che riferimento usiamo?

Spazio dedicato a tutte le discussioni inerenti l'hi-fi che non trovano una giusta collocazione nelle altre categorie.
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Profeta
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che riferimento usiamo?

#1

Messaggio da Profeta »

Vorrei aprire questa discussione, naturalmente senza alzare un polverone, su quali siano i nostri riferimenti nel momento in cui usiamo parole quali:
timbrica, naturalezza, immagine, dinamica, profondità e altri termini del genere.
In questa discussione desidererei non un batti e ribatti di opinioni che cercano di sovrastarne o negarne altre, bensì un insieme di pareri che messi insieme possano arricchire dei punti di vista. Chiaramente questo vale sia nell'approccio di un sistema home che car e comunque sempre per la musica riprodotta.
Se poi i partecipanti alla discussione lo vorranno, mi preoccuperò di tirare le somme e dare un parere che cerchi di compendiare tutti gli interventi, grazie.
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Marsur
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Re: che riferimento usiamo?

#2

Messaggio da Marsur »

Non è la prima volta che viene aperto un topic simile, come prima cosa io farei una distinzione tra considerazioni oggettive e considerazioni soggettive.
Quelle oggettive si riferiscono a terminologie ben precise che possono avere sfumature più o meno "colorite" nell'esposizione, ma gli aggettivi chiamati in causa penso debbano comunque rispondere a un senso logico e linguisticamente razionale.

Quelle soggettive, penso si riferiscano a diversi fattori quali il gusto personale innanzitutto, ma anche capacità percettive ed esperienza.
Inutile sottolineare che ognuno trae le proprie conclusioni a seconda della propria catena d'ascolto e relativo ambiente, che rappresentano una diversità praticamente infinita, e personalmente posso aggiungere che i riscontri più affidabili li ho avuti in ambito domestico rispetto a quello car, ovviamente senza scomodare il professionale o l'anecoica. :D

Naturalmente il tutto rigorosamente IMHO. :slaugh:
"alta fedeltà" è un termine di marketing e un terreno di scontro.
"my - fy" è libertà di pensiero, il miglior compromesso per ognuno e rispetto per ogni appassionato di musica.
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Kondo
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Re: che riferimento usiamo?

#3

Messaggio da Kondo »

La prima cosa da fare , sempre , è ascoltare gli strumenti dal vivo.

Sapere come suona un pianoforte, un violino, una chitarra ecc ecc è fondamentale per poter comporre un impianto , a casa o in macchina da questo punto di vista è la stessa cosa.
Insomma non si può e non si deve confondere un pianoforte con una spinetta , una chitarra con un mandolino ,,,

Il secondo passo è certamente quello di imparare ad usare i termini giusti per esprimere i propri pareri.

Solitamente il risultato che segue dopo un approccio di questo tipo è sempre più che buono , o almeno questa è la mia esperienza.

Certo c'è anche il discorso , ma deve influire come influisce l'utilizzare una Fender piuttosto che una Gibson ,non di più.Per me. :)
Ciao !

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Marsur
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Re: che riferimento usiamo?

#4

Messaggio da Marsur »

Personalmente, ascoltare gli strumenti dal vivo può aiutare ed è un'esperienza, oltre che gratificante, che aumenta il proprio bagaglio di conoscenza.
Trarre poi spunto da questa cosa ci può stare, ma non condivido l'inseguire il risultato acustico più fedele possibile all'evento dal vivo.
Io lo ritengo surreale.
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Re: che riferimento usiamo?

#5

Messaggio da niko »

M'ha, bellissima la musica dal vivo.....peccato che quello che ascoltiamo registrato c'entra poco dopo che il microfono ha catturato il segnale, lo invia a tutto il resto delle elettroniche e l'operatore poi ci mette il suo. Alla fine la musica registrata è un conto, quella dal vivo è altra cosa.
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Re: che riferimento usiamo?

#6

Messaggio da ricky biella »

Sicuramente un concerto del Vasco dal vivo non renderà mai come ascoltato in macchina
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WF: HERTZ HV 165 -> JBL 75.4
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Re: che riferimento usiamo?

#7

Messaggio da Nostromo »

l'alta fedeltà, è SEMPLICEMENTE la riproduzione + FEDELE POSSIBILE DI QUELLO CHE è INCISO SUL SUPPORTO, vinile, cd, dat che sia..
Non c'entra ASSOLUTAMENTE NIENTE con la musica dal vivo... quella serve A PRIORI per conoscere uno strumento ma non da indicazioni di nessun genere su cosa va ricercato nella riproduzione di un cd per valutare se essa sia o non sia FEDELE... uno strumento, inciso su 10 dischi diversi suona in 10 modi diversi... Ci sono dischi VOLUTAMENTE enfatizzati, altri asfIttici, altri scuri, altri anche troppo brillanti... beh, un buon impianto deve riprodurre semplicemente quello!!!

vi riporto uno scambio di battute avvenuto tra me e l'amico Rocco Patriarca 4-5 anni fa a rimini mentre stava ascoltando la mia vecchia saxo...

Rocco (mentre sfogliava il mio porta cd): "ecco... metti questo"
Io: "no rocco... ti prego... non tubular bels III... suona acido da morire"
Rocco: "infatti voglio proprio sentire se suona acido o no"

QUESTA è L'ALTA FEDELTA'... NIENTE DI+ NIENTE DI -...

Personalmente vado ad una marea di concerti, ma ciò non significa saper valuare un impianto... per fare quello serve PRINCIPALMENTE sapere "com suona un disco", su una catena di riferimento di indubbia affidabilità. STOP
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Re: che riferimento usiamo?

#8

Messaggio da Kondo »

Non mi sento di criticare nessuna delle affermazioni , fin qui lette , ma tra le righe , leggo sconforto,incredulità ma soprattutto mi sembra che ci si accontenti troppo.

Insomma ci sta , che non posso portare come sorgente in auto il super setup analogico , ci sta pure che sia arduo pensare d'ottenere amplificazioni di altissimo livello , magari paragonabili a triodi in single ended.

Ma non vorrei si confondessero le cose .Voglio dire , in ambito home ci sono diffusori , anche in configurazione molto semplice , che suonano in modo molto diverso tra loro, e questo avviene a seconda della scelta dei componenti utilizzati , ma soprattutto della cura messa nella attenzione dei particolari.

In ambito car , sicuramente ci si diverte di più , ma non è che sia impossibile però, curare e scegliere con maggior attenzione i componenti del proprio impianto.

Ad esempio , leggendo il forum sembra che esistano solo cavi Thender e Van Den Hul , alcuni pure validissimi , ma che non vengono quasi mai scelti per le loro doti soniche ma piuttosto perchè ritenuti "giusti" da qualcuno , che magari ha pure interessi commerciali in merito. Mi è capitato anche di leggere di preamplificatori valvolari in cui non vengono dichiarate neppure le valvole utilizzate.Eppure una EL 34 suona decisamente diversa da una 6550 o una KT88 , e tra una el34 Mullard XFII ed una EL 34 Electro Harmonix c'è più differenza che tra una EL34 ed una 6550 del medesimo marchio.Stessa cosa vale per una ecc83 o un CCA.

Il discorso amplificazioni poi meriterebbe un capitolo a parte.
Non riesco a capacitarmi come quasi qualsiasi prodotto di 20 anni fa suoni meglio degli odierni.

Anzi posso capirlo se si parla di spl ,dove si fa del "tanto" e non del buono l'obiettivo , ma oggi veramente sono mosche bianche le amplificazioni commercializzate di buona qualità sonora.

:)
Ciao !

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Re: che riferimento usiamo?

#9

Messaggio da Marsur »

Kondo ha scritto:Il discorso amplificazioni poi meriterebbe un capitolo a parte.
Non riesco a capacitarmi come quasi qualsiasi prodotto di 20 anni fa suoni meglio degli odierni.

Anzi posso capirlo se si parla di spl ,dove si fa del "tanto" e non del buono l'obiettivo , ma oggi veramente sono mosche bianche le amplificazioni commercializzate di buona qualità sonora.

:)
Io farei un discorso più ampio, cioè che oltre alle prestazioni, inserirei nel discorso qualitativo anche il tipo di costruzione e l'affidabilità, che ho sempre ritenuto abbiano la loro importanza, perchè non sono prodotti home, dove l'estetica per esempio può avere diverso valore, e dove clima, temperature e sollecitazioni sono quasi ininfluenti.
Io sono uno di quelli che la pensa come te praticamente da sempre, e più vado avanti e più ne sono convinto perchè ho toccato con mano e con orecchio, anche se bisogna riconoscere che qualcosa di buono si fa anche ai giorni nostri.
Naturalmente sto parlando di stato solido perchè secondo me i tubi sono un discorso per certi versi differente anche se sfruttabile in auto.

Comunque sconforto e incredulità non erano nel mio messaggio, anzi.
Piuttosto si può parlare di considerazioni realistiche, e a livello di risultato ottenibile in auto per me ci sta tutto il possibile, dal setup analogico all'amplificazione hi - end, al digitale.
I limiti possono essere il budget o il giusto compromesso.
Se di limite si può parlare per un compromesso ottimale.
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Re: che riferimento usiamo?

#10

Messaggio da Dude »

ricky biella ha scritto:Sicuramente un concerto del Vasco dal vivo non renderà mai come ascoltato in macchina
Detta così, sembra quasi che tu intenda che in macchina rende meglio.

Ovviamente NON è ciò che volevi dire.... VERO? :slow:
Io sono per lo ius culturae al contrario.
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Re: che riferimento usiamo?

#11

Messaggio da suonohificar »

Io ho quei 4-5 soliti CD , ogni tanto quando possibile vado ascoltare qualcosa dal vivo , ma preferibilmente come riferimento tengo la musica Jazz ascoltata in un anfiteatro o teatro
I problemi non esistono , esistono solo le soulzioni
Conoscere prima il sistema , è deleterio per la valutazione all'ascolto :)
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#12

Messaggio da suonohificar »

E quoto pure appieno ad Andrea Nostromo :)
I problemi non esistono , esistono solo le soulzioni
Conoscere prima il sistema , è deleterio per la valutazione all'ascolto :)
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#13

Messaggio da Dude »

spyderman ha scritto:
Dude ha scritto:
ricky biella ha scritto:Sicuramente un concerto del Vasco dal vivo non renderà mai come ascoltato in macchina
Detta così, sembra quasi che tu intenda che in macchina rende meglio.

Ovviamente NON è ciò che volevi dire.... VERO? :slow:



penso che lo avevano capito tutti cosa voleva dire
Ah sì? e in base a cosa, visto che nessuno ha aperto bocca?

Io sono abituato a esprimere opinioni su dati certi e visibili.

L' "io penso", quando riferito a basi inconsistenti, non ha alcun valore.

Stando ai fatti, invece,c'è una frase che, per come è espressa, dice SENZA MEZZI TERMINI che un concerto di vasco si sente meglio in macchina che "live".
Un *qualsiasi* concerto eh, mica uno in particolare. Quindi l'affermazione è forte e circostanziata, oltre che palesemente sbagliata.

A quel punto si presentano due opportunità: o lo si ignora, facendogli quindi pesare tutto il disprezzo di chi considera spazzatura quello che dice, oppure gli si offre un'ancora di salvataggio.

Io ho scelto la seconda, quindi non era davvero questione di non saper resistere...

A che cosa, poi? a punzecchaire un altro utente?

Quello mi sembra decisamente più aderente al tuo, di comportamento attuale... ;)
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Re: che riferimento usiamo?

#14

Messaggio da Dude »

spyderman ha scritto:
Nostromo ha scritto:l'alta fedeltà, è SEMPLICEMENTE la riproduzione + FEDELE POSSIBILE DI QUELLO CHE è INCISO SUL SUPPORTO, vinile, cd, dat che sia..
Non c'entra ASSOLUTAMENTE NIENTE con la musica dal vivo... quella serve A PRIORI per conoscere uno strumento ma non da indicazioni di nessun genere su cosa va ricercato nella riproduzione di un cd per valutare se essa sia o non sia FEDELE... uno strumento, inciso su 10 dischi diversi suona in 10 modi diversi... Ci sono dischi VOLUTAMENTE enfatizzati, altri asfIttici, altri scuri, altri anche troppo brillanti... beh, un buon impianto deve riprodurre semplicemente quello!!!

vi riporto uno scambio di battute avvenuto tra me e l'amico Rocco Patriarca 4-5 anni fa a rimini mentre stava ascoltando la mia vecchia saxo...

Rocco (mentre sfogliava il mio porta cd): "ecco... metti questo"
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:yes: niente da aggiungere.
Dissento.

Precisiamo, in generale il discorso fila, ma tralascia qualche aspetto di troppo e pertanto ha una validità, a mio modo di vedere, limitata.

Diciamo che vale, quasi integralmente, per tutto quello che non solo NON è musica unplugged, ma anche NON è musica suonata in teatro.
Quindi, per tutta quella che musica amplificata e registrata in studio.

Invece, se si parla di tutto ciò che E' unplugged ed è suonato in ambienti e disposizioni canonizzate, allora l'esperienza di ascolto live E' fondamentale, altro che, e mi stupisce che proprio un poliziano trascuri questo aspetto.

Insomma, l'hi-fi non è solo la resa degli strumenti, ma, santa pace, proprio qui ci "dimentichiamo" dell'iper-stucchevole e inflazionato parolone "sound stage"?
L'hi-fi è anche, almeno in pari percentuale, la ricostruzione del palcoscenico, con la disposizione degli orchestrali, del coro, del piano solista e dei c@zzi & dei mazzi ecc. ecc...
Oppure della camera con il quartetto o qualsisasi altra formazione cameristica.
O del club jazz, o del teatro greco all'aperto, o...

Cosa che si può valutare compiutamente solo avendo l'esperienza dello "standard".
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Re: che riferimento usiamo?

#15

Messaggio da drews »

Il sound stage esiste solo nei dischi registrati. Nell'evento dal vivo ci sono solo segnali monofonici e mi pare piuttosto evidente. Ovvio si riesce a distinguere destra da sinistra, ma tutto il resto non esiste. Il sound stage, la separazione strumentale e tutto il resto, esistono solo nell'evento registrato a seconda di come l'ingegnere del suono ha deciso ha deciso di mixare
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Re: che riferimento usiamo?

#16

Messaggio da suonohificar »

Perchè doppio "ha deciso" :D :D :D
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Conoscere prima il sistema , è deleterio per la valutazione all'ascolto :)
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Re: R: che riferimento usiamo?

#17

Messaggio da drews »

Scherzi del tel... Però non ci sta male, rimarca il fatto che è una scelta personale e soggettiva del fonico
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Re: che riferimento usiamo?

#18

Messaggio da Dude »

drews ha scritto:Il sound stage esiste solo nei dischi registrati. Nell'evento dal vivo ci sono solo segnali monofonici e mi pare piuttosto evidente.
Certamente, è più che ovvio.
drews ha scritto:Ovvio si riesce a distinguere destra da sinistra, ma tutto il resto non esiste. Il sound stage, la separazione strumentale e tutto il resto, esistono solo nell'evento registrato a seconda di come l'ingegnere del suono ha deciso ha deciso di mixare
Non credo proprio.
Nello stesso momento che si riesca a distinguere destra e sinistra, si distinguerà anche "un po' meno destra", "un po' più sinistra", "quasi centro" e tutto il resto. Naturalmente con la tara della soggettività delle capacità uditive del singolo ascoltatore.
Direi che è altrettanto ovvio che il punto precedente.

La post-produzione è un'altra cosa, certamente, ma non è l'unica responsabile.

Tant'è vero che il primissimo punto critico, nella ripresa in teatro, è la disposizione dei microfoni, per assicurare la più accurata raccolta delle informazioni spaziali.
Altrimenti basterebbe (esagero un po' eh, non cominciamo a prendere alla lettera e a fare le pulci anche alle iperboli) sviluppare un super-microfono omnidirezionale da far pendere dal lampadarione in cima alla sala, e bella lì.
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#19

Messaggio da drews »

Ho citato separazione strumentale, aria etc etc non a caso. Tutte cose che si ricercano in un incisione ma che semplicemente nell'evento dal vivo non esistono. Se ci sono due violini affiancati che suonano, senti due violini che suonano, aiutato dalla vista, ma non "senti" i contorni dei due strumenti o la separazione tra di essi. Perché semplicemente esiste solo nell'incisione.
Poi se ci vogliamo addentare nelle tecniche di registrazione, ci vorrebbe un topic a parte. Qui mi limito a parlare delle differenze tra evento live unplugged e registrazione incisa su supporto.
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Re: che riferimento usiamo?

#20

Messaggio da ricky biella »

Certo dude intendevo che un concerto dal vivo si sente molto meglio che nell'abitacolo.
Tra l'altro correggetemi se sbaglio ma un impianto di alta fedeltà cerca di avvicinarsi il più possibile alla diffusione del suono presente in un concerto giusto?
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