mark3004 ha scritto: ↑14 set 2019, 1:53
A tal proposito @Etabeta quindi avendo un sistema multiamplificato e quindi dovendo poi regolare i livelli dei vari canali in modo che uno non sovrasti l'altro (es. Un tw che "spara" rispetto al medio), conviene regolare l'amplificatore con la sensibilità più bassa (intesa che accetta un voltaggio minore) in modo ottimale e poi regolarsi con gli altri di conseguenza giusto? Cioè teoricamente per fare un esempio ho 2 amplificatore uno con sensibilità max 2.5v ed uno 4v. Vado ad ottimizzare quello da 2.5v e poi regolo il livello del 4 che in ogni caso non potrà, sempre teoricamente, che avere i gain più chiusi o comunque non andrà in distorsione potendo accettare un segnale di voltaggio maggiore.
È un pó un casino da cercare di far capire scrivendo, spero di non essermi incartato...
Ciao Mark, ho capito cosa intendi dire,
faccio un esempio (esempio astratto ma è per capirci):
- Ho un dsp con uscite 4V (sempre livello nominale, ovvero massimo livello indistorto, a cui si arriva con guadagno/attenuazione di uscita settore a zero dB e livello in ingresso al dsp anch'esso a zero dB),
- a questo dsp connetto 2 ampli (che pilotano ad esempio tweeter e woofer sui 2 canali, 4 vie in tutto),
- di questi due ampli uno (ampli A) ha sensibilità regolabile tra 0,5 e 5V, potenza di uscita 50W per canale
- l'altro (ampli B) ampli da sensibilità tra 0,25 e 2,5V, potenza 50W per canale
- infine, ultimo parametro, la sensibilità dei woofer e dei tweeter è identica (in questo esempio astratto, nelle realtà non è praticamente mai così...) ovvero a parità di tensione applicata erogano identica pressione sonora.
In questo caso di esempio regolerò il livello di sensibilità dell'ampli A a 4V e delle uscite del dsp per i canali che vanno sempre all'ampli A a 0dB in questo modo anche con segnale che raggiunge il picco 0dB sulle uscite del dsp questi erogherà segnale indistorto e sarà amplificato indistorto all'ampli).
Riguardo l'ampli B mi armo di calcolatrice per calcolare quale dovrà essere il livello massimo ammesso di uscita del dsp per i canali che vanno all'ampli B (che "per forza" sarà stato regolato con la sensibilità al minimo ovvero 2.5V visto che oltre non si può) per evitare che vada in clipping. Se la scala di regolazione del livello è espressa in dB (come quasi sempre nei software di configurazione dei dsp) la formula (del guadagno da applicare) è data dal rapporto 20 x logaritmo base 10 del rapporto tra livello sensibilità ampli su livello uscita nominale sorgente quindi in questo caso 20log(2,5/4)=-4dB (il segno meno indica da devo applicare un guadagno negativo ovvero una attenuazione), quindi porterò la regolazione del guadagno delle uscite 2 canali che vanno all'ampli B a -4dB.
Quindi nel momento in cui applicherò in ingresso al dsp il livello massimo (che è zero dB) e volume massimo del dsp stesso questi erogherà sulle uscite A esattamente 4V e sulle uscite B 2,5V il che farà si che i rispettivi ampli erogheranno rispettivamente 50W per canale che corrisponderanno ad identica pressione sonora da parte degli diffusori (che in questo esempio hanno identica sensibilità).
Questo esempio era solo per dire che il livello di sensibilità di un ampli non è una variabile che, presa singolarmente, necessariamente influenza la regolazione del livello degli altri canali (cioè ogni ampli è a sè se ci riferiamo alla pura definizione dei livelli di uscita del dsp), poi naturalmente la realtà è ben diversa rispetto all'esempio che ho fatto prima ovvero gli ampli hanno quasi sempre potenze diverse e praticamente sempre i diffusori hanno sensibilità diverse e infine naturalmente ogni ambiente assorbe/riflette in modo diverso nelle varie bande di frequenza, cioè un conto è fissare i livelli massimi di uscita del dsp in modo corretto per ogni canale (per mettersi "matematicamente" al riparo da problemi) altro aspetto poi è la regolazione/equalizzazione della risposta in frequenza (che poi è uno degli aspetti più importanti nell'uso di un dsp).
Se rifacciamo l'esempio di prima e invece di avere diffusori tutti con la stessa sensibilità poniamo che i tweeter abbiano sensibilità +10dB rispetto ai woofer ecco che, per avere una risposta in frequenza omogenea dovremo abbassare di 10dB il livello di uscita dei canali che appunto sono relativi ai tweeter (naturalmente qui sto semplificando, nella realtà si agirà tramite equalizzazione in quanto il livello di emissione non è mai piatto e oltre alla sensibilità entra in gioco l'interazione con l'ambiente, il tipo di installazione ecc..) ma questo è solo per dire che NON dovrò ALZARE il livello dei canali che pilotano i woofer per eguagliare i tweeter (in quanto così facendo "sballerei" il livello di uscita massimo che avevo regolato prima e se capitasse un picco a zero dB in ingresso al dsp è certo che si provocherebbe un clipping sia delle uscite del dsp che dell'ampli) ma dovrò lavorare di ATTENUAZIONE sui canali "preponderanti" ovvero ABBASSARE i canali relativi ai tweeter nel caso in esempio (questo è solo un esempio e anche poco realistico naturalmente).
In questo lavoro, non tanto semplice ma nemmeno impossibile, viene incontro, nel caso dell'Helix, il pc-tool che permette di visualizzare (perlomeno nella versione più recente, non se se era così anche per le precedenti) l'andamento del livello (reale) delle varie uscite, così che, a taratura finita (idealmente fatto con l'aiuto anche di un microfono ma anche ad orecchio il concetto non cambia) potrò fare una verifica finale, staccando tutti gli ampli (per non assordarsi) e applicando o rumore rosa o uno sweep spazzolando man mano tutto lo spettro, al massimo livello in ingresso al dsp (volume massimo della sorgente), nessuno dei canali sfori il livello massimo prefissato e quindi nessun canale/ampli vada in clipping.
In tutto ciò non ho menzionato fin qui la sorgente (intensa come sorgente connessa in ingresso al dsp) per non complicare ulteriormente l'esposizione, però è chiaro che entra in gioco anche qui il livello di uscita (della sorgente) e la sensibilità di ingresso del dsp (che è regolabile, nel caso del modello di dsp Helix in oggetto tramite trimmer interno). Si tratterà, anche qui, di regolare la sensibilità degli ingressi analogici del dsp (per quello digitale il problema non si pone) in modo che non vadano in clipping alzando verso il massimo il volume della sorgente. Un segno di errata regolazione della sensibilità ingresso e/o dei livelli di uscita di un dsp (o degli ampli) è proprio la tipica situazione dove già con volume sorgente a meno della metà sopraggiunge distorsione...
Da questo punto di vista si può procedere riproducendo dalla sorgente una traccia di test a zero dB quindi alzando il volume verso il massimo (dico "verso" in quanto non è da escludere che a volume massimo la sorgente vada comunque in clipping "di suo" quando riproduce un file di livello zero dB, per verificare ciò occorrerebbe visualizzare la forma d'onda con un oscilloscopio) andremo a regolare il trimmer interno all'Helix in modo che prendendo come riferimento un canale (inteso come uscita del dsp) con guadagno zero dB si arrivi esattamente a zero dB in uscita (visualizzando il livello tramite pc-tool nel caso dell'Helix in oggetto, altri modelli invece hanno anche un comodo led che avvisa del raggiunto livello massimo).