Come funziona un condensatore "ibrido"?

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Giorgiol8
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Come funziona un condensatore "ibrido"?

#1

Messaggio da Giorgiol8 »

Egregi tutti,
qualcuno di voi sa spiegarmi in maniera comprensibile come funziona un condensatore "ibrido" tipo il tecprecision 10dpf e che differenze ci sono con un normalissimo condensatore da 1 farad? So bene a cosa servono, vorrei solo capire la differenza, con pregi e difetti, tra le 2 tecnologie costruttive.
Grazie.
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Re: Come funziona un condensatore "ibrido"?

#2

Messaggio da Giorgiol8 »

Nessuno che sappia delucidarmi?
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Re: Come funziona un condensatore "ibrido"?

#3

Messaggio da davide_chinelli »

Qualcosa so, ma non sono in grado di spiegarla.
Servirebbe Pergo, che anni fa aveva pure scritto un articolo per ACS, riguardo condensatori e batterie :)
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Re: Come funziona un condensatore "ibrido"?

#4

Messaggio da Giorgiol8 »

davide_chinelli ha scritto:Qualcosa so, ma non sono in grado di spiegarla.
Servirebbe Pergo, che anni fa aveva pure scritto un articolo per ACS, riguardo condensatori e batterie :)
Eheh, prova a dirlo con parole tue, magari sarai più esaustivo di quel che pensi... ;)

Ho letto una vecchia discussione su questo forum, alla quale si era unito anche il buon Pergo, dove si parlava anche di condensatori ibridi ma non mi ha schiarito troppo le idee.
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Re: Come funziona un condensatore "ibrido"?

#5

Messaggio da Giorgiol8 »

Dai ragazzi, qualche temerario???
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Re: Come funziona un condensatore "ibrido"?

#6

Messaggio da Giorgiol8 »

spyderman ha scritto:ma,cosa sono i condensatori ibridi?
Questo è un condensatore "ibrido" http://xtremexcursion.com/car-audio/con ... e.tpl.html
Non chiedermi come funziona perchè non lo so...e poi l'ho chiesto prima io! :)
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Re: Come funziona un condensatore "ibrido"?

#7

Messaggio da davide_chinelli »

Allora, cerco di spiegarla a modo mio.....

Il condensatore ideale deve avere una bassissima esr, per avere la massima velocità di erogazione di corrente, ma allo stesso tempo una capacità più grande possibile.

I condensatori (supercap), normalmente sono composti da tanti condensatori elettrolitici posti in parallelo.
Il grosso vantaggio è quello di avere un tempo di risposta velocissimo, quindi consente di erogare alte correnti quando i nostri ampli ne hanno bisogno.
Lo scotto da pagare, è che ogni condensatore ha una capacità piccolissima, quindi per avere delle capacità totali adatte a soddisfare la corrente di cui necessita il nostro impianto dovremo metterne più in parallelo tra loro (per esempio, per raggiungere il mezzo farad).
Ovviamente, le dimensioni aumentano.

Ora, sappiamo che esistono anche condensatori da 50F (cinquanta farad!!!).
Pensate, in proporzione a quanto è ingombrante un condensatore da mezzo farad, quanto dovrebbe esserne uno da 50 (se fosse composto da più elettrolitici in parallelo).

Ecco che ci vengono in aiuto i condensatori agli ioni di litio...
Si, si comportano esattamente come le batterie al litio dei cellulari.
Sono condensatori che, a parità di dimensioni (rispetto agli elettrolitici) consentono di immagazzinare molta più corrente (quindi molta più energia).
Ecco che il condensatore torna ad essere di dimensioni umane, nonostante come capacità sia 100 volte maggiore (0.5-F vs 50F).
Anche qui, la coperta è sempre corta....
Hanno un tempo di risposta enorme (in confronto agli elettrolitici, sempre).

Ecco che arriviamo a capire cosa sono i condensatori ibridi.
Combinano una parte (per contenere gli ingombri, nonostante le capacità enormi) litio, con una elettrolitica (alta velocità di erogazione).
Ora, che succede?
La parte elettrolitica si scaricherà subito, ma allo stesso tempo darà il tempo alla parte al litio di "svegliarsi" e cedere ai primi la propria carica, in modo da prolungarne l'effetto di erogazione di corrente.

Ora, soffermiamoci un attimo a ragionare......

Il condensatore non viene ricaricato dalla batteria (se questa è in buone condizioni)?
Ha senso mettere delle capacità così grandi?

Forse è meglio allora (se si ha lo spazio) metterne più elettrolitici, in parallelo tra loro, o (ancora meglio) uno piccolo per ogni amplificatore, piuttosto che uno "generale" di dimensioni (capacità enorme).

Certo, in un'era dove vince "chi ce l'ha più grande" fa figo dire di avere 100F di condensatore. Certo bisogna avere lo spazio per metterlo, ed ecco che per contenere le dimensioni si utilizza la tecnologia al litio (altrimenti dove li metti gli ampli se hai montato un cap grande come "100 cap da 1F"?).
E soprattutto bisogna vedere se funziona... essendo così lento secondo me inizia a lavorare quando oramai il picco di corrente se ne è già andato.....


E soprattutto (dato che in SPL i cap sono superflui per svariati motivi), ragionando sulla "legge" di 1F ogni KW... chi monta un impianto da 100KW in auto?? :slow: :slow:

Secondo me, meglio più condensatori da 0.5 - 1F. Uno per ogni ampli, di quelli che ne hanno bisogno. Inutile esagerare, se alla fine (oltre al portafogli) si ottengono dei peggioramenti, invece che dei miglioramenti (la "lentezza" di quelli al litio).







Così quello che ho capito io fin'ora. Se non ho capito 'na mazza picchiatemi.... :D :D
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Re: R: Come funziona un condensatore "ibrido"?

#8

Messaggio da msmgpp »

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Re: R: Come funziona un condensatore

#9

Messaggio da davide_chinelli »

msmgpp ha scritto:Chinelli for president

Inviato dal mio Nexus 5 con Tapatalk 2
:D :D :D

Questo è quello che ho sempre saputo. Non è detto che sia corretto però ^^
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Re: Come funziona un condensatore "ibrido"?

#10

Messaggio da Giorgiol8 »

davide_chinelli ha scritto:Allora, cerco di spiegarla a modo mio.....

Il condensatore ideale deve avere una bassissima esr, per avere la massima velocità di erogazione di corrente, ma allo stesso tempo una capacità più grande possibile.

I condensatori (supercap), normalmente sono composti da tanti condensatori elettrolitici posti in parallelo.
Il grosso vantaggio è quello di avere un tempo di risposta velocissimo, quindi consente di erogare alte correnti quando i nostri ampli ne hanno bisogno.
Lo scotto da pagare, è che ogni condensatore ha una capacità piccolissima, quindi per avere delle capacità totali adatte a soddisfare la corrente di cui necessita il nostro impianto dovremo metterne più in parallelo tra loro (per esempio, per raggiungere il mezzo farad).
Ovviamente, le dimensioni aumentano.

Ora, sappiamo che esistono anche condensatori da 50F (cinquanta farad!!!).
Pensate, in proporzione a quanto è ingombrante un condensatore da mezzo farad, quanto dovrebbe esserne uno da 50 (se fosse composto da più elettrolitici in parallelo).

Ecco che ci vengono in aiuto i condensatori agli ioni di litio...
Si, si comportano esattamente come le batterie al litio dei cellulari.
Sono condensatori che, a parità di dimensioni (rispetto agli elettrolitici) consentono di immagazzinare molta più corrente (quindi molta più energia).
Ecco che il condensatore torna ad essere di dimensioni umane, nonostante come capacità sia 100 volte maggiore (0.5-F vs 50F).
Anche qui, la coperta è sempre corta....
Hanno un tempo di risposta enorme (in confronto agli elettrolitici, sempre).

Ecco che arriviamo a capire cosa sono i condensatori ibridi.
Combinano una parte (per contenere gli ingombri, nonostante le capacità enormi) litio, con una elettrolitica (alta velocità di erogazione).
Ora, che succede?
La parte elettrolitica si scaricherà subito, ma allo stesso tempo darà il tempo alla parte al litio di "svegliarsi" e cedere ai primi la propria carica, in modo da prolungarne l'effetto di erogazione di corrente.

Ora, soffermiamoci un attimo a ragionare......

Il condensatore non viene ricaricato dalla batteria (se questa è in buone condizioni)?
Ha senso mettere delle capacità così grandi?

Forse è meglio allora (se si ha lo spazio) metterne più elettrolitici, in parallelo tra loro, o (ancora meglio) uno piccolo per ogni amplificatore, piuttosto che uno "generale" di dimensioni (capacità enorme).

Certo, in un'era dove vince "chi ce l'ha più grande" fa figo dire di avere 100F di condensatore. Certo bisogna avere lo spazio per metterlo, ed ecco che per contenere le dimensioni si utilizza la tecnologia al litio (altrimenti dove li metti gli ampli se hai montato un cap grande come "100 cap da 1F"?).
E soprattutto bisogna vedere se funziona... essendo così lento secondo me inizia a lavorare quando oramai il picco di corrente se ne è già andato.....


E soprattutto (dato che in SPL i cap sono superflui per svariati motivi), ragionando sulla "legge" di 1F ogni KW... chi monta un impianto da 100KW in auto?? :slow: :slow:

Secondo me, meglio più condensatori da 0.5 - 1F. Uno per ogni ampli, di quelli che ne hanno bisogno. Inutile esagerare, se alla fine (oltre al portafogli) si ottengono dei peggioramenti, invece che dei miglioramenti (la "lentezza" di quelli al litio).







Così quello che ho capito io fin'ora. Se non ho capito 'na mazza picchiatemi.... :D :D
Meno male che non sai spiegarti bene...grazie della delucidazione, molto esaustiva! ;)

Ora mi sorge un dubbio: i cap economici che si trovano in giro (per intenderci quelli da 50-60 euro) ho visto essere semplicemente un condensatore molto grande (quindi se non ho capito male più sono grandi più sono lenti) mentre invece quelli più costosi devono il loro prezzo al fatto di essere composti da tanti piccoli condensatori in serie (quindi più veloci) all'interno dello stesso involucro. Quindi c'è una bella differenza tra un condensatore economico e uno da 200 euro, giusto? (ovviamente non è detto che poi tutti quelli che costano tanto siano fatti così)
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Re: Come funziona un condensatore "ibrido"?

#11

Messaggio da davide_chinelli »

Se guardi il costo non ne esci più: ogni costruttora ha il proprio prezzo di vendita...

Il rahgionamento andrebbe fatto sulle dimensioni, non sul prezzo.
Un condensatore di dimensioni maggiori, ma stessa capacità, più probabilmente conterrà tanti condensatorini piccoli in PARALLELO (non in serie)
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Re: Come funziona un condensatore "ibrido"?

#12

Messaggio da Giorgiol8 »

davide_chinelli ha scritto:tanti condensatorini piccoli in PARALLELO (non in serie)
Sorry, piccola svista per me! ;)
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