Senza prendere le parti di nessuno,
giusto una cronostoria prendendo spunto da questo:
Archso ha scritto:un PG serie MS che era al top 20 anni fa ha componentistica con limiti mediamente mediocre oggi
Proprio NO!
Sarebbero ingiustificate le lamentele dei progettisti e delle assistenze sul fatto che il 95% dei componenti che monta siano andati in EOL, senza che siano stati rimpiazzati da altrettanti prestazionamente validi.
Ma non è un caso isolato.
La scelta si è ridotta al minimo o è sparita, perchè è sparito l'indotto.
Tra mercato consumer che si è orientato su altri dispositivi
(non è mai stato orientato all'automotive, ma molti componenti venivano usati in tantissime altre applicazioni, dalle TV, al medicale, fino al militare), unito alla costante miniaturizzazione
(fattore tecnologico giustificato da trilioni di esigenze).
Ad oggi se vuoi un transistor ottimo per l'audio, hai 4-5 scelte per tipo.
Se ti va male, anche solo un paio di valide
(buona cosa per le assistenze, che fanno magazzino con i soliti noti). Quasi costretto.
20 anni fa, ne avevi il quadruplo e la scelta era più simile a quella di uno chef, oltre che alla parrocchia del progettista.
Sarà da ridere quando quelle poche aziende di semiconduttori
(che li fanno, non che li rimarchiano con nomi fashion) chiuderanno le linee audio. Ed è quello il trend.
Il blocco Giapponese nasò la cosa 15 anni fa, iniziando a smantellare molto prima le sezione discreti di Nec, Sanyo, Hitachi, Mitsubishi, colossi del settore
(basta aprire qualsiasi elettronica di fine anni '80, primo '90 e sbirciare). Ognuna di queste aziende ebbe epiloghi diversi: NEC acquisita da ON, perdendo il 100% dei prodotti a catalogo, mentre le altre si fusero "a pezzi" in Renesas focalizzando la produzione per TLC, RF e LCD.
Sanken ha la sua fettina di mercato con una linea ultraeconomica (che poi finisce sotto KEC) e una antieconomica che non saprei se dargli ancora dieci anni.
Toshiba seguì a ruota l'andamento dei compari, ammazzando metà della sezione discreti (in primis quelli ad uso Audio) lasciando l'altra metà focalizzata sul Power/Switching.
Per racimolare qualcosa vendette le matrici dei suoi discreti per uso audio alla concorrenza (ON, Fairchild, ST, ISC). Poi, capita la cappella di aver rinforzato la concorrenza, si è rimessa a produrre solo i famosissimi 2SA1943 e 2SC5200 con i risultato che ad oggi li producono cani e porci a prezzi cosi ridicoli che hanno dovuto rimarchiarli in TTA1943 e TTC5200 solo per dare la parvenza che stiano vendendo qualcosa di migliore.
Altrove non andò meglio eh...con sezioni aziendali chiuse o svendute (....chi ha detto Motorola?).
I produttori di amplificatori hanno virato sui mosfet anche per questo. Checchè se ne dica e al di là di congetture audiofighe, hanno preso piede perchè ce ne sono centinaia di modelli e hanno costi ridicoli
(perchè hanno ampio uso in altre applicazioni dominanti nel mercato).
Rendiamoci conto che 25 anni fa, Orion andava a bussare da Motorola e si prendeva l'
esclusiva sui D44H11, uno dei migliori bjt in TO220 dell'epoca.
Adesso l'esclusiva sui semiconduttori ce l'hai se ti chiami Apple, Google, Intel...e a che prezzo...
Giusto per rendere l'idea del potere...e per potere intendo chiaramente quello in verdoni $$$.
Se c'è stato un epilogo, non è stato oggi o qualche anno fa.
E' uno tsunami iniziato molto prima, di cui oggi raccogliamo solo i cocci.
Che sia meglio o peggio, credo sia prettamente personale.