Ciao, grazie per i complimenti sull'idea della discussione....
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Da come descrivi la posizione della batteria di serie (sotto la ruota di scorta), sei già fortunato (correggimi se ho mal interpretato il tuo post).
In tal caso potresti davvero pensare di fare come ho visto su certe audi-lusso (a6 e superiori), con la batteria "nascosta" ed una coppia di morsetti più accessibili per avviamenti di emergenza o per una ricarica periodica. Cosa che hai accennato già tu nel precedente intervento, comunque....
Occhio in quel caso, a tentativi di avviamento con una batteria (solitamente la primaria) in corto circuito.
A me è capitato di tentarne il riavvio (nel caso era un'alfa 147) che non era semplicemente giù. Era proprio andata in corto. L'unico modo per avviarla, è stato quello di isolarla. Nel caso ho staccato il morsetto positivo dalla batteria e l'ho avviata con i cavi di emergenza (ed un'altra batteria ovviamente). In quel caso è partita subito, ma per paura di creare danni all'impianto elettrico (della 147, non ha impianto audio, è completamente di serie), ho successicamente isolato con del nastro isolante il morsetto del positivo.
Almeno ero sicuro che non si creasse un corto circuito in giro..... Certo, è stata una soluzione d'emergenza che ha funzionato (temporaneamente) per spostare l'auto di un paio di chilometri, tanto da portarla a casa al sicuro. Poi, con calma (era domenica notte), è stata sostituita la batteria.
Occhio che NON funziona su motori a benzina, così come su molti motori diesel che hanno la pompa elettrica (i "vecchi" diesel ce l'hanno manuale). In tal caso la batteria serve per mantenere alimentata la pompa carburante. E comunque (ripeto) è una soluzione provvisoria, tanto per fare (andando piano) una manciata di km. Certo, se resti a piedi a Roma (faccio un esempio) non puoi rischiare di tornare a casa a Piacenza in quelle condizioni......
I cavi di emergenza.... Ottima soluzione. Io li uso mediamente una volta a settimana....
Sul lavoro c'è il figlio del capo (bmw serie1) che lascia accese le luci mediamente una volta a settimana.... Ecco che all'ora di accendere la macchina spesso dobbiamo usare i cavi.....
Ora, d250S o smartpass:
Sono 2 cose completamente diverse, complementari (in un certo senso) l'una all'altra.
Da quanto ho capito (leggendo sul sito ctek) il D250s è un ripartitore di carica, con integrata una funzione di ricarica batteria, con gli stessi cicli/fasi dei ctek alimentati dalla 220V.
Lo smartpass invece è un caricabatteria (80A max di corrente erogata, a differenza del d250S) con le stesse fasi, ma non integra la parte di separatore tra una batteria e l'altra. (correggete se sbaglio).
Fossi in te, dato che userai l'auto molto poco, punterei ad utilizzare il d250S, per avere le batterie fisicamente separate tra loro. Quando poi riporrai l'auto nel box, le alimenterai (bisogna vedere se è possibile alimentarle entrambe con uno stesso caricabatterie, nonostante siano connesse tra loro e separate dal d250S) con un ctek "a 220V".
Non ha senso, avere 80A di ricarica per mezz'ora la settimana -secondo me-, che poi ti servono comunque 4 ore per ricaricarle entrambe.
In questo caso -personalmente- preferisco separare le batterie a motore spento, per poi avere la possibilità di dare una carica di mantenimento quando ripongo la macchina nel box.
Diverso l'uso che ne faccio io dell'auto, dove mediamente la uso un'ora e mezza TUTTI i giorni. Allora ha più senso prevedere una ricarica "energica" per la batteria ausiliaria (il tempo c'è, e comunque deve arrivare al 100% di carica anche la batteria primaria), mantenendole comunque separate. certo, poi nulla vieta periodicamente (nel mio caso di utilizzo quotidiano) di "rinfrescarle" con un ctek periodicamente... dalla rete 220V.
Insomma, oltre l'impianto (inteso come assorbimenti), bisogna considerare anche un momento come si usa la macchina, con quale frequenza e per quanto tempo. Serve valutare se per il tempo di utilizzo dell'auto l'alternatore è in grado di ricaricare la batteria di serie e avanza tempo per caricare anche la ausiliaria, oppure se spegnamo il motore prima del tempo.
Nel caso non lo si lasci acceso abbastanza, prevedere un sistema di ricarica alternativo (vedi rete a 220V).
In ogni caso, sto pensando anche io mentre scrivo che probabilmente dovrò rivedere il sistema di ricarica della eventuale batteria ausiliaria: ora faccio mediamente 50-60km al giorno (quindi il tempo c'è per caricare la batteria).
Dal 1 luglio firmerò un contratto di affitto e andrò a convivere con la fidanzata. Da quel momento la mia macchina farà mediamente 4km al giorno (2 di andata, 2 di ritorno) per andare al levoro (ora sono 25+25, oppure 30+30 se da casa mia vado direttamente dalla mia ragazza e poi torno a casa).
In quel caso, ovviamente, non ci sarà il tempo di ricaricare la batteria primaria... figuriamoci pure la secondaria
In quel caso, prevederò allora un sistema di ricarica "periodico" per non rimanere a piedi.
La sera (soprattutto nei mesi più freddi), collegherò una prolunga alla rete 220V, installando in modo fisso qualcosa come un caricabatterie ctek, un alimentatore o qualcosa di simile.
Non chiedermi cosa, perchè+ ancora non lo so. E' solo un'idea che mi è balzata in mente mentra rispondevo al tuo post....
Scusa se mi sono dilungato un po troppo.... ho cercato di essere il più esaustivo possibile su tutti i punti da te esposti in un unico post
Imho, ovviamente la mia risposta è il mio punto di vista. Se ne può discutere con esperti in materia tranquillamente (per tranquillamente intendo confrontandosi civilmente, senza dover litigare). Pergo (ad esempio) ricordo avesse scritto in passato 2 articoli per ACS. Uno appunto sulle batterie, l'altro sui condensatori di alimentazione (supercap). Magari può darci una mano ad entrambi.....
Così come chiunque voglia intervenire in modo costruttivo