tensione. ^^
Naturalmente, questo, fintanto che l'alimentatore è capace di seguire, con la corrente richiesta, la tensione di pilotaggio imposta dal segnale in ingresso.
Quando la tensione è troppo alta per poter essere seguita dalla corrente, si abbasserà la soglia del clipping e interverrà la protezione di corrente, oppure quella per la continua in uscita. Oppure, brucerà l'alimentatore.
Nel primo caso, senti i "brot brot" o si spegne tutto momentaneamente (a seconda del tipo di protezioni implementate nell'ampli).
Nel secondo, si spegne tutto definitivamente.. :D
Anche un ampli stabile a 2 ohm in mono, nel tempo, comunque si cuoce, se sfruttato.
Quindi, io valuterei se l'incremento nell'uso su 2 ohm vale la pena, nei confronti del resto dei livelli nell'impianto. Comunque, se non alzi troppo il volume, l'amplificatore non soffrirà molto. Dipende quindi anche dalle tue abitudini di ascolto.
Ci sarebbe anche il discorso sul fattore di smorzamento.. che peggiora, visto il rapporto fra l'impedenza di uscita dei finali e quella offerta dall'altoparlante. E che è quella cosa che "trattiene il cono" dai suoi naturali "rimbalzi", che seguono l'eccitazione, costringendolo a seguire la tensione di pilotaggio. Ma il discorso si allunga, e il problema diventa più o meno udibile a seconda della "base di partenza". Ovvero, di quanto è alto questo "fattore", nel finale in uso.
Ciao! :)
inoltre mi potresti chiarare la facenda del gain? praticamente parto da 0.2 a 9... e riesco a regolarlo al contrario... partendo da 9 non sento nulla e avvicindando allo 0 aumenta sempre di piu la pompata.. io ho regolato il gain pressapoco sui numeri di volt calcondo il preout dell'autoradio... e poi in base che anche a un volume basso si sente già perchè mi piace così... fammi sapere
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Re: Collegamento subwoofer doppia bobina

#32

Messaggio da rs250v »

gekketto90 ha scritto: 18 mar 2019, 21:59 e comunque a 3quarti gli starò dando 450watt massimo credo
edagle, non è un regolatore di watt
;)
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Re: Collegamento subwoofer doppia bobina

#33

Messaggio da Dude »

rs250v ha scritto: 18 mar 2019, 22:03
gekketto90 ha scritto: 18 mar 2019, 21:59 e comunque a 3quarti gli starò dando 450watt massimo credo
edagle, non è un regolatore di watt
;)
... e regolarlo in funzione dell'escursione dei woofer... :hmm:
Io sono per lo ius culturae al contrario.
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Re: Collegamento subwoofer doppia bobina

#34

Messaggio da ozama »

Se colleghi le due bobine da 4 ohm in parallelo, ottieni una bobina da 2 ohm. Non "2+2". Perchè la corrente si divide nei due rami. Sempre legge di Ohm..
Poi, un ampli stereo messo in mono, o a ponte, che dir si voglia, NON È UN AMPLI MONO. Ma UN AMPLI STEREO MESSO A PONTE. È una modalità di funzionamento che ha pregi e difetti, rispetto ad un ampli che nasce mono. :)
Per sommare la potenza dei due canali stereo ed ottenere un canale mono, si alimentano i due canali con lo stesso segnale, ma uno dei quali invertito di fase. E si preleva la potenza dai due rami positivi, lasciando sconnessi i negativi. Questo comporta due cose: la prima, è il raddoppio della tensione di uscita, per via della somma dei picchi della forma d'onda (dovrei farti un disegno.. ). La seconda è che ogni ramo (ogni amplificatore dei due che compongono il bridge) vede metà dell'impedenza che gli presenti.
Questo, IN TEORIA, permetterebbe il quadruplicarsi della potenza. Cosa che in realtà non avviene perchè l'alimentatore ha dei limiti ed i finali hanno comunque una piccola resistenza. :hmm:
Quindi, se metti le bobine del sub in parallelo, fai due ohm. E se le piloti con un ampli stereo messo a ponte, è come se lui pilotasse, in stereo, due altoparlanti da 1 ohm.
Capirai che è parecchio sotto sforzo. Comunque, se non scattano le protezioni, lo sforzo è sempre una questione di volume.

La questione del gain:
Il controllo della sensibilità, stabilisce con quale tensione di pilotaggio l'amplificatore raggiunge la massima potenza. Ma la potenza non cambia girando il gain. E la scala è a rovescio, perchè non è "un potenziometro del volume". Ma un regolatore di sensibilità. Se aumenti la sensibilità, basteranno pochi volts in ingresso, per portarlo al massimo. Se lo metti al minimo, ci vorrà un segnale più forte per portarlo al massimo.
Ma "il massimo", è sempre quello.
Per esempio: poniamo che la tua sorgente ha l'uscita a 2 Volt. Che significa che, col volume al massimo, sui picchi a 0 db del file che stai suonando, dal preout escono picchi di 2 Volt.
Se metti il gain dell'ampli a 2 volt, potrai usare tutta l'escursione del volume, prima che cominci la distorsione. Se metti il gain a 500 mVolt, ad 1/4 del volume raggiungerai la distorsione.
Attenzione: il livello di distorsione, però, È SEMPRE LO STESSO EH.. non ottieni più volume indistorto, alzando il gain dell'ampli. A meno che la tua sorgente non distorca di suo, prima di raggiungere il massimo volume.
Ma questo è un altro problema.. ^^

Poi, c'è da fare una precisazione: In realtà, il potenziometro del volume è logaritmico, quindi il rapporto tra la manopola del volume della sorgente e quello del gain dell'amplificatore, non è così schematico. Tuttavia, ai fini della comprensione, la spiegazione va bene uguale.
Ciao! :)
Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
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