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I miei esempi sono con segnali pre.
L'amplificazione dell'autoradio (le uscite ad alto livello) possono tranquillamente arrivare anche a qualche decina di volt.
Posto che la formula generica della potenza è P=V*I (potenza [watt]= tensione [volt] * intensità (corrente) [ampere], per avere una certa potenza, avendo in ingresso un segnale occorrerà innalzarne sia la tensione che la corrente (in pratica quello che fanno tutti gli amplificatori, compreso quello nell'autoradio).
La sezione pre, eroga qualche milliwatt (mW), come potenza. Già l'amplificazione dell'autoradio eroga un paio di decine di watt.
Ecco perchè, è molto importante avere un'uscita pre con un valore alto di tensione (se torni qualche riga sopra, con la formula della potenza te ne accorgi*).
All'interno del tuo DSP, se già utilizzi le uscite ad alto livello, è sicuramente presente un adattatore hi-low level (non lo vedi perchè è assemblato all'interno dello chassis, invece che comprarne uno esterno e metterlo tra la radio ed il DSP).
Ecco che li, da (supponiamo) 20W di autoradio, torni ad utilizzare 20mW di potenza utile. Capirai bene che, "rapporti alla mano", variando la tensione in ingresso all'adattatore (lo chiamo attenuatore per comodità), varierai sensibilmente anche la potenza in ingresso (variandone la tensione) anche all'ingresso pre. Potrebbe succedere che si arrivi al punto in cui si iniziano ad inserire spurie lungo il percorso del cavo, danneggiando la qualità del segnale, generando ruscii, scoppiettii ed anomalie di riproduzione.
*P=V*I:
esistono amplificatori che lavorano in corrente, in tensione o "ibridi". Non entro nello specifico perchè non ne sarei capace (servirebbe Pergo).
Stessa cosa non ho nominato le impedenze di interfacciamento tra sorgente e DSP (servirebbe anche qui Pergo e Suonohificar).
Tieni presente che, la corrente "scalda" il cavo, la tensione no. Da varie prove, si è visto che, soprattutto nei segnali a livello linea (pre), è bene aumentare la tensione, piuttosto che la corrente. Sia perchè i conduttori sono molto sottili (così facendo si scaldano molto meno), sia perchè aumentare la differenza di tensione tra il polo conduttore e lo schermo (la parte esterna del conduttore, oltre che fornire collegamento negativo, funge anche da schermo per eventuali interferenze), aumenta la proprietà di isolamento del cavo da interferenze.
Insomma, 2 piccioni con una fava...
Il tutto, mantenendo lo stesso valore di potenza circolante nel circuito (pre out, cavo, pre in) (nel tuo caso, uscita attenuatore, cavo, che in questo caso saranno delle piste sul circuito stampato, ingresso a livello pre del convertitore A/D, tutto all'interno del DSP).
Ho cercato di spiegarti il tutto in maniera semplice e comprensibile (spero di esserci riuscito). Premetto che quel poco he so, l'ho imparato da autodidatta: sono perito meccanico e non elettronico/elettrotecnico. Andiamo decisamente fuori dal mio campo di lavoro (e a suo tempo di studi). Se "permetti"
prendi il mio intervento NON PER CORRETTO, ma solo come esempio per capirne a grandi linee il funzionamento ed il senso di ciò che dicevo prima
(purtroppo), Audison Voce 5.1K, Hertz 1600 e ML280 e sub flat Alpine SWR-T10 in chiusa da 16/18 litri.
