msmgpp ha scritto:http://www.tb-speaker.com/detail/1230_04/w2-780sd.htm
Da che frequenza potrebbe lavorare in aria libera senza problemi? Intendo la frequenza più bassa con un filtro 12db
msmgpp ha scritto:http://www.tb-speaker.com/detail/1230_04/w2-780sd.htm
A quanto tenteresti di incrociarlo questo?Archso ha scritto:Se ti piace quel taglio montati questi
http://www.accuton.de/drivers/detail.ph ... =4&appID=1
Mah...non andrei sotto i 500Hz , ma quello che mi preoccupa di più è la scarsa tenuta in potenzamarco1013 ha scritto:msmgpp ha scritto:http://www.tb-speaker.com/detail/1230_04/w2-780sd.htm
Da che frequenza potrebbe lavorare in aria libera senza problemi? Intendo la frequenza più bassa con un filtro 12db
La prima parte del filtro , il passa-alto composto da condensatore e bobina , lo fà un operazionale con dei condensatori e resistenze calcolati ad hoc in base al taglio : il "taglio" avviene prima dell'amplificatore e quindi esso manderà al tweeter solo la porzione di frequenza giusta . In allegato un attivo generico : IN è l'ingresso del segnale PRE proveniente da una sorgente , OUT ci metti l'amplificatore . Il tweeter è collegato all'ampli senza filtri.zeussa01 ha scritto:Grazie a tutti, mi sono schiarito le idee
Approfitto per togliermi un'altra dubbio, guardando i parametri del dynaudio MD 100, in basso c'è uno schemino per il filtro, credo vi siano delle celle di compensazione e quant'altro per farlo lavorare al meglio, ma usando un crossover elettronico tutto ciò come avviene?
Spero di essermi spiegato..
Il passivo agisce solo nella zona di sua pertinenza, mica su tutto lo spettro di un componente.suonohificar ha scritto:zeussa01 ha scritto: La cella di Zobel composta dalla resistenza e suo condensatore , in caso di attivo non occorre . Perchè questa serve a rendere più resistivo possibile il carico visto dal passivo , e senza di esso non ha senso . Al variare del "suono" varia la curva di impedenza varia il carico e di conseguenza varia anche se poco il taglio . E per questo si usa la Zobel . Il discorso cmq è più complesso di quanto sembra , l'ho reso molto troppo semplicistico
Elettricamente parlando invece non c'e' proprio alcuna differenzasuonohificar ha scritto:Certo che se cortocircuiti la fs di un componente , o attivo o passivo , ti cambia eccome .
La zobel in un tweeter agisce in alta frequenza, normalmente dai 10K a salire e se si vuole esagerare un o piu sotto, quindi ha ben poco a che fare con il range di intervento del filtro nudo e crudo.suonohificar ha scritto:
Ma usando una semplice Zobel in attivo , non trovo variazioni apprezzabili ad orecchio come invece mi accade quando uso un passivo e la spiegazione potrebbe essere solo quella
No guarda, la teoria e la pratica vanno d'amore e d'accordo, specialmente in questo caso.suonohificar ha scritto: La teoria è corretta ma la mia pratica no ma può essere che mi sbaglio ed ho l'orecchio in corto
Riproverò ancora
cambia il carico visto dall'amplificatore, e dunque il suo comportamento. quanto questo poi infulisca all'ascolto, dipende dal caso specifico, dal carico in questione, e dalle capacità di pilotaggio dell'ampli. le differenze possono essere da impercettibili a percettibili. certo non enormi.suonohificar ha scritto:Si diceva di cella di Zobel : in attivo si sente differenza all'ascolto?
No no che woofer , io ho parlato di tweeterdrews ha scritto:E' vero, AFW non ti fa vedere alcuna differenza, ma e' un bug del software.
Prova a prendere un woofer qualsiasi, almeno la cosa e' piu' evidente, misura la risposta all'impulso dell'altoparlante senza filtro e poi con una zobel e solo quella inserita.
Vedrai che la risposta nell'estremo alto del woofer sara' cambiata ( alla fine un condensatore verso massa sempre un passa basso rimane... ), di quanto dipende dalla capacita' del condensatore e dall'estensione in frequenza del woofer misurato.
Quindi la cella in parallelo attua una modifica sul componente e sulla sua risposta in frequenza oltre che nella misura dell'impedenza ( ovvio!), poi una volta applicato il filtro attivo questa differenza sara' piu' o meno percettibile a seconda dell'ampli ( per via del carico), del taglio ( per via della differente risposta in frequenza).
Ciao
Andrea
e cosa dovrebbe cambiare? la teoria od un principio di funzionamento e' valido ad intermittenza o solo quando ti fa comodo?suonohificar ha scritto:No no che woofer , io ho parlato di tweeterdrews ha scritto:E' vero, AFW non ti fa vedere alcuna differenza, ma e' un bug del software.
Prova a prendere un woofer qualsiasi, almeno la cosa e' piu' evidente, misura la risposta all'impulso dell'altoparlante senza filtro e poi con una zobel e solo quella inserita.
Vedrai che la risposta nell'estremo alto del woofer sara' cambiata ( alla fine un condensatore verso massa sempre un passa basso rimane... ), di quanto dipende dalla capacita' del condensatore e dall'estensione in frequenza del woofer misurato.
Quindi la cella in parallelo attua una modifica sul componente e sulla sua risposta in frequenza oltre che nella misura dell'impedenza ( ovvio!), poi una volta applicato il filtro attivo questa differenza sara' piu' o meno percettibile a seconda dell'ampli ( per via del carico), del taglio ( per via della differente risposta in frequenza).
Ciao
Andrea
ehm.. mi chiamo Mattia.suonohificar ha scritto:Non so se l'hai con me , io ho detto che la cella RC è invisibile agli ampli ? Non credo proprio , scusa Matteo , ma prima di sparare a zero leggi bene i miei interventi
Quella cella RC in uscita all'ampli di certo non serve a compensare nessuna risposta del tweeter , che invece è ciò di cui parlavo.
no, serve a fare le fette piu' sottili... ahh ma e' un ampli per uso audio? pensavo si parlasse di affettatrici...suonohificar ha scritto:Si Mattia : quindi tu dici che la cella RC su quello schema da te postato , è un qualcosa che serve ai fini del risultato "sonico" finale?