My Focus 1series
Re: My Focus 1series
Evidentemente non hai capito ..... Il marmo e' una ottima base per le elettroniche proprio perché è pesante e smorza le vibrazioni.....fare la stessa cosa con un materiale più leggero e dalle caratteristiche diverse non solo sarebbe inutile , e nella maggior parte dei casi controproducente.....se proprio vogliamo si potrebbe provare con materiali tipo okite, che sono simili al marmo come peso e ancora piu smorzante
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Re: My Focus 1series
Come smorzante per non pesare troppo, si usano materiali diversi con risonanza diversa in sandwich. A esempio marmo meno spesso, incollato a multistrato e butyflex....oppure sarebbe meglio fare prima uno studio su materiali vari e propie risonanze.....
Cmq complimenti, mi piace l'idea.
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......GAME OVER......
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Re: My Focus 1series
Io penso che se nelle installazioni Home il marmo lo si usa praticamente da DEMPRE come base smorzante , e sopratutto , se il buon Angiolino con una discreta esperienza in merito come chi ha almeno 45/50 anni e traffica da quando ne ha tipo 20 , come gli ultimi due utenti che sono intervenuti ( Alberto e Niko ) ed ancora dopo aver valuto che il cruscotto reggesse il peso del marmo stesso appunto , perché tutti questi interrogativi dopo che lo stesso ne è rimasto anche soddisfatto ?!?!? Non per "accendere" polemiche , ma sembra che il Angiolino sappia bene quello che fa........
Fiat Seicento smantellata e venduta !
New Entry Toyota Yaris 2010 "Luxury"
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Re: My Focus 1series
Ragazzi , si parla di 7/8 etti di marmo......non di 20 chili !!!!
Comunque il peso ripeto che poggia dietro anche sulla barra in ferro .....e dove ci sono le viti pure li è un punto parecchio solido.
Certo comunque che si potrebbero sperimentare soluzioni di sandwich......perché no , io sono andato per la via più semplice e collaudata....mi sembra comunque di averci messo dell' inventiva , come con i montanti che mi sono anche stati copiati su auto ben piu raffinate della mia , con risultati positivia a detta dei proprietari.
Idee....non solo cambio di componenti.....portare al limite quel che si ha......questa è la sfida
Comunque il peso ripeto che poggia dietro anche sulla barra in ferro .....e dove ci sono le viti pure li è un punto parecchio solido.
Certo comunque che si potrebbero sperimentare soluzioni di sandwich......perché no , io sono andato per la via più semplice e collaudata....mi sembra comunque di averci messo dell' inventiva , come con i montanti che mi sono anche stati copiati su auto ben piu raffinate della mia , con risultati positivia a detta dei proprietari.
Idee....non solo cambio di componenti.....portare al limite quel che si ha......questa è la sfida
Re: My Focus 1series
Ha, pensavo a un paio di kg...ma in effetti è grande quando la sorgente, quindi...AngiHK ha scritto:Ragazzi , si parla di 7/8 etti di marmo....
Verso che pagina sono i montanti ? Non ricordo di averli visti.
......GAME OVER......
Re: My Focus 1series
Preambolo, io la macchina di Angi la conosco abbastanza bene, l'ho già ascolta diverse volte e devo dire che i miglioramenti di volta in volta ci sono sempre stati .... Vuol dire che gli interventi eseguiti sono stati lungimiranti.... Io sono uno di quelli che gli ha copiato l'idea dei montanti e l'ho trovata una soluzione intelligente ed efficace.... La mia auto non è'piu raffinata della sua , e' semplicemente idiversa....Concordo pienamente sulla filosofia di far rendere al 100% il pacchetto che si possiede piuttosto che a continuare a cambiare componenti, anche perché i componenti da soli non suonano, questa macchina e' un esempio eclatante di come, con passione , esperienza , intelligenza e capacità si possa realizzare un impianto di ottimo livello spendendo cifre contenute, complimenti rinnovati
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Re: My Focus 1series
Finalmente ho trovato il tempo per finire la mascherina.
Stucco spray e vernice nero opaco....il risultato tutto sommato non è male
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Re: My Focus 1series
Un paio di foto di come è tenuta la radio.....filo d'acciaio da dietro .....antisfilamento
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Re: My Focus 1series
Ammazza.......e non è male no!AngiHK ha scritto:Finalmente ho trovato il tempo per finire la mascherina.
Stucco spray e vernice nero opaco....il risultato tutto sommato non è male
Riposta la solita cura.
Allora è vero che gli anzianotti hanno più pazienza..
"alta fedeltà" è un termine di marketing e un terreno di scontro.
"my - fy" è libertà di pensiero, il miglior compromesso per ognuno e rispetto per ogni appassionato di musica.
La "hi - fi" d'élite non esiste.
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Re: My Focus 1series
Si , proprio un bel lavoro , in generale , su tutto quesr'ultimo intervento . Bravo Angiolino
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Re: My Focus 1series
Marsur ha scritto:Ammazza.......e non è male no!AngiHK ha scritto:Finalmente ho trovato il tempo per finire la mascherina.
Stucco spray e vernice nero opaco....il risultato tutto sommato non è male
Riposta la solita cura.
Allora è vero che gli anzianotti hanno più pazienza..
Grazie ragazziBLACK BRABUS ha scritto:Si , proprio un bel lavoro , in generale , su tutto quesr'ultimo intervento . Bravo Angiolino
La cornice è gia in fase di cambio colore comunque......mi sembrava staccasse troppo, oggi l'ho fatta antracite come il cruscotto.....domani che è bella asciutta vedo come sta
Re: My Focus 1series
Non bene a giudicare da quello che ho visto dal vivo.
Ho ascoltato l'impianto di Angiolino, e ribadisco questo commento nel mio post perchè sostanzialmente sono le mie stesse conclusioni:
E preciso anche che il mio modo di vedere quest'impianto, che è positivo, non ha niente a che vedere con la garbata personalità di Angio, so scindere le due cose.
Ad un certo punto della seduta, inevitabilmente il proprietario si consulta con l'ascoltatore di turno, per parlare di eventuali difetti o miglioramenti che si potrebbero adottare, nel mio caso ho solo potuto dire che parlare dell'inezia non ha molto senso, perchè si va nel campo dei gusti personali, e a qualcuno può piacere il tweeter leggermente più brillante o il sub centellinato..
Quel che è certo, anzi certissimo, è che sono esordito col discorso delle "inezie" proprio perchè lo sono, in quanto quella che si prende tutta la scena, è la piacevolezza d'ascolto, punto, stop, fine.
E qui ritorno a ferrix: è proprio vero che si tratta di un impianto maturo, ed è vero che traspare da questa maturità l'esperienza ed il raziocinio di una vecchia pellaccia come Angio.
Se non lo avessi conosciuto prima avrei detto di lui la stessa cosa, e lo stesso commento lo fece il giudice della sua ultima competizione car hi fi.
E' un tipo di ascolto ottenibile da chi ha fatto un percorso lungo e ragionato, facendo lavorare le orecchie nella ricerca dei componenti e nella loro ottimizzazione.
Quello che si impone subito alla mia attenzione è uno stage dotato di un respiro notevole, non eccessivo, per me adatto, non fosse altro per il fatto che la focalizzazione è ottima e le proporzioni della stereofonia sono credibili.
Ma sulla scena non è tutto, il respiro c'è perchè è il "compare" della tridimensionalità, non esistono montanti o finestrini e lo sviluppo delle tre dimensioni è ampio e sembra uscire oltre l'abitacolo senza tanti problemi, con sfumature da brano a brano.
Anche la localizzazione degli altoparlanti è una cosa che non ho avvertito, anche se non ho ascoltato brani che conosco con precisione.
C'è tutto, niente prevale sull'ottimo equilibrio generale, e il primo aggettivo che balza alle orecchie è "godibile"; un esempio eclatante per chi vorrebbe semplicemente ascoltare musica in auto ad alti livelli senza spendere grosse cifre e dimenticandosi dei "guru", ma consapevoli del fatto che serve esperienza per il raggiungimento di un certo risultato, quella vera.
L'abbinamento harman kardon - Vifa non mi è nuovo su un impianto car, all'epoca ne rimasi entusiasta pur con sorgente e auto diverse, ma la timbrica ottenibile è qualcosa di particolare e non per tutti, deve piacere.
La restituzione è smussata, quasi morbida, ma con voci e strumenti il dettaglio e i particolari sono ben scontornati, e quando c'è da dare legnate, il CA260 è li, nessun problema.
Abbiamo parlato di diverse cose, ma non ci è mai passata per la testa la parola "watt" , anche perchè secondo me la resa dinamica è sempre stata all'altezza.
Anzi, mi si permetta :
harman kardon CA260
"La curiosità di valutare le prestazioni musicali del CA260 era molta, non capita tutti i giorni di provare un classico del suo genere; dunque le operazioni di installazione sono state condotte con un'alacrità fuori del comune, ma sempre con la precisione e l'attenzione dovute a qualunque apparecchio, in particolare ad un oggetto di calibro simile.
Le prime note sgorgano dagli altoparlanti e subito ci si rende conto della superiore maestria con cui l'H/K è in grado di trattare il segnale musicale: la riproduzione assume dei connotati di rotondità e morbidezza tali da renderla molto somigliante a quella ottenibile con apparecchiature domestiche di classe elevatissima.
L'ascolto del pianoforte in questo caso è illuminante: lo strumento si staglia nell'abitacolo con un'energia ed una precisione davvero rimarchevoli.
La tonalità dello strumento è chiara ma allo stesso tempo corposa, come appare oltremodo evidente quando il lavoro della mano sinistra assume un ruolo di primo piano nell'equilibrio del brano.
Ciononostante non si notano cedimenti o perdite di coesione, mentre la parte superiore della tastiera evidenzia ottime doti di liquidità e focalizzazione, senza mai apparire aspra e pungente.
Le voci sono altrettanto valide, calde ed autorevoli le maschili, ma senza trascendere in colorazioni arbitrarie, sia pure quando l'incisione è artificialmente caricata sotto tale profilo.
Le femminili sono ugualmente godibili, vellutate ma allo stesso tempo argentine, questa è una delle caratteristiche più apprezzabili per qualsiasi apparecchiatura destinata a riprodurre musica: rotondità e morbidezza della timbrica, associate ad una definizione e ad un'ariosità assai marcate.
Le medesime qualità sono messe in luce dalla gamma alta, che denota inoltre un'estensione degna di nota, come la riproduzione di violino e piccole percussioni metalliche ribadisce definitivamente, dopo l'ottimo comportamento riscontrato con il pianoforte.
Simili qualità della gamma media ed alta danno vita ad una resa del particolare molto precisa e, pure a costo di ripetermi, pienamente all'altezza delle apparecchiature domestiche di rango elevato.
La riproduzione dell'evento musicale assume una completezza che gioca un ruolo importantissimo nel coinvolgimento dell'ascoltatore, dandogli la tangibile sensazione di assenza di sforzo nel seguire il fraseggio dei vari strumenti.
Tali caratteristiche vengono pienamente mantenute anche quando si richiede un livello di pressione sonora parecchio elevato, frangente in cui il CA260 sfodera doti dinamiche e di impatto che ne farebbero supporre l'appartenenza ad una classe di potenza ben superiore.
Resta da parlare della gamma bassa, che ha fornito prestazioni ben coordinate con il resto dello spettro udibile, rivelandosi ben dotata di energia ma altrettanto controllata, ed esente da fenomeni di eccessiva durezza.
Anzi la morbidità delle basse frequenze viene affermata nella riproduzione del contrabbasso, flessuoso, profondo, e sempre dotato di una coesione esemplare, incapace di dar vita a sonorità goffe o slabbrate.
Sono estremamente pochi gli ascolti di apparecchiature per auto che hanno dato risultati così godibili: nonostante l'approssimarsi delle tenebre era molto difficile staccarsi dalla suadente sonorità del 260, ed ogni volta che si arrivava alla fine del brano che avrebbe dovuto porre termine alla seduta, saltava fuori la voglia di sentirne un altro, e poi un altro ancora; scesi alfine dalla vettura l'ora di cena era passata già da un pezzo, lo smontaggio dell'amplificatore è stato rimandato al giorno successivo.
Anche sotto il profilo musicale il CA260 si è comportato in modo estremamente godibile e coerente con quanto evidenziatosi nella prova tecnica; nonostante abbia più di qualche annetto sulle spalle ha dimostrato di potersi lasciare indietro una gran parte degli amplificatori in commercio, che in qualche caso potranno rivelarsi dotati di bicipiti più gonfi, ma difficilmente riusciranno a superarlo sul terreno della musicalità pura."
Claudio Checchi
AudioCarStereo numero 34 pagina 98 (Giugno '93)
--------------------------------------------------------------------
harman kardon CA260
"Musicale, musicale, musicale...
L'aggettivo che mi viene in mente per descrivere il suono del CA260 è "scultoreo".
Avendo in mente però un capolavoro di Michelangelo.
Il marmo è solido, compatto, per spostarlo ci vuole una gru; e così è la voce dell'Harman/Kardon.
Dagli altoparlanti la musica esce acquistando una consistenza materica, è solida, è "palpabile", potente.
Ma come il marmo è levigato alla perfezione, così anche nel suono del CA260 non vi è nulla di graffiante, di aspro, di spigoloso.
Ammirando le sculture di Michelangelo, quello che più mi affascina è la vitalità dei dettagli,: le vene sul dorso della mano del Mosè ad esempio.
Un particolare vivo, che esiste in tre dimensioni, un risalto netto, deciso, un impenetrabile rilievo sul marmo; ma al contempo perfettamente levigato.
Puoi fracassartici contro: ti farai un bernoccolo, ma non un graffio.
La riproduzione offerta dall'Harman/Kardon ha appunto questa caratteristica, di ricreare dei dettagli estremamente credibili, dei bassorilievi sonori, ma senza dare l'impressione di ferire le orecchie di chi ascolta.
Angoli senza spigoli.
La capacità dinamica trascende di gran lunga il dato della potenza nominale, consentendo di generare livelli soddisfacenti per ogni genere musicale.
Non c'è motivo di parlare di controllo della gamma bassa, pulizia della gamma alta e così via.
Non mi è sembrato che una qualche dote superasse in valore le altre, ma tutte le qualità convergono a fare del CA260 un finale musicale, musicale, musicale...
Mario Mollo
AudioCarStereo numero 57 pagina 91 (settembre '95)
Uè, non voglio alzare le quotazioni del CA260 sul mercato , come detto non sono finali che si possano dire "polivalenti", incontrano gusti un po' particolari.
Un semplice tributo a degli oggetti che per gente come Angio e me sono molto più che amplificatori, e questo 3D mi è sembrato il posto giusto.
Grazie dell'ascolto Angio.
Ho ascoltato l'impianto di Angiolino, e ribadisco questo commento nel mio post perchè sostanzialmente sono le mie stesse conclusioni:
Giuro che mi sono seduto in abitacolo senza che il giudizio di ferrix mi sfiorasse la memoria, l'ho ricuperato adesso perchè nello scrivere questo mio commento mi sembrava proprio che qualcuno avesse già anticipato le mie stesse impressioni.ferrix663 ha scritto:Riascoltata oggi, mi era piaciuta la prima volta che l'ho ascoltata... Mi è piaciuta di nuovo oggi... Una macchina matura nonostante il recentissimo cambio midwoofer e la taratura quasi fresca di giornata , un esemplare dimostrazione che idee chiare, esperienza, passione sono i mezzi per raggiungere ottimi risultati, il basso costo complessivo dei componenti invece che un limite si mostra come simbolo chiaro di quanto il vile denaro non sia la via più intelligente per raggiungere risultati di ottimo livello... In sintesi ... Un impianto semplice, componenti di costo limitato ma che svolgono in modo eccellente il loro compito, soluzioni intelligenti installazione molto curata ed accurata nelle cose che servono.... Direi che è una di quelle auto che ti fanno capire che l'sq in auto e' raggiungibile senza bisogno di scomodare nomi e prodotti dai costi proibitivi...un impianto dal prezzo raggiungibile da tutti, ma dal sound raggiungibile e raggiunto da pochi , anche con budget decisamente più consistenti....la macchina non ha limiti? Altroché ne ha di sicuro, in parte e soprattutto legati alla tipologia di installazione, volutamente non invasiva , ma tutti i limiti sono ridotti dalla cura dei particolari importanti e da una taratura che fa sfoggio di equilibrio e piacere d'ascolto, ovvio , la classe non è acqua , e la passione ed esperienza del proprietario in questo caso fanno davvero la differenza ... Complimenti rinnovati , e ovviamente più che dovuti
E preciso anche che il mio modo di vedere quest'impianto, che è positivo, non ha niente a che vedere con la garbata personalità di Angio, so scindere le due cose.
Ad un certo punto della seduta, inevitabilmente il proprietario si consulta con l'ascoltatore di turno, per parlare di eventuali difetti o miglioramenti che si potrebbero adottare, nel mio caso ho solo potuto dire che parlare dell'inezia non ha molto senso, perchè si va nel campo dei gusti personali, e a qualcuno può piacere il tweeter leggermente più brillante o il sub centellinato..
Quel che è certo, anzi certissimo, è che sono esordito col discorso delle "inezie" proprio perchè lo sono, in quanto quella che si prende tutta la scena, è la piacevolezza d'ascolto, punto, stop, fine.
E qui ritorno a ferrix: è proprio vero che si tratta di un impianto maturo, ed è vero che traspare da questa maturità l'esperienza ed il raziocinio di una vecchia pellaccia come Angio.
Se non lo avessi conosciuto prima avrei detto di lui la stessa cosa, e lo stesso commento lo fece il giudice della sua ultima competizione car hi fi.
E' un tipo di ascolto ottenibile da chi ha fatto un percorso lungo e ragionato, facendo lavorare le orecchie nella ricerca dei componenti e nella loro ottimizzazione.
Quello che si impone subito alla mia attenzione è uno stage dotato di un respiro notevole, non eccessivo, per me adatto, non fosse altro per il fatto che la focalizzazione è ottima e le proporzioni della stereofonia sono credibili.
Ma sulla scena non è tutto, il respiro c'è perchè è il "compare" della tridimensionalità, non esistono montanti o finestrini e lo sviluppo delle tre dimensioni è ampio e sembra uscire oltre l'abitacolo senza tanti problemi, con sfumature da brano a brano.
Anche la localizzazione degli altoparlanti è una cosa che non ho avvertito, anche se non ho ascoltato brani che conosco con precisione.
C'è tutto, niente prevale sull'ottimo equilibrio generale, e il primo aggettivo che balza alle orecchie è "godibile"; un esempio eclatante per chi vorrebbe semplicemente ascoltare musica in auto ad alti livelli senza spendere grosse cifre e dimenticandosi dei "guru", ma consapevoli del fatto che serve esperienza per il raggiungimento di un certo risultato, quella vera.
L'abbinamento harman kardon - Vifa non mi è nuovo su un impianto car, all'epoca ne rimasi entusiasta pur con sorgente e auto diverse, ma la timbrica ottenibile è qualcosa di particolare e non per tutti, deve piacere.
La restituzione è smussata, quasi morbida, ma con voci e strumenti il dettaglio e i particolari sono ben scontornati, e quando c'è da dare legnate, il CA260 è li, nessun problema.
Abbiamo parlato di diverse cose, ma non ci è mai passata per la testa la parola "watt" , anche perchè secondo me la resa dinamica è sempre stata all'altezza.
Anzi, mi si permetta :
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"La curiosità di valutare le prestazioni musicali del CA260 era molta, non capita tutti i giorni di provare un classico del suo genere; dunque le operazioni di installazione sono state condotte con un'alacrità fuori del comune, ma sempre con la precisione e l'attenzione dovute a qualunque apparecchio, in particolare ad un oggetto di calibro simile.
Le prime note sgorgano dagli altoparlanti e subito ci si rende conto della superiore maestria con cui l'H/K è in grado di trattare il segnale musicale: la riproduzione assume dei connotati di rotondità e morbidezza tali da renderla molto somigliante a quella ottenibile con apparecchiature domestiche di classe elevatissima.
L'ascolto del pianoforte in questo caso è illuminante: lo strumento si staglia nell'abitacolo con un'energia ed una precisione davvero rimarchevoli.
La tonalità dello strumento è chiara ma allo stesso tempo corposa, come appare oltremodo evidente quando il lavoro della mano sinistra assume un ruolo di primo piano nell'equilibrio del brano.
Ciononostante non si notano cedimenti o perdite di coesione, mentre la parte superiore della tastiera evidenzia ottime doti di liquidità e focalizzazione, senza mai apparire aspra e pungente.
Le voci sono altrettanto valide, calde ed autorevoli le maschili, ma senza trascendere in colorazioni arbitrarie, sia pure quando l'incisione è artificialmente caricata sotto tale profilo.
Le femminili sono ugualmente godibili, vellutate ma allo stesso tempo argentine, questa è una delle caratteristiche più apprezzabili per qualsiasi apparecchiatura destinata a riprodurre musica: rotondità e morbidezza della timbrica, associate ad una definizione e ad un'ariosità assai marcate.
Le medesime qualità sono messe in luce dalla gamma alta, che denota inoltre un'estensione degna di nota, come la riproduzione di violino e piccole percussioni metalliche ribadisce definitivamente, dopo l'ottimo comportamento riscontrato con il pianoforte.
Simili qualità della gamma media ed alta danno vita ad una resa del particolare molto precisa e, pure a costo di ripetermi, pienamente all'altezza delle apparecchiature domestiche di rango elevato.
La riproduzione dell'evento musicale assume una completezza che gioca un ruolo importantissimo nel coinvolgimento dell'ascoltatore, dandogli la tangibile sensazione di assenza di sforzo nel seguire il fraseggio dei vari strumenti.
Tali caratteristiche vengono pienamente mantenute anche quando si richiede un livello di pressione sonora parecchio elevato, frangente in cui il CA260 sfodera doti dinamiche e di impatto che ne farebbero supporre l'appartenenza ad una classe di potenza ben superiore.
Resta da parlare della gamma bassa, che ha fornito prestazioni ben coordinate con il resto dello spettro udibile, rivelandosi ben dotata di energia ma altrettanto controllata, ed esente da fenomeni di eccessiva durezza.
Anzi la morbidità delle basse frequenze viene affermata nella riproduzione del contrabbasso, flessuoso, profondo, e sempre dotato di una coesione esemplare, incapace di dar vita a sonorità goffe o slabbrate.
Sono estremamente pochi gli ascolti di apparecchiature per auto che hanno dato risultati così godibili: nonostante l'approssimarsi delle tenebre era molto difficile staccarsi dalla suadente sonorità del 260, ed ogni volta che si arrivava alla fine del brano che avrebbe dovuto porre termine alla seduta, saltava fuori la voglia di sentirne un altro, e poi un altro ancora; scesi alfine dalla vettura l'ora di cena era passata già da un pezzo, lo smontaggio dell'amplificatore è stato rimandato al giorno successivo.
Anche sotto il profilo musicale il CA260 si è comportato in modo estremamente godibile e coerente con quanto evidenziatosi nella prova tecnica; nonostante abbia più di qualche annetto sulle spalle ha dimostrato di potersi lasciare indietro una gran parte degli amplificatori in commercio, che in qualche caso potranno rivelarsi dotati di bicipiti più gonfi, ma difficilmente riusciranno a superarlo sul terreno della musicalità pura."
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"Musicale, musicale, musicale...
L'aggettivo che mi viene in mente per descrivere il suono del CA260 è "scultoreo".
Avendo in mente però un capolavoro di Michelangelo.
Il marmo è solido, compatto, per spostarlo ci vuole una gru; e così è la voce dell'Harman/Kardon.
Dagli altoparlanti la musica esce acquistando una consistenza materica, è solida, è "palpabile", potente.
Ma come il marmo è levigato alla perfezione, così anche nel suono del CA260 non vi è nulla di graffiante, di aspro, di spigoloso.
Ammirando le sculture di Michelangelo, quello che più mi affascina è la vitalità dei dettagli,: le vene sul dorso della mano del Mosè ad esempio.
Un particolare vivo, che esiste in tre dimensioni, un risalto netto, deciso, un impenetrabile rilievo sul marmo; ma al contempo perfettamente levigato.
Puoi fracassartici contro: ti farai un bernoccolo, ma non un graffio.
La riproduzione offerta dall'Harman/Kardon ha appunto questa caratteristica, di ricreare dei dettagli estremamente credibili, dei bassorilievi sonori, ma senza dare l'impressione di ferire le orecchie di chi ascolta.
Angoli senza spigoli.
La capacità dinamica trascende di gran lunga il dato della potenza nominale, consentendo di generare livelli soddisfacenti per ogni genere musicale.
Non c'è motivo di parlare di controllo della gamma bassa, pulizia della gamma alta e così via.
Non mi è sembrato che una qualche dote superasse in valore le altre, ma tutte le qualità convergono a fare del CA260 un finale musicale, musicale, musicale...
Mario Mollo
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Uè, non voglio alzare le quotazioni del CA260 sul mercato , come detto non sono finali che si possano dire "polivalenti", incontrano gusti un po' particolari.
Un semplice tributo a degli oggetti che per gente come Angio e me sono molto più che amplificatori, e questo 3D mi è sembrato il posto giusto.
Grazie dell'ascolto Angio.
"alta fedeltà" è un termine di marketing e un terreno di scontro.
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Re: My Focus 1series
Sono contento di avertela finalmente fatta ascoltare Marsur , ma in primis di averti conosciuto di persona.
Dopo una recensione così potrei anche chiudere il topic , GRAZIE!
Rileggendo mi sono reso conto che di tuo non abbiamo sentito niente , quindi ci sarà da fare sicuramente il bis!!
Nel frattempo cercherò di migliorare ancora qualcosa...specialmente in taratura.
Dopo una recensione così potrei anche chiudere il topic , GRAZIE!
Rileggendo mi sono reso conto che di tuo non abbiamo sentito niente , quindi ci sarà da fare sicuramente il bis!!
Nel frattempo cercherò di migliorare ancora qualcosa...specialmente in taratura.
Re: My Focus 1series
Più che una recensione ho voluto scrivere le mie impressioni, perchè era davvero da tanto che non ascoltavo un impianto car fatto e finito.
La sorpresa è stata quella di un risultato che incontra parecchio i miei gusti, soprattutto per l'impostazione generale, poi come detto i gusti personali vanno a ritoccare le inezie.
Sono tipicamente prolisso, ma stavolta ho le attenuanti degli inserti di ferrix e ACS con cui ho allungato il post.
Ma perchè sono così innamorato di questi finalotti neri e alettati?...boh...
Non ti preoccupare se di mio non abbiamo sentito niente, abbiamo comunque spaziato abbastanza.
Sarà per la prossima volta, certo, ma credo servirà solo per conferma.
Intanto avrai modo di affinare ulteriormente.
E, perchè no, anche di sognare gli M10+KAR19 in abitacolo..
La sorpresa è stata quella di un risultato che incontra parecchio i miei gusti, soprattutto per l'impostazione generale, poi come detto i gusti personali vanno a ritoccare le inezie.
Sono tipicamente prolisso, ma stavolta ho le attenuanti degli inserti di ferrix e ACS con cui ho allungato il post.
Ma perchè sono così innamorato di questi finalotti neri e alettati?...boh...
Non ti preoccupare se di mio non abbiamo sentito niente, abbiamo comunque spaziato abbastanza.
Sarà per la prossima volta, certo, ma credo servirà solo per conferma.
Intanto avrai modo di affinare ulteriormente.
E, perchè no, anche di sognare gli M10+KAR19 in abitacolo..
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Re: My Focus 1series
bravi ragazzi, queste sono le cose che mi piacciono di piu'....un bell'incontro tra amici, che condividono la stessa passione....mi piacerebbe avere l'amico Marsur ad uno dei nostri miniraduni, sarebbe un vero piacere
per quanto riguarda l'ascolto, sono davvero contento che le impressioni del buon Marsur, siano in linea con le mie...ulteriore conferma che la buona musica , quando ascoltata in modo "corretto " unisce tutti i pensieri , incurante della soggettivita'
Bravi , anzi, bravissimi!!!!
per quantio riguarda m10 e kar19 quotone!!!!
per quanto riguarda l'ascolto, sono davvero contento che le impressioni del buon Marsur, siano in linea con le mie...ulteriore conferma che la buona musica , quando ascoltata in modo "corretto " unisce tutti i pensieri , incurante della soggettivita'
Bravi , anzi, bravissimi!!!!
per quantio riguarda m10 e kar19 quotone!!!!
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Re: My Focus 1series
Grazie ferrix.
E' stato interessante e.....anche inconsueto per me, ormai sono più "topo da laboratorio" che attivo sul campo..
So già che da voi c'è un ottimo spirito, oltre a degli impianti sfiziosi, ma la distanza comincia ad essere qualcosina..
Vedremo col tempo di riuscire a trovarci.
E' stato interessante e.....anche inconsueto per me, ormai sono più "topo da laboratorio" che attivo sul campo..
So già che da voi c'è un ottimo spirito, oltre a degli impianti sfiziosi, ma la distanza comincia ad essere qualcosina..
Vedremo col tempo di riuscire a trovarci.
"alta fedeltà" è un termine di marketing e un terreno di scontro.
"my - fy" è libertà di pensiero, il miglior compromesso per ognuno e rispetto per ogni appassionato di musica.
La "hi - fi" d'élite non esiste.
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- BLACK BRABUS
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Re: My Focus 1series
Quando ci troviamo lo facciamo a Monza ( che è più o meno equidistante per tutti ) ed abbiamo anche il ristorante di "riferimento" a te sarebbe comodo Marsur ???
Fiat Seicento smantellata e venduta !
New Entry Toyota Yaris 2010 "Luxury"
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Re: My Focus 1series
Si, sapevo del vostro covo di audioadepti , ma a parte la distanza, che rimane considerevole, dovete lasciarmi del tempo, io sono la persona più incasinata della terra..
Comunque è una cosa ormai a preventivo, e prima o poi ci si troverà in quel di Monza.
Vi ringrazio tantissimo per l'invito e per la disponibilità che mi offrite.
Comunque è una cosa ormai a preventivo, e prima o poi ci si troverà in quel di Monza.
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"alta fedeltà" è un termine di marketing e un terreno di scontro.
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Re: My Focus 1series
Marsur ha scritto:Vedremo col tempo di riuscire a trovarci.
Con l'occasione di domenica 21 l'invito ė d'obbligo ..... sarai dei nostri ?!?!?!?
E tu Angiolino , tutto ok con la Focus ?! Siamo a posto ?!?!?
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Re: My Focus 1series
Ringrazio molto per l'invito, ma purtroppo non potrò essere dei vostri, sono troppo incasinato.BLACK BRABUS ha scritto:Marsur ha scritto:Vedremo col tempo di riuscire a trovarci.
Con l'occasione di domenica 21 l'invito ė d'obbligo ..... sarai dei nostri ?!?!?!?
Sarà per la prossima volta.
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