Scorci di Renato Giussani

Il ricordo delle vecchie glorie
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Archso
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Re: R: Scorci di Renato Giussani

#21

Messaggio da Archso »

Marsur ha scritto:Il fatto è che in alta fedeltà è tutto migliorabile, sempre.
Ma secondo me è sempre relativo, interpretabile.
Non esistono canoni oggettivi, nemmeno misurabili, causa varianti personalizzate, gusti personali, tendenze del momento, ecc..

Penso che sia tutto un po' correlato, la politica, l'economia, la tecnologia, studi, materie prime, manodopera qualificata, qualità produttiva...insomma, un po' tutto ciò che gira intorno alla produzione e all'ottenimento di un bene.
E nel tempo ci sono alti e bassi che direttamente o indirettamente influenzano produzione >vendita >acquisti.
Ergo, nel periodo d'oro che ha visto il "boom consumistico", credo ci siano stati molti fattori allineati che hanno permesso produzioni di beni di diverso genere qualitativamente al top, difficilmente sorpassabili dal punto di vista della coerenza vera e della sostanza intrinseca, a parità di costo intendo.
Certo, non impossibile, ma penso difficile.

Per cui, io ritengo che una coppia di 7/06 o di 801 Matrix, o un Citation, o un KSA 50, un Ampliwire II ecc. ecc. ecc. siano eterni.
Nel senso che a parità di fascia di prezzo, o di utilizzo, possono essere eguagliabili (neanche tanto facilmente), per via chessò, di gusti personali o altre variabili, ma quella di essere superate la vedo un'eventualità minore.
Anche perchè siamo in piena recessione mondiale. X3
E comunque rimangono componenti dalla qualità inequivocabile.

IMHO
Mi sa dei Ciare, ma potrebbero essere sati aggiustati/riconati gli originali, ma avendole riviste Tognon mi sa che fai prima a chiedere a lui!
Marsur ha scritto:
Archso ha scritto:Ne ha una coppia Bortolin, mi sembra siano stati sostituiti i woofer e il passivo è stato totalmente rifatto ... gran bel risultato sonoro!
Che woofer sono stati usati, si sa?
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Re: Scorci di Renato Giussani

#22

Messaggio da niko »

Marsur ha scritto:Il fatto è che in alta fedeltà è tutto migliorabile, sempre.
Ma secondo me è sempre relativo, interpretabile.
Non esistono canoni oggettivi, nemmeno misurabili, causa varianti personalizzate, gusti personali, tendenze del momento, ecc..

Penso che sia tutto un po' correlato, la politica, l'economia, la tecnologia, studi, materie prime, manodopera qualificata, qualità produttiva...insomma, un po' tutto ciò che gira intorno alla produzione e all'ottenimento di un bene.
E nel tempo ci sono alti e bassi che direttamente o indirettamente influenzano produzione >vendita >acquisti.
Ergo, nel periodo d'oro che ha visto il "boom consumistico", credo ci siano stati molti fattori allineati che hanno permesso produzioni di beni di diverso genere qualitativamente al top, difficilmente sorpassabili dal punto di vista della coerenza vera e della sostanza intrinseca, a parità di costo intendo.
Certo, non impossibile, ma penso difficile.

Per cui, io ritengo che una coppia di 7/06 o di 801 Matrix, o un Citation, o un KSA 50, un Ampliwire II ecc. ecc. ecc. siano eterni.
Nel senso che a parità di fascia di prezzo, o di utilizzo, possono essere eguagliabili (neanche tanto facilmente), per via chessò, di gusti personali o altre variabili, ma quella di essere superate la vedo un'eventualità minore.
Anche perchè siamo in piena recessione mondiale. X3
E comunque rimangono componenti dalla qualità inequivocabile.

IMHO
Non sono d'accordo, seguendo questa linea di pensiero dovremmo ascoltare con i grammofoni.....invece io penso che le ultime produzioni di Giussani siano molto meglio delle passate come quelle della foto precedente, io non ne ho ascoltato. Gradirei il parere di chi invece ha ascoltato almeno qualcosa delle vecchie e nuove produzioni del Maestro Giussani, e Maestro lo scrivo in maiuscolo dato ciò che è stato. :)
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Re: Scorci di Renato Giussani

#23

Messaggio da Marsur »

Io non li conosco i modelli più recenti, se qualcuno può postare qualcosa ben venga.
Anzi, più è ampia la panoramica, meglio è. ;)
I grammofoni non c'entrano con gli anni d'oro della produzione hi fi, non facciamo demagogìa.
I diffusori di quell'epoca avevano già tutto e c'erano i più raffinati e i meno raffinati, i più costosi e i meno costosi.

I presunti passi avanti della tecnologia applicata agli altoparlanti e relativa riduzione degli ingombri dei cabinet per me sono una bufala mastodontica, altro che cavi in pelle di unicorno.. :D
L'ho già detto e lo ripeto, l'impatto generato dalla massa d'aria spostata da un trasduttore è ben preciso, con ciò che ne consegue anche sull'emissione in ambiente e altri fattori come efficienza, relativo abbinamento alle elettroniche e chi più ne ha più ne metta.
Il resto sono pagliativi e.....marketing!

Se qualcuno vuole buttare un coppia di 7/05 perchè troppo ingombranti, mi chiami pure anche alle tre di notte che me le vengo a prendere. :arr:
Le tower da 100x15x20 le lascio volentieri a chi se le compra.
"alta fedeltà" è un termine di marketing e un terreno di scontro.
"my - fy" è libertà di pensiero, il miglior compromesso per ognuno e rispetto per ogni appassionato di musica.
La "hi - fi" d'élite non esiste.
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Re: Scorci di Renato Giussani

#24

Messaggio da suonohificar »

Nessuna bufala e nessun presunto passo in avanti , per chi è in grado di scegliere oggi un trasduttore , i materiali le tecniche strumentazione e conoscenza di oghi hanno fatto passi da gigante , il marketing invece è sempre esistito allora come oggi. I modelli più recenti li trovi sul sito Giussani Research per restare in tema. Esatto hai detto bene ottimi diffusori di quell epoca. In merito allo spostamento d'aria oggi il più stupido woofer ha una escursione ben maggiore di quelli usati nelle vecchie 7/05
Certo erano gli hanni d'oro della produzione hi-fi nessuno lo mette in dubbio ma questo non centra con un paragone su diffusori attuali
I problemi non esistono , esistono solo le soulzioni
Conoscere prima il sistema , è deleterio per la valutazione all'ascolto :)
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Re: Scorci di Renato Giussani

#25

Messaggio da niko »

Marsur ha scritto:Io non li conosco i modelli più recenti, se qualcuno può postare qualcosa ben venga.
Anzi, più è ampia la panoramica, meglio è. ;)
I grammofoni non c'entrano con gli anni d'oro della produzione hi fi, non facciamo demagogìa.
I diffusori di quell'epoca avevano già tutto e c'erano i più raffinati e i meno raffinati, i più costosi e i meno costosi.

I presunti passi avanti della tecnologia applicata agli altoparlanti e relativa riduzione degli ingombri dei cabinet per me sono una bufala mastodontica, altro che cavi in pelle di unicorno.. :D
L'ho già detto e lo ripeto, l'impatto generato dalla massa d'aria spostata da un trasduttore è ben preciso, con ciò che ne consegue anche sull'emissione in ambiente e altri fattori come efficienza, relativo abbinamento alle elettroniche e chi più ne ha più ne metta.
Il resto sono pagliativi e.....marketing!

Se qualcuno vuole buttare un coppia di 7/05 perchè troppo ingombranti, mi chiami pure anche alle tre di notte che me le vengo a prendere. :arr:
Le tower da 100x15x20 le lascio volentieri a chi se le compra.
E no Marsur, chi ha parlato di dimensioni ? Le ultime produzioni di Giussani ci sono di tutte le dimensioni, con uno o due wf da 25-cm ecc ecc erano disponibili alla vendita su ordinazione, adesso non saprei se ancora vengono commercializzate.....cmq come dimensioni non sono più piccole di quelle dell'immagine della prima pagina, ma usano altoparlanti moderni e anche metodi di progettazione un pò più moderni, anche se il progettista era sempre uguale. Forse Drews ne sa di più e ha ascoltato qualcosa.....
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Re: R: Scorci di Renato Giussani

#26

Messaggio da drews »

Infatti le dimensioni non c'entrano.
Giussani non ha sostituito una 7/06 o 05 con una tower con conini.
Ha continuato con le stesse idee, sviluppandole. Dsr, nps, larghezza dei pannelli dei medio alti etc.
Quello che cambia tra un vecchio trasduttore montato sulle esb e quelli montati sulle ultime delta, è principalmente la distorsione.
Un parametro che viene sempre tenuto poco in considerazione ( non da chi costruisce diffusori di professione ovviamente), ma che invece vuol dire veramente tanto.
Per il resto una esb serie 7 cosi come una delta, hanno molti tratti in comune, ma la serie delta ne è la sua naturale evoluzione
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Re: Scorci di Renato Giussani

#28

Messaggio da Marsur »

suonohificar ha scritto:Nessuna bufala e nessun presunto passo in avanti , per chi è in grado di scegliere oggi un trasduttore , i materiali le tecniche strumentazione e conoscenza di oghi hanno fatto passi da gigante , il marketing invece è sempre esistito allora come oggi. I modelli più recenti li trovi sul sito Giussani Research per restare in tema. Esatto hai detto bene ottimi diffusori di quell epoca. In merito allo spostamento d'aria oggi il più stupido woofer ha una escursione ben maggiore di quelli usati nelle vecchie 7/05
Certo erano gli hanni d'oro della produzione hi-fi nessuno lo mette in dubbio ma questo non centra con un paragone su diffusori attuali
Suono, un post che non mi convince.
Posso essere d'accordo con gli altri perchè avevo inteso male il discorso, ma io ai passi da gigante sui trasduttori non ci credo.
Per me la coperta rimane corta, e i motivi che spiego sono sempre quelli, ma il dogma nuovo = meglio prevale ciecamente.
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Re: Scorci di Renato Giussani

#29

Messaggio da Cosmic »

Giussani ha turbato le mie notti con le sue 7/09... me le sognavo la notte... sogno rimasto tale.
Ovviamenti la notte dormivo... e anche alla grande, ma a sognarle le sognavo davvero!
Ogni tanto le cerco sulla "baia". Chissá se un giorno riusciró a comprarle...
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Re: Scorci di Renato Giussani

#30

Messaggio da drews »

Ecco, io le nps1000 le ho ascoltate diverse volte a casa Giussani, comprese le nuove che usciranno postume queste mese di settembre
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Re: Scorci di Renato Giussani

#31

Messaggio da Marsur »

Cosmic ha scritto:Giussani ha turbato le mie notti con le sue 7/09... me le sognavo la notte... sogno rimasto tale.
Ovviamenti la notte dormivo... e anche alla grande, ma a sognarle le sognavo davvero!
Ogni tanto le cerco sulla "baia". Chissá se un giorno riusciró a comprarle...
Mai dire mai!
Oltretutto stiamo parlando di oggetti nemmeno tanto ingombranti, quindi solitamente più venduti e che anche tu fai meno fatica a trovarci posto. ;)

http://www.google.it/url?q=http://www.a ... kt1LugTSGw
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Re: Scorci di Renato Giussani

#32

Messaggio da suonohificar »

Marsur ha scritto:
suonohificar ha scritto:Nessuna bufala e nessun presunto passo in avanti , per chi è in grado di scegliere oggi un trasduttore , i materiali le tecniche strumentazione e conoscenza di oghi hanno fatto passi da gigante , il marketing invece è sempre esistito allora come oggi. I modelli più recenti li trovi sul sito Giussani Research per restare in tema. Esatto hai detto bene ottimi diffusori di quell epoca. In merito allo spostamento d'aria oggi il più stupido woofer ha una escursione ben maggiore di quelli usati nelle vecchie 7/05
Certo erano gli hanni d'oro della produzione hi-fi nessuno lo mette in dubbio ma questo non centra con un paragone su diffusori attuali
Suono, un post che non mi convince.
Posso essere d'accordo con gli altri perchè avevo inteso male il discorso, ma io ai passi da gigante sui trasduttori non ci credo.
Per me la coperta rimane corta, e i motivi che spiego sono sempre quelli, ma il dogma nuovo = meglio prevale ciecamente.
Non è così , esempio parlando anche della distorsione citata da Andrea (che pochi dichiarano/misurano chissa perchè :arr: ) con l'uso di nuovi materiali/tecnologie/progetti si riescono a ridurre molto rendendo un diffusore di alto livello
Non ho detto che nuovo = meglio ho detto che per chi sa segliere oggi ci sono diffusori nettamente meglio suonanti di questi e anche in meno spazio
La coperta rimane corta in che senso?
Poi figurati i gusti sono gusti :)
I problemi non esistono , esistono solo le soulzioni
Conoscere prima il sistema , è deleterio per la valutazione all'ascolto :)
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Re: Scorci di Renato Giussani

#33

Messaggio da Marsur »

suonohificar ha scritto:Non è così , esempio parlando anche della distorsione citata da Andrea (che pochi dichiarano/misurano chissa perchè :arr: ) con l'uso di nuovi materiali/tecnologie/progetti si riescono a ridurre molto rendendo un diffusore di alto livello
Non ho detto che nuovo = meglio ho detto che per chi sa segliere oggi ci sono diffusori nettamente meglio suonanti di questi e anche in meno spazio
La coperta rimane corta in che senso?
Poi figurati i gusti sono gusti :)
La coperta rimane corta nel senso che puoi avere migliorie ma magari le paghi anche di più.
Puoi avere materiali più "specifici" (diciamo così) ma magari li paghi di più.
La distorsione è minore forse perchè minori sono le tolleranze costruttive per l'impiego di macchinari a controllo numerico più precisi, ma paghi di più, nessuno fa niente per niente o regala qualcosa.
Poi incidentalmente si rompono o vengono rotti e magari è più difficile ripararli, e si paga di più, o si buttano via.

Inoltre, a parita di materiali e tecnologie si cerca di mantenere il prezzo risparmiando su manodopera e altri elementi, invece che, esempio, in Germania, li costruiscono in un Paese da poco emerso economicamente, e può succedere che un altoparlante dal buon contenuto tecnologico non ha durata coerente nel tempo perchè i collanti usati nell'assemblaggio hanno un coefficiente acido o comunque chimicamente a lenta induzione aggressiva a causa della bassa qualità che dopo qualche anno va ad intaccare la membrana, o il formatore, o lo spider o la sospensione, magari rendendolo irrecuperabile (remember LS29).

Identici discorsi per quanto riguarda il mobile di un diffusore, struttura e materiali di assemblaggio, belli, economici, prestazionali e magari poco ingombranti ma....durata? Riparabilità?
Abbinamenti? Non è che per arrivare a distorsioni infinitesimali, magari riscontrabili solo con strumenti a rilevazione nucleare, si va ad inficiare l'efficienza, con la necessità di potenze obbligatoriamente elevate?
Insomma, al di la di ipotesi o cose effettive, bisogna stare attenti a gridare al miracolo o a elogiare facilmente innovazioni tecnologiche, per quanto mi riguarda il rovescio della medaglia c'è SEMPRE, si tratta solo di vedere quale scegliere per le esigenze/gusti di ognuno.

Il rapporto qualità/prezzo non è cosa appannaggio solamente dei giorni nostri, e quando vedo tutt'ora audiofili e persone competenti che ritengono la CARTA uno dei migliori, se non il migliore materiale per un cono di altoparlante, ci guardo bene in mezzo prima di cadere dalle labbra di chi ostenta soluzioni all'avanguardia.
Per conto mio, nel rapporto/prezzo qualità non c'è solo la resa a fronte dei soldi che pago, l'ho detto talmente tante volte che mi autoannoio, bisogna stare attenti a dire "è migliore", perchè sembra che siamo tutti pieni di soldi pronti a comprare una tecnologia sempre positiva sotto tutti i punti di vista, quando invece, a mio parere, questa privilegia il mero consumismo principalmente.

Non si tratta di fare un trattato filosofico ma di capire il significato della parola "Qualità" sotto tutti i punti di vista e nelle sfaccettature che si possono avere nella realtà, non nei proclami del marketing.
Sarà anche vero che i passi in avanti ci sono stati, ma da prendere con le molle e da contestualizzare.
I passi da gigante io li lascio a Polifemo. :)
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Re: Scorci di Renato Giussani

#34

Messaggio da niko »

Il solito festival dell'era meglio quando si stava peggio....
e cmq i coni in carta non sono mai solo carta, ma subiscono trattamenti sempre più particolari e tecnologici che fanno dire che i coni in carta che fanno oggi non c'entrano una mazza con i coni in carta di 30 anni fà..... ;)
Il solito festival dei luoghi comuni.... -.-
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Re: R: Scorci di Renato Giussani

#35

Messaggio da suonohificar »

@Marsur : pensi che leggo tutto sto papiello?
Brevemente potresti ascoltare alcuni vecchi catafalchi come questi ed altri (ripeto massimo rispetto per il Maestro) e confrontarli ad esempio con delle Focal Scala Utopia o nuovi diffusori di Giussani per capire di cosa parlo dai se no la discussione diventa noiosa .
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Re: Scorci di Renato Giussani

#36

Messaggio da drews »

Ma qualcuno si è preso la briga di leggere le misure delle 7/06? La misura delle distorsione sta tutta li e non serve nessun sistema nucleare per rilevarla!
La GRANDEZZA della serie 7 sta tutta nel fatto che pur non disponendo di un budget notevole ( altoparlanti costruiti da ciare su specifiche, mobili non di certo costruiti allo stato dell'arte), è riuscita a far parlare di se il mondo intero grazie all'estro e alla genialità del maestro che è riuscito a compensare tutte queste carenze con un progetto innovativo.
Ma tutto questo non sono opinioni qualunque, è proprio il parere di Giussani. Lui stesso è sempre dichiarato che non avrebbe rifatto la serie 7 proprio perché le serie delta erano già andate oltre quel progetto, per cui non ne vedeva il senso di una nuova riedizione aggiornata e migliorata. Ciò non toglie che lui sia stato profondamente orgoglioso della serie 7
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Re: Scorci di Renato Giussani

#37

Messaggio da Archso »

Comunque sono diffusori che si trovano a buoni prezzi sull'usato e rifacendo un attimo il passivo e togliendo quei disgustosi attenuatori a manopola le ho sentite rinascere, il progetto dopotutto è anche figlio di un periodo particolare e ha sicuramente i suoi limiti, oltre che di budget, anche delle conoscenze e della cultura musicale d'ascolto del tempo!
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Re: Scorci di Renato Giussani

#38

Messaggio da Marsur »

niko ha scritto:Il solito festival dell'era meglio quando si stava peggio....
e cmq i coni in carta non sono mai solo carta, ma subiscono trattamenti sempre più particolari e tecnologici che fanno dire che i coni in carta che fanno oggi non c'entrano una mazza con i coni in carta di 30 anni fà..... ;)
Il solito festival dei luoghi comuni.... -.-
Parla quello che "tutto ciò che è nuovo è meglio".
Di che trattamenti particolari e tecnologici stiamo parlando?
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Re: R: Scorci di Renato Giussani

#39

Messaggio da Marsur »

suonohificar ha scritto:@Marsur : pensi che leggo tutto sto papiello? ImmagineImmagineImmagine
Brevemente potresti ascoltare alcuni vecchi catafalchi come questi ed altri (ripeto massimo rispetto per il Maestro) e confrontarli ad esempio con delle Focal Scala Utopia o nuovi diffusori di Giussani per capire di cosa parlo dai se no la discussione diventa noiosa . Immagine
Suono, non occorre che tu mi dica se leggi i miei post per intero oppure no, vai tranquillo. ;)
Il massimo rispetto per il Maestro te lo puoi risparmiare, non è quello che intendevo mettere in risalto, e Giussani non ne ha nessun bisogno.
I catafalchi, ripeto, se li buttate chiamatemi a prendermeli.
Anche alle tre di notte con pioggia e vento.
A te e niko lascio i vostri mediobassi da 87 mm tagliati a 150 Hz, senza polemica, i gusti sono gusti. :D
E prima di scrivere delle Focal Scala utopia, fatene presente il prezzo, così la gente che legge capisce se si è in grado di fare paragoni, o se si scrive così tanto per farlo o per dire che la discussione è noiosa perchè non rispecchia le proprie convinzioni. :)
Ultima modifica di Marsur il 31 ago 2014, 19:56, modificato 1 volta in totale.
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Re: Scorci di Renato Giussani

#40

Messaggio da Marsur »

Archso ha scritto:Comunque sono diffusori che si trovano a buoni prezzi sull'usato e rifacendo un attimo il passivo e togliendo quei disgustosi attenuatori a manopola le ho sentite rinascere, il progetto dopotutto è anche figlio di un periodo particolare e ha sicuramente i suoi limiti, oltre che di budget, anche delle conoscenze e della cultura musicale d'ascolto del tempo!
Archso, per te i limiti c'erano allora, per me ci sono adesso.
Non discuto che le 7/06 fossero migliorabili e neanche che rispecchiassero filosofie d'ascolto dell'epoca, di altoparlanti della prima serie ESB ne ho maneggiati, e un po' li conosco, ma che adesso la cultura dell'ascolto si sia grandemente evoluta, e sotto il profilo di una maggiore qualità o consapevolezza, vedi tu, io non la bevo.
Da cosa viene questa tua considerazione?
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