audiocontrol ''the epicenter''
- kathmandu'
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audiocontrol ''the epicenter''
Ciao a tutti avrei pensato di inserire nel mio impianto questo rigeneratore di sub armoniche della audiocontrol,qualcuno ha mai avuto modo di avere esperienze dirette o indirette con questo processore?
alpine cda 9853r
soundstream reference 1000sx -->focal 6k2p-technology ls29neo
orion hcca 250 competition --> jl audio 12w3v3-4
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Re: audiocontrol ''the epicenter''
Gran bel giocattolo.
"alta fedeltà" è un termine di marketing e un terreno di scontro.
"my - fy" è libertà di pensiero, il miglior compromesso per ognuno e rispetto per ogni appassionato di musica.
La "hi - fi" d'élite non esiste.
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- kathmandu'
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Re: audiocontrol ''the epicenter''
lo consigli?Marsur ha scritto:Gran bel giocattolo.
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Re: audiocontrol ''the epicenter''
L'Epicenter nasce per completare la risposta in basso del segnale laddove è tagliata o approssimativa.
L'uso che viene naturale pensare è quello con l'ascolto di MC, supporto che per vari motivi denunciava sovente quel tipo di carenza.
Però mi sento di dire che già il controllo remoto può essere utile in quanto a portata di mano per eventuali aggiustamenti in tempo reale delle bassissime, inoltre ancora oggi può capitare di imbattersi in incisioni che possono presentare qualche lacuna sulle infrabasse, e garantirebbe comunque una certa costante di riproduzione per il sub.
Intendiamoci, io forse lo metterei, ma se si dice che meno componenti si mette sul segnale meglio è (discorso piuttosto relativo..), non lo si direbbe certo indispensabile.
La prima versione ha il subsonico fisso a 33 Hz, un po' altino per i miei gusti.
Ricordo che in ingresso all'Epicenter il segnale applicato non deve essere filtrato.
Provalo.
L'uso che viene naturale pensare è quello con l'ascolto di MC, supporto che per vari motivi denunciava sovente quel tipo di carenza.
Però mi sento di dire che già il controllo remoto può essere utile in quanto a portata di mano per eventuali aggiustamenti in tempo reale delle bassissime, inoltre ancora oggi può capitare di imbattersi in incisioni che possono presentare qualche lacuna sulle infrabasse, e garantirebbe comunque una certa costante di riproduzione per il sub.
Intendiamoci, io forse lo metterei, ma se si dice che meno componenti si mette sul segnale meglio è (discorso piuttosto relativo..), non lo si direbbe certo indispensabile.
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Re: audiocontrol ''the epicenter''
Ma se l'ultrabassa non è presente in registrazione, non è controproducente ri-costruirla ??? non si snatura la registrazione stessa ? se c'è viene riprodotta, se non c'è niente.... chiedo, perchè non ho mai provato un epicenter, mi sembra inutile averlo...
......GAME OVER......
- nicola cavarzere
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audiocontrol ''the epicenter''
Io, non avendolo mai avuto e non avendo mai approfondito, ho sempre pensato si trattasse di un eq dedicato all'ENFATIZZAZIONE della gamma bassa.
Quindi dite che in realtà, in soldoni, integra il segnale originale con altri segnali a bassa frequenza che non sono realmente presenti nell'incisione? Ho capito bene?
Perché in questi termini mi sembra quanto di meno audiophile si possa concepire....
Come dice niko, se il segnale è presente nell'incisione può esserne messo in risalto il contenuto ma quello che non c'è.....??
Quindi dite che in realtà, in soldoni, integra il segnale originale con altri segnali a bassa frequenza che non sono realmente presenti nell'incisione? Ho capito bene?
Perché in questi termini mi sembra quanto di meno audiophile si possa concepire....
Come dice niko, se il segnale è presente nell'incisione può esserne messo in risalto il contenuto ma quello che non c'è.....??
Re: audiocontrol ''the epicenter''
Esatto, l'Epicenter non è un equalizzatore, anche se un controllo di volume c'è, quello remoto.
Riproduce le frequenze basse fino alla soglia subsonica in base alla scansione continua sul restante spettro in entrata, laddove per qualche problema o deperimento risultano tagliate o rarefatte, ecco perchè il segnale in ingresso non deve essere filtrato.
Quindi da quello che mi sembra di ricordare dalle recensioni scritte è che la quantità di basse frequenze ricreate non è standard ma varia in base al messaggio musicale a cui fa riferimento, ricreando solo quello che manca senza aggiungere.
Ecco perchè penso che sia un gran bel giocattolo, l'impostazione dell'apparecchio non mi sembra tendere all'invasività, anzi credo che il tipo di intervento sia abbastanza intelligente.
Audiophile è un termine che in auto secondo me ha valore molto relativo, comunque ho già anticipato che per me probabilmente l'uso più congeniale è con l'ascolto su MC.
Tuttavia, il controllo remoto dispone anche di interruttore ON/OFF, quindi a piacimento il processore è disinseribile e si può ascoltare il segnale originale ogni volta che si vuole.
Riproduce le frequenze basse fino alla soglia subsonica in base alla scansione continua sul restante spettro in entrata, laddove per qualche problema o deperimento risultano tagliate o rarefatte, ecco perchè il segnale in ingresso non deve essere filtrato.
Quindi da quello che mi sembra di ricordare dalle recensioni scritte è che la quantità di basse frequenze ricreate non è standard ma varia in base al messaggio musicale a cui fa riferimento, ricreando solo quello che manca senza aggiungere.
Ecco perchè penso che sia un gran bel giocattolo, l'impostazione dell'apparecchio non mi sembra tendere all'invasività, anzi credo che il tipo di intervento sia abbastanza intelligente.
Audiophile è un termine che in auto secondo me ha valore molto relativo, comunque ho già anticipato che per me probabilmente l'uso più congeniale è con l'ascolto su MC.
Tuttavia, il controllo remoto dispone anche di interruttore ON/OFF, quindi a piacimento il processore è disinseribile e si può ascoltare il segnale originale ogni volta che si vuole.
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- nicola cavarzere
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audiocontrol ''the epicenter''
Mah non so... Forse mi sfugge qualcosa ma mi tornano in mente le "vecchie" discussioni sui formati audio compressi...
Re: audiocontrol ''the epicenter''
Penso che sia una questione di "approccio", c'è chi non transige sul trasporto del segnale che non deve essere processato fino agli ampli, e c'è invece chi lo plasma a proprio piacimento o necessità, con diversi criteri.nicola cavarzere ha scritto:Mah non so... Forse mi sfugge qualcosa ma mi tornano in mente le "vecchie" discussioni sui formati audio compressi...
Io preferisco la seconda strada e quindi la personalizzazione, la prima strada la trovo estremistica anche se è pur sempre una scelta da rispettare.
Gli stessi DSP che impazzano nelle installazioni odierne intervengono sulla qualità del segnale, ma evidentemente per i più, il compromesso vale la candela.
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Re: audiocontrol ''the epicenter''
faccio molta fatica a vedere l'inserimento di questo oggetto in un moderno impianto
Re: audiocontrol ''the epicenter''
Posso parlare del'Epicenter perche' lo monto gia' da diversi anni....
L'approccio dell'Audiocontrol nel realizzare quest'apparecchio e' meno banale di quello che sembra, conoscete tutti per fama la qualita' delle sue realizzazioni .
Sapete benissimo che molta della musica incisa o rimasterizzata nei comuni cd audio subisce interventi in fase di missaggio piu' o meno pesanti correggetemi se sbaglio .......
Molti di questi interventi possono riguardare la gamma bassa ed e' qui' che l'Epicenter interviene...
Ogni nota musicale ha la sua componente fondamentale e le successive armoniche pari o dispari che si trovano piu' avanti nello spettro sonoro......
L'Epicenter in maniera TOTALMENTE PASSIVA analizza il segnale nelle frequenze interessate e controlla le armoniche verificando che sia presente LA FONDAMENTALE e nel caso sia stata cancellata la ricrea come era presente NEL SEGNALE ORIGINALE, quindi non e' sostanzialmente un bass boost tra l'altro il controller remoto puo' regolare l'intervento oltre a spegnere l'apparecchio e bypassare la circuitazione se si desidera il segnale diretto.
Posso anche affermare anche ricordando la prova dell'apparecchio letta parecchi anni fa' che la circuitazione e' molto silenziosa ed ha un ottimo rapporto s/n .
Compralo usato (specialmente i primi modelli anno un costo irrisorio) puo' essere interessante utilizzarlo in alcune incisioni il suo intervento e' discreto ma determinante imho ......
Joe
L'approccio dell'Audiocontrol nel realizzare quest'apparecchio e' meno banale di quello che sembra, conoscete tutti per fama la qualita' delle sue realizzazioni .
Sapete benissimo che molta della musica incisa o rimasterizzata nei comuni cd audio subisce interventi in fase di missaggio piu' o meno pesanti correggetemi se sbaglio .......
Molti di questi interventi possono riguardare la gamma bassa ed e' qui' che l'Epicenter interviene...
Ogni nota musicale ha la sua componente fondamentale e le successive armoniche pari o dispari che si trovano piu' avanti nello spettro sonoro......
L'Epicenter in maniera TOTALMENTE PASSIVA analizza il segnale nelle frequenze interessate e controlla le armoniche verificando che sia presente LA FONDAMENTALE e nel caso sia stata cancellata la ricrea come era presente NEL SEGNALE ORIGINALE, quindi non e' sostanzialmente un bass boost tra l'altro il controller remoto puo' regolare l'intervento oltre a spegnere l'apparecchio e bypassare la circuitazione se si desidera il segnale diretto.
Posso anche affermare anche ricordando la prova dell'apparecchio letta parecchi anni fa' che la circuitazione e' molto silenziosa ed ha un ottimo rapporto s/n .
Compralo usato (specialmente i primi modelli anno un costo irrisorio) puo' essere interessante utilizzarlo in alcune incisioni il suo intervento e' discreto ma determinante imho ......
Joe
Citroen Xsara Picasso -->Work in Progress
Re: audiocontrol ''the epicenter''
Infatti il segnale che gli arriva deve essere necessariamente NON FILTRATO altrimenti non ha la possibilita' di effettuare il controllo delle armoniche.....Marsur ha scritto:L'Epicenter nasce per completare la risposta in basso del segnale laddove è tagliata o approssimativa.
L'uso che viene naturale pensare è quello con l'ascolto di MC, supporto che per vari motivi denunciava sovente quel tipo di carenza.
Però mi sento di dire che già il controllo remoto può essere utile in quanto a portata di mano per eventuali aggiustamenti in tempo reale delle bassissime, inoltre ancora oggi può capitare di imbattersi in incisioni che possono presentare qualche lacuna sulle infrabasse, e garantirebbe comunque una certa costante di riproduzione per il sub.
Intendiamoci, io forse lo metterei, ma se si dice che meno componenti si mette sul segnale meglio è (discorso piuttosto relativo..), non lo si direbbe certo indispensabile.
La prima versione ha il subsonico fisso a 33 Hz, un po' altino per i miei gusti.
Ricordo che in ingresso all'Epicenter il segnale applicato non deve essere filtrato. Provalo.
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Re: audiocontrol ''the epicenter''
In audio niente si ricrea, (per quello che ne sò, neanche in fisica) quindi non può creare niente, potrebbe enfatizzare o inventare....ecco potrebbe inventare armoniche che nel segnale originale non ci sono....Joe62 ha scritto: L'Epicenter in maniera TOTALMENTE PASSIVA analizza il segnale nelle frequenze interessate e controlla le armoniche verificando che sia presente LA FONDAMENTALE e nel caso sia stata cancellata la ricrea come era presente NEL SEGNALE ORIGINALE,
Allora al limite sarebbe meglio enfatizzare quello che già c'è, senza inventare cose che non ci sono.....
forse è stato uno dei motivi che non hanno portato a sviluppare questo oggetto, o qualcosa di simile da parte di altri costruttori.
......GAME OVER......
Re: audiocontrol ''the epicenter''
Di solito e' il successo commerciale che spinge i costruttori a gettarsi nello sviluppo di alcuni progetti, evidentemente l'Epicenter non ha prodotto molti numeri solo Audiocontrol ha continuato nello sviluppo producendone diverse versioni nel corso degli anni....niko ha scritto:In audio niente si ricrea, (per quello che ne sò, neanche in fisica) quindi non può creare niente, potrebbe enfatizzare o inventare....ecco potrebbe inventare armoniche che nel segnale originale non ci sono....Joe62 ha scritto: L'Epicenter in maniera TOTALMENTE PASSIVA analizza il segnale nelle frequenze interessate e controlla le armoniche verificando che sia presente LA FONDAMENTALE e nel caso sia stata cancellata la ricrea come era presente NEL SEGNALE ORIGINALE,
Allora al limite sarebbe meglio enfatizzare quello che già c'è, senza inventare cose che non ci sono.....
forse è stato uno dei motivi che non hanno portato a sviluppare questo oggetto, o qualcosa di simile da parte di altri costruttori.
Per quanto concerne il "ricreare" Niko mi sono limitato a riportare quello che gli ingegnieri hanno scritto nel materiale informativo che ho consultato ormai una quindicina di anni fa non lo dico certo io che sono l'ultimo arrivato senza voler assolutamente fare polemica ....
L'Epicenter non crea dal nulla, trova le tracce di una cosa che c'era e ora non e' piu' presente cercando le sue armoniche nelle frequenze superiori e con quelle tracce ricostruisce il segnale originale poi magari non riesco a esprimere bene il concetto.....
Cosa ne pensi ?
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Re: audiocontrol ''the epicenter''
secondo me vale la pena di provarlo.
riesce a creare un'articolazione e una modulazione,in particolare con sub di piccolo diametro, che altrimenti sarebbe impossibile ottenere.
bisogna però stare attenti a non esagerare con l'effetto, altrimenti risulta palesemente artificioso.
personalmente lo trovo interessante.
riesce a creare un'articolazione e una modulazione,in particolare con sub di piccolo diametro, che altrimenti sarebbe impossibile ottenere.
bisogna però stare attenti a non esagerare con l'effetto, altrimenti risulta palesemente artificioso.
personalmente lo trovo interessante.
- nicola cavarzere
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audiocontrol ''the epicenter''
La mia idea, dettata probabilmente dall'ignoranza, è di un elettronica un tantino "artificiale" nel risultato sonoro...
Posso capire un equalizzazione, anche spinta, ma le descrizioni riportate sopra le vedo soprattutto frutto dell'ufficio marketing...
Non metto in discussione la cura nella realizzazione o della componentistica utilizzata ma ,come accennavo sopra, mi sembra un approccio per niente "audiofilo".
Allo stesso modo è molto probabile che per un ascolto più "easy", leggi meno spinto all'SQ tout-court, possa offrire una riproduzione piacevole e coinvolgente; i bassi belli pieni, si sà, piacciono a tutti!:)
Questo, secondo me, spiega almeno in parte il successo di vendite che ha riscosso nel mercato USA. La loro cultura car è molto più orientata alle sezioni sub "allo steroide" rispetto alla nostra...
Per chiudere, estremizzando il concetto, lo vedo un po' come una funzione "loudnes".... Non spiegherei altrimenti per quale motivo non applicare lo stesso principio alla riproduzione di tutto il resto della gamma audio.....?
Posso capire un equalizzazione, anche spinta, ma le descrizioni riportate sopra le vedo soprattutto frutto dell'ufficio marketing...
Non metto in discussione la cura nella realizzazione o della componentistica utilizzata ma ,come accennavo sopra, mi sembra un approccio per niente "audiofilo".
Allo stesso modo è molto probabile che per un ascolto più "easy", leggi meno spinto all'SQ tout-court, possa offrire una riproduzione piacevole e coinvolgente; i bassi belli pieni, si sà, piacciono a tutti!:)
Questo, secondo me, spiega almeno in parte il successo di vendite che ha riscosso nel mercato USA. La loro cultura car è molto più orientata alle sezioni sub "allo steroide" rispetto alla nostra...
Per chiudere, estremizzando il concetto, lo vedo un po' come una funzione "loudnes".... Non spiegherei altrimenti per quale motivo non applicare lo stesso principio alla riproduzione di tutto il resto della gamma audio.....?
Re: audiocontrol ''the epicenter''
Mi spiace dirtelo ma non hai per niente afferrato il concetto.nicola cavarzere ha scritto:La mia idea, dettata probabilmente dall'ignoranza, è di un elettronica un tantino "artificiale" nel risultato sonoro...
Posso capire un equalizzazione, anche spinta, ma le descrizioni riportate sopra le vedo soprattutto frutto dell'ufficio marketing...
Non metto in discussione la cura nella realizzazione o della componentistica utilizzata ma ,come accennavo sopra, mi sembra un approccio per niente "audiofilo".
Allo stesso modo è molto probabile che per un ascolto più "easy", leggi meno spinto all'SQ tout-court, possa offrire una riproduzione piacevole e coinvolgente; i bassi belli pieni, si sà, piacciono a tutti!:)
Questo, secondo me, spiega almeno in parte il successo di vendite che ha riscosso nel mercato USA. La loro cultura car è molto più orientata alle sezioni sub "allo steroide" rispetto alla nostra...
Per chiudere, estremizzando il concetto, lo vedo un po' come una funzione "loudnes".... Non spiegherei altrimenti per quale motivo non applicare lo stesso principio alla riproduzione di tutto il resto della gamma audio.....?
Da quello che scrivi rimani fermo nella tua posizione e continui a confondere l'equalizzazione con la processazione.
E infatti il loudness non è niente altro che un intervento di equalizzazione preimpostata.
L'Epicenter non è un equalizzatore, ma probabilmente gli americani amanti del basso la pensavano come te, sbagliando.
Come del resto sbagliavano tutti quelli che si sono ritrovati tra le mani un qualunque equalizzatore e nel 90% dei casi invece di usarlo in caso di bisogno e con cognizione di causa ne hanno abusato.
Ma questo è da sempre, da quando è nato il car audio.
Anche col controllo remoto dell'Epicenter si può abusare ma non più di tanto, proprio perchè è tutt'altro genere di apparecchio,...."è un processore analogico progettato per ricostruire la dinamica originale del programma musicale sulle basse frequenze.
In sintesi il processore elimina ogni compressione attuata in fase di registrazione, sintetizzando le armoniche inferiori delle ottave basse, e reinserisce le informazioni corrette sul segnale in uscita.
Si tratta di un circuito esclusivo messo a punto dai tecnici Audiocontrol che analizza le armoniche della gamma bassa e mediobassa e, se capisce che il segnale contiene residui della fondamentale , rigenera adeguatamente quest'ultima.
Altrimenti lascia le cose così come sono.
Questo il funzionamento dell'Epicenter in parole povere.
Ed è anche la chiave di tutto, perchè il processore rigenera solo le armoniche alterate in fase di registrazione, senza modificare il segnale originale.
The Epicenter, infatti, non è un apparecchio che esalta i bassi così, per colpire, per fare scena, ma un vero ricostruttore dei bassi che ridona loro quelle informazioni, come dice la casa, rigenerandole, perse in fase di registrazione."
Tra virgolette un estratto di una recensione dell'apparecchio anche se, probabilmente, viziata come tutte da motivi sponsorizzanti.
Si, sono d'accordo.Kappagi ha scritto:faccio molta fatica a vedere l'inserimento di questo oggetto in un moderno impianto
Ma è un apparecchio unico nel suo genere (forse il Bass Cube di Phoenix è un simile) e averlo in casa (o in auto) non la vedo così male.
"alta fedeltà" è un termine di marketing e un terreno di scontro.
"my - fy" è libertà di pensiero, il miglior compromesso per ognuno e rispetto per ogni appassionato di musica.
La "hi - fi" d'élite non esiste.
"my - fy" è libertà di pensiero, il miglior compromesso per ognuno e rispetto per ogni appassionato di musica.
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Re: audiocontrol ''the epicenter''
Ma comunque fra analisi, processo e reinserimento in linea del suono, ritarda anche qualcosa in fatto di tempo. Comunque, per carità, ognuno la può pensare come vuole, non capisco come faccia quel processore a capire se, come e quanto manca dal segnale. Avrà un algoritmo, ma standard. Ora, il mio dubbio è che le canzoni non sono tutte uguali, perciò ne deduco che comunque vada mette qualcosa anche dove non serve. Forse mi sbaglio però...
Re: audiocontrol ''the epicenter''
Rimango scettico sulla effettiva utilità, il cd o altra registrazione hifi deve essere riprodotta per come è stata registrata...forse serviva ai tempi delle MC, oppure oggi per rendere piacevole un brano mp3, ma non sarebbe hifi.Joe62 ha scritto: Cosa ne pensi ?
......GAME OVER......
- nicola cavarzere
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audiocontrol ''the epicenter''
Facevo riferimento al loudnes non tanto per una qualche analogia tra le due metodologie di trattamento del segnale quanto piuttosto come "filosofia" di ascolto...