che riferimento usiamo?

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Re: che riferimento usiamo?

#21

Messaggio da Nostromo »

NO... PER DEFINIZIONE, alta fedeltà mira a riprodurre in modo PIU' DEFELE POSSIBILE qello che è inciso nel SUPPORTO (cd, vinile o cos'altro vi pare)...

se prendete un disco inciso MONO ad esempio, cosa fate? dite che l'impianto fa schifo perchè non sentite la scena????
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Re: che riferimento usiamo?

#22

Messaggio da Dude »

spyderman ha scritto:si dude come no...... :hahahah: :hahahah:
Lo sai che rispondere così significa dichiarare apertamente la propria mancanza di argomenti, vero?
Io sono per lo ius culturae al contrario.
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Re: che riferimento usiamo?

#23

Messaggio da Dude »

drews ha scritto:Ho citato separazione strumentale, aria etc etc non a caso. Tutte cose che si ricercano in un incisione ma che semplicemente nell'evento dal vivo non esistono. Se ci sono due violini affiancati che suonano, senti due violini che suonano, aiutato dalla vista, ma non "senti" i contorni dei due strumenti o la separazione tra di essi. Perché semplicemente esiste solo nell'incisione.
Nein.
Non confondiamo con l'effetto di più strumenti affiancati, che è ovvio mascherino il singolo posizionamento.
Ma con il solista, come la mettiamo?
Quello è là, suona "sopra" il resto dell'orchestra, se non addirittura da solo, ed è assolutamente individuabile spazialmente.

Poi, è oltre l'ovvietà, riconoscere che quello che il sistema hi-fi riproduce è ciò che sta registrato sul supporto, ed è altrettanto ovvio che se i dispositivi di ripresa sono messi/fatti/organizzati/utilizzati a pene di segugio, si avrà un risultato non particolarmente aderente alla realtà, ma non ha rilevanza.
Si deve infatti dare per scontato che la ripresa sia ALMENO decorosa e ortodossa, altrimenti non ci sarebbe tutto l'oceano di discussioni sulla *qualità di registrazione* e sulla conseguente opportunità o meno di acquistare questa o quella edizione ecc. ecc.

Uno non spende soldi a palate per ascoltare incisioni del putt.
E l'ingegnere del suono che fa di testa sua, rientra nella casistica di incisioni del putt.

Che ci stanno a fare ECM, Deutsche Grammophon & C.? sono lì proprio per garantire che quello che hanno registrato sia il più fedele possibile all'evento originario, e quindi rappresentano la garanzia che dello stato etilico dell'ingegnere del suono noi non ci si abbia da preoccupare, fino a partire dal momento in cui scegliamo la catena audio che vogliamo allestire.

Ed ecco che, a quel punto, si torna "a bomba" ed alla necessità di *sapere* come suona dal vivo un'orchestra/un quartetto d'archi/un trio jazz ecc. ecc.

drews ha scritto:Poi se ci vogliamo addentare nelle tecniche di registrazione, ci vorrebbe un topic a parte. Qui mi limito a parlare delle differenze tra evento live unplugged e registrazione incisa su supporto.
Non ce ne devono essere, per quanto possibile.
Tutto il mondo dell'hi-fi si basa su questa pietra portante.

Indipendentemente dalle tecniche di ripresa, che per il fruitore-ascoltatore di musica registrata non dovrebbero esser rilevanti, al di là dell'eventuale desiderio individuale di arricchimento culturale.

Làddove si abbia ragionevole certezza di registrazione scadente, siamo fuori dall'hi-fi.
A nessuno interessa riprodurre perfettamente una esecuzione acusticamente inascoltabile.

Poi certo, è vero che se il sistema di riproduzione restituisce "perfettamente" la cattiva registrazione in tutto il suo schifo, anche quello è un indice di alta fedeltà, ma non solo lascia il tempo che trova, soprattutto NON esime dall'avere la conoscenza dell'evento live.
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Re: che riferimento usiamo?

#24

Messaggio da Dude »

spyderman ha scritto:
Dude ha scritto:
spyderman ha scritto:si dude come no...... :hahahah: :hahahah:
Lo sai che rispondere così significa dichiarare apertamente la propria mancanza di argomenti, vero?

:hahahah: :hahahah: e, tu lo sai che,rispondere come fai tu significa, non leggere prima di "sparare?"
Scusa?
Cosa c'è da leggere, in un testo di una riga o poco più?

spyderman ha scritto:ma certo, gli argomenti ce li hai solo tu,quelli degli "altri"non contano per te. tutto ciò sa un pò di egocentrico.
Nein.
Io i miei argomenti, buoni o cattivi che siano, li espongo.
Se mi rispondi "certo, come no"... tu non ricambi la cortesia.
Sic et simpliciter.
E chi "spara" non sono certo io.

spyderman ha scritto:ti consiglio di rilassarti un pò e di non prendere tutto cosi sul serio :)

:no:
Groan, la fiera dei cliché.
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Re: che riferimento usiamo?

#25

Messaggio da suonohificar »

Ma avete visto che c*lo gli ha fatto ieri la Germania al Brasile?
Mi sembrava di vedere Milan Longobarda
http://www.youtube.com/watch?v=Hr7cwzdnR7Y

:D

Mi perdonerete per l'OT è per sdrammatizzare un pò ;)
I problemi non esistono , esistono solo le soulzioni
Conoscere prima il sistema , è deleterio per la valutazione all'ascolto :)
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Re: che riferimento usiamo?

#26

Messaggio da niko »

Veramente ci sono gruppi rock che nella registrazione/riproduzione di un loro cd richiedono un suono sporco.....si, ricordo i Nirvana che bocciarono un pre-serie di un cd perché i suoni erano troppo hifi.
Ma poi, anche se l'evento dal vivo fosse registrato al meglio oggi possibile, sarebbe possibile ascoltare la dinamica e l'impatto di strumenti ascoltati a 10*metri di distanza ? Ci sono impianti anche home con queste capacità dinamiche ?
......GAME OVER......
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Re: che riferimento usiamo?

#27

Messaggio da Dude »

niko ha scritto:Veramente ci sono gruppi rock che nella registrazione/riproduzione di un loro cd richiedono un suono sporco.....si, ricordo i Nirvana che bocciarono un pre-serie di un cd perché i suoni erano troppo hifi.
Vero, ma siamo un po' al di fuori del discorso che si stava facendo: infatti per quel che mi riguarda bisogna sempre distinguere tra musica amplificata e non.
E i discorsi che stiamo facendo sono (almeno per quel che mi riguarda) riferiti esclusivamente a musica non amplificata.

Peraltro, nel caso specifico suppongo che anche live avrannoc ercato il medesimo effetto, quindi torniamo daccapo al concetto di riprodurre l'evento originario...

niko ha scritto:Ma poi, anche se l'evento dal vivo fosse registrato al meglio oggi possibile, sarebbe possibile ascoltare la dinamica e l'impatto di strumenti ascoltati a 10*metri di distanza ? Ci sono impianti anche home con queste capacità dinamiche ?
Secondo me no.
Si cerca di avvicinarla, ovviamente, ma almeno inc ampo home non è proprio possibile, *complessivamente*.
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Re: che riferimento usiamo?

#28

Messaggio da suonohificar »

Per questo io mi sono dato anche al professionale , ovviamente avendo anche lo spazio a casa , per la gioia di moglie e vicini
:hahahah: :hahahah: :hahahah: XD XD XD
I problemi non esistono , esistono solo le soulzioni
Conoscere prima il sistema , è deleterio per la valutazione all'ascolto :)
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Re: che riferimento usiamo?

#29

Messaggio da niko »

Dude ha scritto:
niko ha scritto:Ma poi, anche se l'evento dal vivo fosse registrato al meglio oggi possibile, sarebbe possibile ascoltare la dinamica e l'impatto di strumenti ascoltati a 10*metri di distanza ? Ci sono impianti anche home con queste capacità dinamiche ?
Secondo me no.
Si cerca di avvicinarla, ovviamente, ma almeno inc ampo home non è proprio possibile, *complessivamente*.
Per questo è gli altri motivi detti prima, secondo me, il riferimento può essere solo un impianto audio conosciuto, e non l'evento reale che per forza di cose nel complesso sarà sempre molto diverso da quello che poi noi ascoltiamo riprodotto. (IMHO)
......GAME OVER......
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Re: che riferimento usiamo?

#30

Messaggio da Dude »

spyderman ha scritto:ah!quindi tutti dovrebbero esporre come fai tu?
Non l'ho mai detto né tanto meno preteso.
Neppure quando tu stesso mi ponesti espressamente la domanda "sì ma in due parole?".

Ognuno è libero di esprimersi come preferisce, prendendosi però la responsabilità d ciò che consegue dalla maggiore o minore chiarezza dei suoi esposti.
spyderman ha scritto:se uno scrive meno di dieci righe non ha argomenti?
ROTFL, qui superi il ridicolo, andiamo, e scadi direttamente nel mistificatorio, che è un termine "colto" per *bugiardo*.
Dire "sìsì dude, come no", è mancare di argomenti, e *questo* io ho stigmatizzato.
E prova a dimostrare il contrario, forza.


spyderman ha scritto:assurdo,questa è arroganza bella e buona

e,......tu secondo me non esponi tu,imponi.
L'arroganza è la tua, che tra le altre cose hai cominciato questa diatriba, venendo a criticarmi gratuitamente per il post sul concerto di vasco.

Dove poi io imponga alcunché, vorrei che me lo mostrassi.
Esporre con dovizia di particolari le proprie ipotesi, è l'antitesi dell'imposizione, perché offre all'interlocutore ampia facoltà di ribattere su tanti piani.

Dire "sìsì dude, come no", invece, oppure "l'avevano capito tutti tranne te, quello che voleva dire" senza supportare l'affermazione, queste sì che sono manifestazioni di arroganza e di imposizione di una "tesi*, e non già di una *ipotesi*.
spyderman ha scritto: P.S non è necessario scrivere in latino o in tedesco quì siamo in italia.

e se i tuoi..discorsi sono rivolti a tutti dovresti scrivere in italiano.
Se gentilmente mi facessi vedere dove avrei scritto in latino o tedesco, te ne sarei grato.

Scrivere in italiano, invece, è esattamente ciò che faccio.

Ancora una volta, prova a dimostrare il contrario, in particolare evidenziando come, dove ma soprattutto *perché* il mio modo di parlare possa risultare incomprensibile.

Se tu o chiunque altro non sapete leggere l'italiano, ed avete bisogno dei congiuntivi storpiati e/o di tutto il mare magnum di scempio linguistico che sembra esserti tanto caro, non puoi farne una colpa a me.
Io i congiuntivi non li storpio, sto attento ai segni di interpunzione, alla coordinazione dei tempi dei verbi, alla sintassi ed all'ortografia, ma non perché lo voglia imporre o me ne voglia bullare, bensì perché mi viene naturale e, in 52 anni di vita, è una regola che non mi ha mai dato motivo di cambiare sistema, anzi.
E certamente non cambio perché tu non sai leggere.

Posso persino ribaltarti la frittata, dicendo che io trovo difficoltoso comprendere ciò che vuole dire una frase scritta male.
E l'esempio è proprio la frase da cui è partito tutta questa diatriba, quella sul concerto di vasco.

Per cui, se mi rimane un dubbio, chiedo.
Analogamente, se tu non capisci cosa dico, puoi serenamente chiedermi di spiegarmi meglio, anziché fare il paladino dell'ignoranza.
spyderman ha scritto: P.P.S questo,caro dude è un forum e non un'aula universitaria....per studenti di filosofia.....
Forum: un luogo fisico o virtuale in cui si tengono discussioni, in genere.

E a parte il fatto che potrebbe benissimo essere anche un'aula universitaria, vorrei che mi facessi capire per quale motivo nei forum bisognerebbe parlare sgrammaticato.

Quanto alla filosofia, è anch'essa una tua personalissima attribuzione al sottoscritto, fin dai primissimi commenti.
Non che mi dia fastidio, ma semplicemente non solo non risponde a verità, viene anche da chiedersi perché la cosa sarebbe poi così tanto criticabile.

Che tu lo stia ribadendo come un dato di fatto, per di più connotandolo negativamente, testimonia definitivamente del fatto che l'arroganza dell'imposizione delle tesi, sviluppata unilateralmente e non circostanziata, è la tua.
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Re: che riferimento usiamo?

#31

Messaggio da Dude »

niko ha scritto:
Dude ha scritto:
niko ha scritto:Ma poi, anche se l'evento dal vivo fosse registrato al meglio oggi possibile, sarebbe possibile ascoltare la dinamica e l'impatto di strumenti ascoltati a 10*metri di distanza ? Ci sono impianti anche home con queste capacità dinamiche ?
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Si cerca di avvicinarla, ovviamente, ma almeno inc ampo home non è proprio possibile, *complessivamente*.
Per questo è gli altri motivi detti prima, secondo me, il riferimento può essere solo un impianto audio conosciuto, e non l'evento reale che per forza di cose nel complesso sarà sempre molto diverso da quello che poi noi ascoltiamo riprodotto. (IMHO)
Ecco, qui non posso rispondere come vorrei perché se no arriva qualcuno che mi dà del filosofo. ;)
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Re: R: che riferimento usiamo?

#32

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Buoni!

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Re: che riferimento usiamo?

#33

Messaggio da Dude »

spyderman ha scritto:caro dude.da perfetto ignorante quale io sono ti dico:uno che come te prende tutto come offesa e addirittura si appunta tutto quello che gli si dice per ripeterlo sino alla paranoia non può che avere problemini psicologici.
Evidentemente non ti è chiaro come si comporta una persona che "si offende".
Altrettanto evidentemente non ti è chiaro come si posta nei gruppi di discussione.

Quello che tu vedi come "offendersi" e "appuntarsi tutto ripetendolo", è solo il più classico dei modi di discutere online.

Poi, fai tu.

spyderman ha scritto:magari derivanti dall'infanzia......ci ho azzeccato?senza offesa ..eh...
Ahahah mancava solo questo.
Cosa vuoi che ti dica, spidey?
Ti rispondo nel tuo stile, per una volta: "sìsì spyderman, certo"




spyderman ha scritto:cordialmente......

p.s secondo me,(sempre da ignorante)tu per sfoderare "quei termini"di italiano ricercati consulti il dizionario... :hahahah:
ROTFL

"sìsì spyderman, certo"

Ma scusa un attimo, dai, riapri per un secondo la pratica "dude" e dimmi quali sarebbero mai "quei termini".

Almeno una volta, prova a controbattere alle mie argomentazioni, invece che svicolarle sistematicamente e buttarla sul francamente stra-trito "tu devi avere dei problemi"...

Poi la pratica la richiudiamo, stai tranquillo, se questo è quello che vuoi. :arr:
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Re: che riferimento usiamo?

#34

Messaggio da Nostromo »

un nuovo ASTRO NASCENTE del panorama HI-FI CAR italiano è tra noi... GIOITE POPOLI... fortunatamente, per la nostra allegria, anche quest'anno è apparso!!!
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Re: R: che riferimento usiamo?

#35

Messaggio da msmgpp »

Per favore rislvetela in privato!

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Re: che riferimento usiamo?

#36

Messaggio da Nostromo »

Sereno giuse... mica c'è da risolvere niente... si gioca.... (o almeno, IO gioco)
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Re: che riferimento usiamo?

#37

Messaggio da drews »

Dude ha scritto:
Nein.
Non confondiamo con l'effetto di più strumenti affiancati, che è ovvio mascherino il singolo posizionamento.
Ma con il solista, come la mettiamo?
Quello è là, suona "sopra" il resto dell'orchestra, se non addirittura da solo, ed è assolutamente individuabile spazialmente.
Certo che se consideri le incisioni con il solo cantante o con uno strumento da accompagno e' inutile stare qui a discutere.
Ci mancherebbe che non si riescano ad individuare spazialmente.
Pure se lanci i microfoni a casaccio non e' difficile individuarli.

Ma qui si parla di altro!

Dude ha scritto: Poi, è oltre l'ovvietà, riconoscere che quello che il sistema hi-fi riproduce è ciò che sta registrato sul supporto, ed è altrettanto ovvio che se i dispositivi di ripresa sono messi/fatti/organizzati/utilizzati a pene di segugio, si avrà un risultato non particolarmente aderente alla realtà, ma non ha rilevanza.
Si deve infatti dare per scontato che la ripresa sia ALMENO decorosa e ortodossa, altrimenti non ci sarebbe tutto l'oceano di discussioni sulla *qualità di registrazione* e sulla conseguente opportunità o meno di acquistare questa o quella edizione ecc. ecc.

Guarda che non e' che ci siano tante tecniche di ripresa:

- due microfoni centrali che riproducono la testa e le orecchie
- stessa posizione sopra descritta con aggiunta di pannello fonoassorbente in mezzo
- stessa posizione di sopra ma con terzo microfono centrale
- due mic cardioidi coincidenti o divergenti
- due mic a dipolo
- oppure per ultima un mic o diversi mic per ogni strumento che poi viene missato successivamente.

E' logico che l'ultima tecnica e' quella che permette di raggiungere i livelli piu' spinti di ricostruzione scenica, che appunto si ha solo sul disco inciso.
Le altre, ognuna con le sue peculiarità', permettono di godere si di una scena credibile destra sinistra centro, ma non cosi chirurgica come nel caso precedente ed ovviamente sono piu' vicine all'evento che si ascolta dal vivo. Ma e' logico che anche qui in fase di missaggio si possono sistemare per avere determinati risultati.

Ad esempio se decidono di tagliare la dinamica, perché' altrimenti la maggior parte degli impianti saturerebbero, automaticamente hai aumentato il livello di campo riverberato dell'incisione e quindi cambia completamente la percezione dello spazio rispetto all'evento originale. ( se aumenta il campo riverberato, sembrerà' di stare in un ambiente più' piccolo)

E torno a ripetere, questa spazialità' cosi spinta semplicemente non esiste. Nero infra strumentale, contorni ben definiti, fuoco a mille, sono artificiali e fanno parte esclusivamente dell'incisione.
Dude ha scritto: Uno non spende soldi a palate per ascoltare incisioni del putt.
E l'ingegnere del suono che fa di testa sua, rientra nella casistica di incisioni del putt.
Altro esempio limite per sostenere la tua idea. Non c'entra niente e nessuno lo ha posto come esempio

Dude ha scritto: Che ci stanno a fare ECM, Deutsche Grammophon & C.? sono lì proprio per garantire che quello che hanno registrato sia il più fedele possibile all'evento originario, e quindi rappresentano la garanzia che dello stato etilico dell'ingegnere del suono noi non ci si abbia da preoccupare, fino a partire dal momento in cui scegliamo la catena audio che vogliamo allestire.
vedi punti sopra
Dude ha scritto: Ed ecco che, a quel punto, si torna "a bomba" ed alla necessità di *sapere* come suona dal vivo un'orchestra/un quartetto d'archi/un trio jazz ecc. ecc.
Che suoneranno in quel modo in quell'ambiente. Ok la cultura personale, ci mancherebbe, ma qui si sta discutendo di cosa e' l'hifi e quindi volente o nolente conta piu' quello che e' inciso sul disco, non quello che si e' abituati a sentire.

Ad esempio se si utilizza la tecnica con i mic cardioidi, questa sicuramente avra' la gamma media un pelo piu' attenuata rispetto ad altre incisioni, ed ovviamente il timbro di alcuni strumenti sara' un po diversa.

Dude ha scritto:
drews ha scritto:Poi se ci vogliamo addentare nelle tecniche di registrazione, ci vorrebbe un topic a parte. Qui mi limito a parlare delle differenze tra evento live unplugged e registrazione incisa su supporto.
Non ce ne devono essere, per quanto possibile.
Tutto il mondo dell'hi-fi si basa su questa pietra portante.

Indipendentemente dalle tecniche di ripresa, che per il fruitore-ascoltatore di musica registrata non dovrebbero esser rilevanti, al di là dell'eventuale desiderio individuale di arricchimento culturale.
Ma questa e' una convinzione degli audiofighi o audiofili, ma semplicemente perché' magari non sanno che a partire dalla tecnica di ripresa fino al missaggio, le differenze rispetto all'evento originale possono essere tali e tante da modificare fino a stravolgere l'evento originale.

Alle varie etichette audiofile, interessa fare dischi BELLI, non VERI!
Dude ha scritto: Làddove si abbia ragionevole certezza di registrazione scadente, siamo fuori dall'hi-fi.
A nessuno interessa riprodurre perfettamente una esecuzione acusticamente inascoltabile.

Poi certo, è vero che se il sistema di riproduzione restituisce "perfettamente" la cattiva registrazione in tutto il suo schifo, anche quello è un indice di alta fedeltà, ma non solo lascia il tempo che trova, soprattutto NON esime dall'avere la conoscenza dell'evento live.
Ma nessuno qui sta parlando di registrazioni brutte! anzi parliamo proprio delle registrazioni FIGHE.

Ciao
Andrea
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Re: che riferimento usiamo?

#38

Messaggio da drews »

suonohificar ha scritto:Ma avete visto che c*lo gli ha fatto ieri la Germania al Brasile?
Mi sembrava di vedere Milan Longobarda
http://www.youtube.com/watch?v=Hr7cwzdnR7Y

:D

Mi perdonerete per l'OT è per sdrammatizzare un pò ;)

A me sembrava di vedere Manchester UTD - Rioma :D :D :D :D :D :D

https://www.youtube.com/watch?v=nwO22dlDcnA


ahahahahah
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Re: che riferimento usiamo?

#39

Messaggio da drews »

niko ha scritto:Veramente ci sono gruppi rock che nella registrazione/riproduzione di un loro cd richiedono un suono sporco.....si, ricordo i Nirvana che bocciarono un pre-serie di un cd perché i suoni erano troppo hifi.
Ma poi, anche se l'evento dal vivo fosse registrato al meglio oggi possibile, sarebbe possibile ascoltare la dinamica e l'impatto di strumenti ascoltati a 10*metri di distanza ? Ci sono impianti anche home con queste capacità dinamiche ?
Ottimo punto, che ho descritto anche nel mio post precedente.

Gia' solo tagliando i picchi dinamici, si aumenta la quantita' di campo riverberato e quindi cambiano automaticamente le informazioni spaziali dell'ambiente dove e' stata registrato
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Re: che riferimento usiamo?

#40

Messaggio da Dude »

drews ha scritto: Certo che se consideri le incisioni con il solo cantante o con uno strumento da accompagno e' inutile stare qui a discutere.
Ci mancherebbe che non si riescano ad individuare spazialmente.
Pure se lanci i microfoni a casaccio non e' difficile individuarli.
Ma qui si parla di altro!
Ehm... non direi, sinceramente.
Non è colpa mia se in determinate opere, sinfonie, ecc, "capiti" di tanto in tanto che ci siano momenti dedicati ai solisti.
Quindi è sacrosanto prenderli in considerazione, altro che.

Ma vedo, purtroppo, che in generale, scusa se te lo dico, hai travisato (o non capito) il senso delle mie parole, distorcendone non poco il senso, a cominciare dal punto qua sopra.
Per non farla troppo lunga, e visto che non solo il mio tentativo di contributo nel topic è da considerarsi terminato, ma anche che l'aria comincia a farsi pesante (giocosamente...sì...), evito di ri-commentare punto per punto, e mi faccio indietro, così siete tutti più contenti.
Il che non significa che abbia accettato il vs. diktat, tutt'altro, ma non ho l'abitudine di insistere a dispetto dei santi.

Non prima tuttavia di porti l'ultima questione in maniera iper-sintetica, come piace anche ai super-eroi: ammettiamo per un istante che abbia ragione tu, e che quello che conta sia solo ciò che è registrato sul supporto.

Bene, come fai a decidere *quanto* la riproduzione che ascolti sia fedele a ciò che è stato registrato? oltre i dati strumentali di distorsione & c., ovviamente.
Quel programma, NON è un riferimento, non può esserlo, perché anch'esso è, come tu stesso affermi, il risultato di elaborazioni di quello che è invece l'evento originale.
E mentre l'evento originale puoi canonizzarlo, in quanto reale e misurabile, la sua registrazione è, lo dici tu per primo, una sorta di incognita.

Non darò seguito, quindi se non ne hai voglia, non sentirti obbligato a rispondere.
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