questi stabilizzatori esterni sono degli alimentatori che, partendo dalla tensione automobilistica, portano la tensione ad un valore fisso e costante selezionato dall'utente.
Sono alimentatori stabilizzati, nulla di più, nulla di meno.
Questo non c'entra assolutamente nulla con quello che ti ha scritto l'impiegato Coldamp che si riferisce all'intermoduzione ed al crosstalk che si ha quando si collegano apparati switching a frequenze diverse.
La sincronizzazione delle portanti è un problema noto in tutti i dispositivi a commutazione (switching).
Non capisco da dove sia venuta questa idea dell'Helix et similia.
Inoltre, giusto per la cronaca, i CPS sono alimentatori stabilizzati e, come tutti, non giovano di tensioni stabilizzate in ingresso.
Che senso ha stabilizzare l'ingresso di un'alimentatore con uscita stabilizzata? Stabilizzatore dello stabilizzatore
Quindi hai due ottimi motivi che rendono questi aggeggi totalmente inutili nella tua configurazione.
Una realizzazione allo
stato dell'arte per sistemi con diversi apparati switching sarebbe la sincronizzazione delle portanti su qualsiasi elettronica, compresi gli alimentatori.
Una sincronizzazione 1:1 è possibile solo tra moduli amplificatori della stessa tipologia (modello o serie) ma non proponibile sui CPS, che lavorano a frequenza notevolmente più bassa.
Chi ama la perfezione progettuale sincronizza pure gli alimentatori utilizzando dei divisori di frequenza esterni (a cmos per esempio) in modo annullare qualsiasi effetto di intermodulazione.
In termini pratici questo
non si fa quasi mai visto che gli alimentatori difficilmente accettano segnali di sincronia esterni, oltre al fatto che è molto più difficile che un segnale nell'ordine della decina di kHz provochi induzione elettromagnetica udibile su un amplificatore, soprattutto visto le restrizioni della normativa CEE sulla conformità EMC.