Io ho una Panda a metano col 2 cilindri twin air, con una batteria da 30 A/h. È la originale, dopo 4 anni. E c'è l'impianto da 4 anni..
E mi tocco i maroni..
E mi ha lasciato a piedi una volta, solo durante la taratura da
@The_Bis , qualche mese fa', perché abbiamo tenuto acceso il quadro più di mezz'ora.
Ho un finale da 4 X 70 W RMS in classe D, che lavora su 3 ohm su due canali e su 8 per gli altri due canali. Ed un finale da 270 x1 su 4 ohm e 540 su 2 ohm, sempre classe D, che lavora su circa 3,5 ohm "effettivi".
Occhio che conta MOLTO l'impedenza effettiva su cui lavorano i finali, perchè a bassa impedenza scorre più corrente, dato che la tensione di uscita è quella imposta dal segnale di pilotaggio, in rapporto a quella fornita dal survoltore. Quindi, dalla potenza nominale dell'amplificatore. P = V x I..
E non ho nessun condensatore.
Gli amplificatori assorbirebbero meno di 30 Amper l'uno, nel momento nel quale dovesse essere richiesta contemporaneamente a tutti i finali la massima potenza (test di ACS sull'AP4d, mio ampli ma in versione senza DSP: 27 Amper tutto a manetta, in continua su 4 ohm, 79 W/canale circa, su 4 canali). Condizione che è impossibile che si verifichi, tranne che non decida di riprodurre una traccia di rumore bianco incisa a "O db", con il volume a canna. E se lavorasse su 4 ohm anche dove ora lavora su "8". Cosa che probabilmente farebbe fuori gli altoparlanti in pochi secondi..
Secondo me, meglio spendere i soldi in un ampli migliore, piuttosto che in un condensatore, se le potenze in gioco sono queste..
Non a caso c'è stato il "periodo" dei condensatori. Poi sono pressochè spariti dagli impianti "SQ".
Il condensatore assicura la "botta" una volta, poi deve ricaricarsi. Quindi, anche per il "tunz tunz" non è molto indicato. Non c'è il tempo per ricaricarlo a livello, tra un "tunz e l'altro", secondo me. Tranne che non hai una bassissima impedenza tra la batteria ed il condensatore. Ovvero: un cavo di alimentazione dimensionato per supportare gli amplificatori e ANCHE il condensatore. Non il contrario.
Perchè il condensatore ha un tempo di ricarica che vale se quando è nel momento della risalita ha a disposizione "tutta la corrente che vuole". ALTRIMENTI, progressivamente (nel giro si qualche "tunz" a manetta) si livella, e non serve più.
Inoltre, la pratica totalità degli amplificatori CAR ha un canale invertito di fase (poi logicamente ripristinato in uscita attraverso la serigrafia invertita sui morsetti) per poter essere usato in "bridge" semplicemente prelevando il segnale tra i due positivi reali (che saranno il + di un canale ed il - dell'altro, sulla serigrafia), alimentando entrambi i canali in ingresso. E questo espediente ha come effetto collaterale di alternare le richieste di corrente all'alimentatore, tra una semi onda e l'altra, tra i due canali. Cosa che permette di ricaricare i condensatori (interni all'ampli..) nella metà del tempo, quindi ridurre il ripple. E rende ancora meno "utile" l'apporto di un condensatore esterno e dandogli anche meno tempo per la ricarica, perchè l'assorbimento impulsivo tra i "tunz" raddoppia di frequenza e cala di intensità.
Questo naturalmente è il mio pensiero eh..
È supportato da un ragionamento tecnico. Non ho esperienza "uditiva" su un numero di casi sufficiente per poter trarre conclusioni ad orecchio.
Ciao!