Spiacente ma devo dire che non sei gran che sulle battute, ma non c'è problema.ozama ha scritto:No Marsur. Non è come dici.
E non lavoro per nessuno.
Come i convertitori dei primi anni 90 facevano CAGARE all'ascolto, e ogni 6 mesi venivano rivoluzionati da TUTTI I COSTRUTTORI per questo evidentissimo motivo. Così facevano CAGARE ANCHE TUTTI I CLASSE D degli anni 80.
Sia alle misure che all'ascolto.
Così come una macchina sportiva degli anni 60 ha 300 CV in meno di una odierna di pari classe e ciò nonostante È INGUIDABILE.
Perchè ci sono cose soggettive e cose oggettive.
E non si risolvono tutte le questioni con le opinioni personali e soggettive.
Te la giro a rivescio: Non tutti i prodotti "dei bei tempi" sono migliori di quelli odierni. C'era la Miura e la Prinz. C'erano gli integrati inglesi e quelli giapponesi (che andavano bene solo alle misure che facevano le riviste del "Censored"). C'erano i giradischi Philips con le testine piezolelettriche e i Torens con le Ortofon.
Non è che qualsiasi cesso degli anni 70/80, diventa buono con l'effetto nostalgia eh.. se cesso era, cesso rimane.
Tu mi hai "preso di mira" come "monomaniaco delle misure e della modernità". In realtà, secondo me, oggi, sentire bene costa molto meno che un tempo. Invece, sentire benissimo, costa molto di più. E lo dicono le mie orecchie. Che non soffrono alcun "effetto nostalgia dei bei tempi andati".
Siccome io guardo all'atto pratico, apprezzo le innovazioni che ti tolgono le rotture di coglioni, come il CD al posto della musicassetta ed ora i files "liquidi" non compressi e gli strumenti MODERNI che sono in grado di suonarli.
Sulla fotografia: ho postato quella assurdità semplicemente per "fare la battuta". Ho già chiesto scusa.
Scusate l'OT.
Ciao!
Spesso chi bolla con "effetto nostalgia dei bei tempi andati", lo fa perchè ha trascorsi perlopiù sulla fascia consumer, che innovazioni ha avuto ma sempre di consumer si tratta.
I classe D manco sapevo che esistessero negli anni 80, e i convertitori boh...è molto generico.
Io non mi fermo al vintage a prescindere, e neanche mi va di difendere a spada tratta i cessi (si ma servono esempi, altrimenti è troppo generalizzato), semplicemente mi piace l'eccellenza, e che non è riferita al solo ascolto.
Eccellenza è anche un prodotto che mi posso comprare sempre, che mi posso riparare sempre e che posso rivendere sempre.
Nella mia ignoranza elettroacustica, io gli ampli che uso rispondono a questi requisiti, e per me questo è un grande risultato.
Se si guasta l'ampli lo sostituisco con uno provvisorio e me lo sistemo da solo, se si rompe il tuo devi levare sia l'ampli che il DSP e viceversa, che nel tuo caso è il cuore dell'impianto, e poi per la riparazione ne parliamo.
Con l'assistenza, probabilmente.
Il digitale e la classe D avrebbero potuto essere una reale innovazione, invece è stato l'ennesimo pretesto per marketing e profitti selvaggi.
Siamo arrivati al punto che l'impianto non lo decidiamo più noi, ma l'auto , quindi, a te che piacciono tanto le innovazioni che ti tolgono le rotture di coglioni, suggerisco di andarlo a dire a Cosmic o a svariati altri costretti a tenersi l'autoradio di serie o peggio, per non incorrere in una autentica via crucis, e fare così l'impianto di forzata conseguenza.
Un prodotto, se cesso era negli anni 70, cesso rimane, non c'è problema, ma tu osanni continuamente il tuo impianto che ha un segnale di linea dall'autoradio originale della Panda, deequalizzato e processato da un DSP che varrà...trecento euro (togliendo il valore della sezione amplificatrice)?
Quindi permetti che anch'io mi faccia qualche dubbio quando dici che sentire bene costa molto meno che un tempo, anche se hai precisato a più riprese che puoi avere uno stage come mai hai avuto.
Anche perchè, a mio parere, la proprietarietà e i problemi derivanti sono molto più onerosi in fatto di tempo e risorse per risolvere problemi ormai ordinari.
Ed è testimoniato qui, non è che me lo invento io.
Perchè ci sono cose soggettive e cose oggettive.
Perciò da questo punto di vista, la nostalgia dei bei tempi andati c'è tutta ma mica per me, io non ho di questi problemi.
Però condanno anche certe scelte assurde del mercato, metre tu tendi invece addirittura ad incensare le proprietarietà perchè "ormai le auto sono così" e perchè ormai "ci sono prodotti che fanno tutto e dalla qualità migliore dei vintage".
Per fortuna gli esempi su questa piattaforma non mancano, e forse Synagrida è attualmente quello più eclatante che dimostra che "si può fare", eccome.
E certifica che, prima di accampare, come fanno in molti, scuse di proprietarietà dell'autoradio di serie o di integrazione col computer di bordo ecc., chi ha le idee chiare inesorabilmente EMERGE e lo dimostra, e con una Jimny, non so se rendo l'idea.
Altri, lo accettino o meno, devono accontentarsi di essere dei mediocri.
Poi ci sarà sicuramente chi preferisce la scena sonora di un DSP da trecento euro ad una accoppiata 5957s + preamp separato, qui è questione di gusti, e si aprono altri scenari tra l'inutilità della timbrica raffinata in auto e l'inutilità di una scena sonora farlocca, però guarda caso mi risulta molto più dispendioso il secondo caso (5957s+pre), ad oggi.