Lodevole iniziativa.
Ma secondo me, forse bisognerebbe dividere i DSP solo pre da quelli amplificati. Perchè la qualità dell'amplificazione, la potenza disponibile, il numero di canali amplificati e la configurabilità dell'amplificazione interna rispetto alle eventuali uscite pre, ha un peso molto rilevante nella eventuale scelta.
E le priorità di chi sceglie un prodotto amplificato, sono normalmente diverse da chi adotta una soluzione solo pre.
Detto questo, a mio avviso, da smanettone auto didatta, mancano comunque due voci fondamentali, nel tuo elenco:
- Facilità d'uso, intesa come intuitività nell'operare su filtri, ritardi, ed eq, che possa aiutare anche "il neofita" (inteso come colui che viene dai crossover passivi/elettronici analogici) ad ottenere un risultato migliore di quello che avrebbe senza installare un DSP. Che nei prodotti di fascia bassa e media è forse più importante della "qualità assoluta" e delle funzioni sofisticate, che 100 persone in Italia sono in grado di usare.
Come i filtri FIR e le conseguenti correzioni di fase. Ma anche solo i "passa tutto" per allineare la fase in punti specifici dello spettro.
- Assistenza post vendita in caso di problemi. Perchè questi prodotti si rompono. I software si incriccano. E talvolta, anche per errori di manovra durante un aggiornamento, si puó aver bisogno della Casa Madre.
- Connettività e integrabilità con l'impianto esistente. Ad esempio: ingressi analogici multi canale miscelabili, bassa impedenza per evitare gli allarmi su molte head unit, automazione delle funzioni di equalizzazione di ingresso e miscelazione dei canali, per ricavare un segnale stereo dagli amplificatori multi canale OEM senza disporre di sofisticata strumentazione, ingressi ausiliari digitali/USB e loro gestione automatica o semi automatica.
Purtroppo, le auto moderne sono molto problematiche. Sempre di più. Poter gestire ritardi temporali in ingresso ed equalizzazioni dinamiche, puó essere indispensabile, dato che le sorgenti originali ormai sono parte integrate della macchina.
Quindi:
1) le cose che mi piacerebbe avere in un processore (in maiuscolo quelle che NON HO):
- ritardi temporali;
- crossover versatile e liberamente configurabile su ogni canale di uscita;
- FILTRI PASSA TUTTO in INGRESSO e IN USCITA;
- gestione completa dell'amplificazione interna eventualmente integrata (possibilità di bridge e uscite pre per aggiungere amplificazione esterna, per esempio);
- numero di canali in ingresso: almeno 6;
- numero dei canali in uscita: almeno 8 totali (per gestire un 3 vie più sub stereo);
- POSSIBILITÀ DI RICAVARE SEGNALE DI AMBIENZA;
- POSSIBILITÀ DI MISCELARE CON FASE E AMPIEZZA OPPORTUNA IL SEGNALE DESTRO SUL SINISTRO E VICE VERSA;
- automazione parziale/totale configurabile per la gestione di una seconda sorgente;
- ingresso digitale per una seconda sorgente, meglio se ANCHE DIRETTO USB;
- intuitività della configurazione;
- alimentazione survoltata e ingressi differenziali;
- uscite pre CONFIGURABILI TRA SINGLE ENDED E DIFFERENZIALI per adattarsi a vari amplificatori.
2) In prospettiva futura, sarebbe opportuno che il DSP contenesse un player da poter gestire via wi-fi con lo smartphone.
3) La qualità attesa da un dispositivo deve essere la più elevata possibile in rapporto al prezzo, naturalmente..
4) vedi "punto 1" sulle uscite pre e l'eventuale gestione della sezione di potenza interna, vedi "punto 2" sulla presenza/installabilità di un player interno o capacità di rendering DLNA.
5) Non nutro interesse: per me, il prodotto deve essere già progettato al meglio per il costo da sostenere. La sezione che diventa obsoleta prima, in questi sistemi, è di norma, quella digitale.
Magari, in un prodotto di fascia altissima, potrebbe essere interessante avere la possibilità di uscite digitali per tutti i canali. Ma non avró mai un impianto nel quale questa funzionalità possa essere sfruttata. Ed è anche il motivo per cui non ritengo la "moddabilità" un punto fondamentale. Lascio a persone più esperte ed esigenti la parola su questo.
Ciao!
Sorgente: Pioneer DEH X8500 DAB modificata con sovra campionatore 24/48 ed uscita SPDIF ottica sotto controllo volume da Etabeta.
- DSP Helix DSP3s
- Amplificatore 6 canali Audison AF M6d:
2 canali su woofers Audio Development W60
2 canali su full range 2 pollici Audible Physics 220 CP
2 canali in bridge su sub Sonus by Nostromo & rs250v, in cassa chiusa.
